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Il ficus è una pianta tropicale della quale esistono tantissime specie diverse; il comune ficus da appartamento è molto usato come bonsai, perché è una pianta elegante con un fogliame ricco e brillante, senza contare il fatto che è anche una specie molto resistente. Il bonsai di ficus ha bisogno di una potatura costante e attenta per mantenersi bello e vigoroso a lungo. A seconda della specie, la potatura del ficus servirà a determinare la forma della chioma della pianta; questi interventi di taglio o di accorciamento vanno effettuati molto spesso all’inizio proprio per conferire al bonsai di ficus un aspetto armonioso e raffinato. Bisogna tener presente che il ficus non tollera potature drastiche, dunque bisognerà intervenire spesso e con operazioni leggere, non invasive. Bisogna fare attenzione soprattutto ai rami più grossi, che tendono a cicatrizzarsi molto lentamente; con i rami più giovani, invece, si può andare tranquilli, anzi, con una leggera pinzatura questi emetteranno presto nuove gemme verdi. Il numero di sfoltimenti annuali dipende dal tipo di pianta e da quanto e come cresce nel tempo.
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Per una corretta potatura di un bonsai, bisogna avere anche la giusta strumentazione. Per prima cosa, bisogna imparare a indossare sempre dei guanti in lattice o, meglio ancora, dei guanti da giardinaggio; poi bisogna usare sempre attrezzi puliti e disinfettati, che andranno puliti subito dopo l’operazione di potatura. I bonsai sono molto delicati e usando strumenti sporchi è facile trasmettere malattie fungine alla pianta. Per quanto riguarda gli attrezzi nello specifico, anche per la potatura dei bonsai, come per quella delle normali piante, servono forbici grosse per tagliare le radici, forbici piccole per tagliare i rami, e forbicine per tagliare i germogli verdi. Oltre a questi strumenti, per i bonsai ne serviranno altri due: la pinza a taglio concavo e la pinza Jinning. La prima è una speciale pinza che, durante il taglio di un ramo, crea una piccola concavità che aiuterà a eliminare la cicatrice della potatura quando si svilupperà al di sopra la nuova corteccia. La Jinning, invece, serve per potare la corteccia del bonsai ma viene usata solo dagli esperti di questa antica arte, altrimenti si potrebbero ottenere effetti dannosi per la pianta.
Per la potatura del bonsai esistono diverse tecniche. Le principali sono due: la potatura di formazione e la potatura di mantenimento. La potatura di formazione serve a dare al bonsai una forma armoniosa ed elegante: questa operazione va effettuata a inizio primavera o a fine autunno. Bisogna innanzitutto eliminare gli eventuali rami danneggiati o secchi, poi bisogna osservare la chioma per individuare i rami che ne fuoriescono, o quelli che sono troppo lunghi e rovinano la forma desiderata del fogliame. La potatura di mantenimento, invece, come suggerisce il nome, serve appunto per mantenere la forma della chioma del bonsai e può essere effettuata in qualsiasi stagione. In questo caso andranno eliminati o accorciati tutti i rami che non rispettano la forma originaria che abbiamo dato al nostro bonsai. Nella parte esterna della chioma è bene potare in maniera regolare, così da favorire la crescita uniforme della pianta, altrimenti rischiamo di avere un fogliame più compatto da una parte e meno folto da un’altra.
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