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Indubbiamente la rosa, con i suoi delicati e morbidi petali, è in grado di regalare forti soddisfazioni sia per chi le coltiva che per chi le usa come ornamenti casalinghi. In quest'ultimo caso occorre considerare che la rosa, in quanto materiale organico, andrà in contro a decomposizione divenendo, talune volte, nera e sgradevole. Ci sono vari modi per tenere steli di rosa il più longevi possibili: il primo è evitare che ci sia poca o troppa acqua; la parte di rosa che "pesca" i nutrimenti è ovviamente la parte recisa e non ha senso annegare la pianta con centimetri di acqua che farebbero marcire lo stelo; il secondo consiste nel mettere un'aspirina sciolta nell'acqua dove risiederà lo stelo; le sostanze contenute in questo farmaco rallenteranno la decomposizione del fiore. Metodo più difficile, ma anche più gratificante, consiste nel far seccare lo stelo che, perdendo acqua, si irrigidisce conferendo robustezza alla struttura. Far seccare una rosa cercando di mantenerne una posizione fissa durante il processo porterà ad ottenere un ornamento che, seppur leggermente appassito, conserverà la sua bellezza iniziale.
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Come detto in precedenza, una rosa può assumere molte tonalità di colore. Esse dipendono dalla quantità di nutrimenti e pigmentazione che la pianta assume e possiede come corredo genetico. In natura esistono, in quantità maggiore, colori che attirano gli insetti come ad esempio il rosso, giallo e bianco. Ad oggi il colore rosso rappresenta la passione, l'amore; il giallo è spesso associato alla gelosia; il bianco simboleggia la purezza. Generalmente è raro trovare in natura altri tipi di colorazioni poiché sarebbero sfavorevoli per la riproduzione della pianta stessa. Ma c'è un piccolo trucco che in molti avranno sentito anche a scuola per spiegare come la pianta assumesse l'acqua ed il percorso che essa svolge dalla base fino al fiore: se si recide uno stelo di rosa bianca, lo si immerge in acqua con qualche goccia di inchiostro (blu per esempio), dopo circa 1-2 giorni potremmo ammirare come le tracce di metallo dell'inchiostro si siano depositate nei petali ottenendo una splendida rosa bianca colorata di azzurro.
Per chi non si volesse accontentare del semplice acquisto della pianta ma vuole cimentarsi nella coltivazione, ecco alcuni consigli: la rosa si adatta a quasi tutti i terreni, occorre quindi scavare una buca profonda circa 50 cm cospargendo concime per aiutare la pianta a crescere meglio; il letame dei vivai andrà più che bene. Una volta depositata la pianta, occorre accertarsi che il terreno sia sufficientemente compresso. Seguirà poi un'abbondante innaffiatura. Attenzione a non usare un getto di acqua troppo violento, meglio sparso magari con un ugello piuttosto che concentrato in un unico punto. Nel caso stessimo parlando di piante da vaso, i risultati non saranno ovviamente avvicinabili alla coltivazione a terra. Occorre tenere sempre idratata e concimata la pianta, specie in estate. Per l'inverno è meglio coprire la rosa con un telo termico (si trovano facilmente nei vivai) qualora si trovasse in una zona scoperta del giardino. Se in vaso, riparare dalle gelate. Aspetto importante è la potatura, da effettuare ad inizio anno possibilmente prima della primavera; questa darà vigorosità e forma alla pianta che vi ringrazierà con una grande fioritura.
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