Piante carnivore cura

Piante carnivore

Vengono spesso rappresentate come piante “intelligenti”, perché capaci di catturare e di nutrirsi di molti fastidiosi insetti. Stiamo parlando delle piante carnivore, amatissime specie ornamentali su cui ancora aleggia un certo interesse velato di timore e di riverenza. Le piante carnivore suscitano timore proprio perché nella moderna iconografia vengono rappresentate come delle creature mangiatrici di tutto. In realtà le piante carnivore sono delle specie, del tutto simili alle altre, che hanno sviluppato un sistema di nutrizione fatto di insetti e di altri animali invertebrati. Questo meccanismo consente alle piante carnivore di immagazzinare sostanze azotate altrimenti irreperibili nel loro ambiente naturale. Le piante carnivore vivono, infatti, in zone calde, acquitrinose e prive di sostanze organiche e di minerali, sostanze che le stesse assumono catturando gli insetti.

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Cura

In natura esistono più di seicento specie di piante carnivore, oltre ad altre sottospecie che presentano esigenze colturali a volte simili alle piante madri a volte del tutto differenti. Questa estrema varietà di specie rende molto complicata la coltivazione delle piante carnivore, specie se non si è esperti delle caratteristiche delle singole varietà. Prima di iniziare a coltivare le piante carnivore bisogna dunque conoscerne le specifiche esigenze colturali, sia per quanto riguarda la luce, la temperatura, che per quanto concerne le irrigazioni e la protezione dalle avversità.

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Coltivazione

Le piante carnivore sono molto diverse tra loro ed ognuna presenta specifiche necessità colturali. Esistono varietà che vanno innaffiate abbondantemente ed altre un po’ meno, per via del rischio di provocare dei marciumi. In caso di annaffiature bisogna usare l’acqua piovana. Se si è impossibilitati ad usarla, si può ricorrere all’ acqua filtrata per osmosi o al vapore acqueo che si sviluppa dallo scongelamento del frigorifero. Da ricordare che le piante carnivore ricavano il nutrimento da organismi non vegetali e che quindi è assolutamente inutile concimarle con sostanze azotate.


Piante carnivore cura: Esposizione e temperatura

Esistono piante carnivore che sopportano bene le basse temperature ed altre che invece muoiono se esposte per troppo tempo al freddo e al gelo. Lo stesso discorso vale per l’esposizione. Alcune piante carnivore hanno bisogno di esposizione diretta, altre, invece, di posizioni ombreggiate. La Cephalotus follicularis , ad esempio, sopporta bene il gelo e l’umidità, mentre la luce deve essere moderata. La Darlingtonia californica ha bisogno di luce, ma non al sole diretto. Questa specie necessita anche di un periodo di riposo invernale, in cui verrà messa al riparo dal freddo e innaffiata leggermente per circa quattro mesi. La Dionaea muscipula ha bisogno di almeno cinque ore di esposizione solare diretta e di un periodo di riposo invernale. Il periodo di riposo non va applicato per le specie tropicali, come la Drosera coccicaulis. Prima di coltivare una specifica pianta carnivora è, dunque, utile chiedere consigli e suggerimenti a un buon vivaista o reperire informazioni specifiche in portali di giardinaggio come il nostro.


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