Vasi in argilla

Vasi d'argilla

I vasi d’argilla, hanno un origine antichissima, si pensi infatti che già nell’antica Grecia venivano forgiati. Innanzitutto è importante specificare che allo stato naturale non è possibile fare un vaso d’argilla, infatti quest’ultima deve essere lavorate e subire alcune trasformazioni. La prima fase da applicare è la stagionatura, cioè dovete ripulirla da tutte le impurità. Dopodiché si passa alla lavatura, cioè al lavaggio con l’acqua, questo procedimento è utile perché aiuta l’argilla a sciogliersi. L’ultima fase che deve attraversare è la depurazione, che elimina tutte le impurità che sono rimaste , riuscendo a togliere anche le particelle più piccole. Dopo aver fatto tutto ciò sarà possibile lavorare l’argilla e mediante opportune tecniche si avrà la costruzione di un vaso. Potrete collocarlo sia nel vostro giardina che in casa e sono disponibili in ogni forma e grandezza.
Vaso in argilla

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Vari tipi di modellazione

Vaso d'argilla in lavorazione La tecnica più antica per la lavorazione di un vaso d’argilla è la modellazione a mano libera. Conoscerete sicuramente questa tecnica che si è vista adoperata in uno dei film più visti degli ultimi vent’anni che è Ghost. La tecnica è molto semplice , si prende una porzione di argilla e, cercando non farla mai indurire , con il solo uso delle mani si crea il vaso desiderato. In questa tecnica possono essere usati anche dei strumenti chiamati stecche, che servono solo per rifinire il vaso. Un altro tipo di modellazione è quella a colombino, che prevede l’assemblaggio di colombini fatti d’argilla. La tecnica sta nel prendere vari blocchi d’argilla e stenderli con le mani in modo tale da trovarsi davanti tubicini lunghi e stretti, molto simili a dei grissini, dopodichè si arrotolano a vicenda l’uno sull’altro per ottenere una superficie compatta. Un altro tipo di tecnica usata nella modellazione è quella a lastre, in pratica dovete fa finta di tagliare delle fettine di pane con lo stesso spessore. Naturalmente l’argilla dovrà essere a forma di pane allungato, dopo aver fatto questo prendete tutte le “fettine” e unitele per ottenere una superficie liscia e geometricamente perfetta. Tutte le modellazioni precedenti ci aiutavano a costruire molti oggetti di argilla, ma a noi interessa sapere specificatamente come si lavorano i vasi d’argilla, affinchè si possano mettere in giardino. Allora giungiamo alla modellazione al tornio, innanzitutto quando poggiate l’argilla sul piatto che ruota, dovete accurare di avere una certa simmetria. Il tornio è proprio questo strumento , e cioè un tavolino con la base girevole, la sua velocità viene stabilita tramite un pedale con quale sarete voi a decidere che velocità assumere. La massa d’argilla deve essere posta al centro della base e quando inizierete a modellarla con l’uso delle mani dovete tenere presente che non potete più aggiungere argilla, quindi dovrete creare il vaso con la sola argilla presente sul tornio. L’ultimo tipo di modellazione che andremo a visionare è quella a stampo, che è molto semplice, perché si va a comperare uno stampo di gesso dell’oggetto che si vuole riprodurre e mettere all’interno l’argilla in forma liquida e attendere che si essicchi al suo interno. Dopodiché la dovrete estrarla dallo stampo e finire di modellarla secondo le vostre fantasie.


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Essicazione

Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di essicazione, andremo quindi a vedere meglio cosa tratta questa particolare tecnica. Infatti qualunque tipo di modellazione sarà fatta, l’argilla dovrà sempre essere essiccata, per fare questo basta metterla all’aria aperta e nel giro di pochi giorni si essiccherà completamente. Avrete sicuramente intuito che questa tecnica richiede particolare cura, perché senza una buona essicazione, il vostro vaso avrà vita breve. Infatti se effettuerete la tecnica di essicazione in modo ottimo, la durata del vaso si prolungherà di molto e di conseguenza andrà ad agevolare le vostre tasche che si sentiranno sicuramente meglio. La pecca a cui può andare incontro un vaso essiccato male è che si deformi in poco tempo, o che addirittura si rompa. Quindi solo dopo aver attraversato questa fase, potrete passare a quella successiva che è la cottura.


Vasi in argilla: Cottura

Scriviamo quest’ultimo capitolo partendo dalla fine di quello precedente, infatti stavamo iniziando a parlare della fase di cottura. Un vero vaso d’argilla infatti viene cotto dopo la sua lavorazione a circa mille gradi, e per fare questo c’è bisogno di un forno molto potente. Pensate che non è sufficiente metterlo dentro per pochi secondi, ma a volte quest’operazione richiede anche molte ore. Naturalmente la durata varia a seconda della grandezza del vaso, perché maggiore sarà la dimensione e maggiore sarà la cottura, mentre invece con vasi più piccoli basterà anche un’ora. Non spaventatevi se vedete il vostro oggetto più piccoli rispetto a quello che avete messo in forno, perché la cottura porta al ridimensionamento dell’argilla. Speriamo di avere esaudito tutte le vostre domande sui vasi d’argilla in modo tale poter essere sicuri di acquistarne uno in ottime condizioni, e soprattutto di potervi permettere di fare delle domande attinenti all’esperto quando andrete a prendere un vaso d’argilla per il vostro giardino.



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