Periodo dei carciofi

Principali caratteristiche del carciofo

La "Cynara scolymus", comunemente chiamata carciofo, fa parte della famiglia delle Asteracee, e si ritiene sia stata selezionata dal cardo selvatico ("Cardo Cardunculus"). È una pianta perenne dall'aspetto imponente, che può raggiungere e superare ampiamente il metro di altezza. Ne esistono numerose varietà, che vengono distinte tra: spinose ed inermi, autunnali (o rifiorenti) e primaverili (o unifere), viola e verdi. Il fusto è robusto e striato, dotato di foglie polimorfe: mentre quelle basali possono raggiungere una lunghezza tra i trenta ed i sessanta centimetri, quelle più alte sono di dimensioni più ridotte, di un colore verde intenso o grigiastro sulla pagina superiore, e più chiaro in quella inferiore, dalla caratteristica superficie tomentosa. I fiori del carciofo sono racchiusi in un’infiorescenza a capolino, che prende il nome di calatide. Il frutto del carciofo è di forma ellittica ed ha un colore che varia sui toni del grigio e del marrone.
Capolino di carciofo in fioritura

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Una pianta con una lunga storia

Coltivazione di carciofi La Cynara era già conosciuta sia dai greci che dai romani, che erano soliti attribuirle singolari proprietà afrodisiache. A dimostrarlo, il mito di Cynara, la bella ninfa dagli occhi verdi e viola,trasformata in carciofo dal dio Zeus poiché non corrispondeva il suo amore. Il processo di selezione del carciofo a partire dal cardo, parrebbe essere avvenuto in Sicilia nei primi secoli dopo Cristo, tuttavia è solo nel tardo Medioevo che questa pianta si diffonde in tutta Italia, adattandosi anche a climi più miti di quelli della terra natia. In Toscana fa la sua comparsa intorno alla metà del quindicesimo secolo, ed è proprio ad una famosa nobildonna fiorentina, Caterina de’ Medici, che, tradizionalmente, si deve l’esportazione del carciofo in Francia, in seguito al matrimonio con Enrico II di Valois. Si deve invece agli olandesi l’arrivo dei carciofi in Inghilterra, che da qui finirono per conquistare anche i palati del resto d’Europa. Furono infine i colonizzatori spagnoli, inglesi e francesi ad arricchire il Nuovo Mondo con questa pianta, intorno al diciottesimo secolo.

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Il periodo e le condizioni ideali per coltivare il carciofo

Carciofaia in primavera Il carciofo predilige un clima temperato, con inverni non particolarmente rigidi. Le temperature sotto allo zero rischiano di compromettere il suo ciclo vitale, mentre quelle troppo calde lo inducono nella fase di riposo vegetativo. Una soluzione per l'inverno può essere quella di riparare attentamente la carciofaia. Il periodo più adatto alla coltivazione del carciofo è quello primaverile. Solitamente, ai semi, si preferisce l'utilizzo dei polloni, che abbiano già prodotto almeno quattro o cinque foglie. Vanno piantati in buche profonde una decina di centimetri (interrandole maggiormente rischiano di marcire), avendo cura di scavare le buche almeno a distanza di un metro l'una dall'altra. Il terreno dev'essere fresco e di medio impasto, non eccessivamente argilloso, ma arricchito con poca sabbia affinché il drenaggio sia più facilitato. La raccolta avviene solitamente nei mesi di gennaio e febbraio. Per migliorare la qualità del nostro raccolto, è opportuno sostituire ogni quattro anni le piante vecchie con nuovi carducci.


Periodo dei carciofi: Le numerose proprietà del carciofo

Carciofo romanesco Il carciofo è notoriamente un alimento prezioso: poco calorico, molto saporito, ottima fonte di fibre, ferro, calcio, potassio, magnesio e fosforo. Quello che forse non tutti sanno è che, oltre ad essere largamente apprezzato nella cucina nostrana, viene sfruttato moltissimo nella branca della medicina naturale, per via delle sue virtù terapeutiche e preventive. Il fatto che sia composto principalmente da acqua e che contenga molte fibre, lo rende un perfetto regolatore naturale dell’appetito e gli dona un effetto diuretico e depurativo. La pianta del carciofo è un alleato in più per combattere il colesterolo alto, l’ipertesione, la ritenzione idrica, nonché il diabete incipiente. Gran parte degli effetti benefici del carciofo sono direttamente collegabili ad un polifenolo, la cinarina. La cinarina pare infatti aumentare la secrezione di colesterolo nella bile, con vantaggi importanti per la salute del fegato. In cosmetica, il carciofo viene usato sul cuoio capelluto per stimolarne la circolazione, e sull'epidermide per purificare la pelle molto grassa, risultando particolarmente efficace anche in caso di pelle acneica.


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  • carciofi periodo Il carciofo preferisce un clima mite e secco ma può adattarsi anche agli ambienti relativamente freddi. Il freddo modera
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