Innesto a spacco

Introduzione

La pratica degli innesti permette di ottenere delle varietà colturali qualitativamente più resistenti ed elevate. Innestare le piante significa generarne una nuova attraverso l’incrocio di due specie affini. La tecnica degli innesti può riguardare sia le specie ornamentali che gli alberi da frutto. In agricoltura, le finalità degli innesti sono squisitamente produttive, mentre nel giardinaggio permettono di ottenere nuove generazioni di piante più resistenti alle avversità e con una migliore resa estetica. Per innestare le piante si possono usare diverse tecniche, tra le più praticate ricordiamo l’innesto a gemma ed a spacco. Quest’ultimo viene ampiamente utilizzato per favorire la propagazione degli alberi da frutto.
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Caratteristiche

spacco1-1 L’innesto a spacco collega tra loro due specie di piante affini, praticando uno spacco nella pianta madre detta “portainnesto” ed inserendo dei rami con gemme chiamati marze. In base alla posizione dello spacco e al numero di gemme inserite, si avranno l’innesto a spacco comune, l’innesto a spacco all’inglese e l’innesto a spacco laterale o pieno. In tutti questi tipi di innesti si deve praticare una fenditura su uno dei rami più grossi e vigorosi del portainnesto, in modo da generare “lo spacco” dove saranno inseriti due o più rametti più piccoli contenenti due o tre gemme. L’innesto a spacco si pratica per favorire lo sviluppo degli alberi da frutto, degli agrumi, della vite e di alcuni alberi ornamentali, come il faggio e il frassino. Il taglio, nel portainnesto, si deve praticare con un coltello ben affilato e disinfettato che non lasci sbavature e non trasmetta infezioni alla ferita praticata sul ramo. Quest’ultimo deve essere ripulito dalle foglie secche e dalla sue parti vegetali ed opportunamente capitozzato in modo da apparire come un piccolo tronco d’albero formato da una superficie liscia e tonda. Anche le marze con due o tre gemme vanno ripulite delle foglioline in eccesso e vanno sagomate con lo stesso coltello usato per praticare lo spacco. La sagomatura permette di far combaciare la punta della marza con la forma dello spacco. Da ricordare che le marze vanno prelevate usando delle cesoie.

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    Spacco comune

    L’innesto a spacco comune si ha quando nello spacco del portainnesto vengono inserite due o più marze con due o tre gemme. Lo spacco viene praticato realizzando una fenditura verticale lungo tutta la lunghezza del portainnesto, che dovrà avere un diametro di almeno cinque centimetri visto che bisognerà inserire più marze. Non sempre con il coltello si riesce a praticare la fenditura lungo il diametro del portainnesto. In tal caso meglio usare un martello, che colpendo le marze ne favorisce la penetrazione completa all’interno dello spacco. Per evitare che la fenditura si infetti portando alla prematura morte della pianta, le marze vanno legate al portainnesto con mastice e rafia. Il mastice rende la marza più stabile coprendo eventuali spazi della fenditura, mentre la cordicella garantisce lo stabile legame tra la pianta madre e quella secondaria da cui dovrà nascere quella nuova. Le marze vengono collocate ai lati del portainnesto, che appare come un tronco d’albero capitozzato. Per questa caratteristica l’innesto a spacco comune viene anche chiamato “ a spacco diametrale”. Questa tipologia di innesto è adatta sia alle piante adulte che a quelle giovani.


    Spacco inglese

    L’innesto a spacco all’inglese segue le stesse caratteristiche di quello comune, solo che nel portainnesto viene inserita una sola marza contenente una sola gemma. In questo innesto si pratica un taglio longitudinale alla base del portainnesto. Il taglio è molto più piccolo e meno profondo di quello dell’innesto a spacco e ciò permette una facile e veloce cicatrizzazione della ferita. A volte, per favorire il sollevamento della corteccia del portainnesto e della marza, si pratica una seconda incisione. In tal caso si parla di innesto a linguetta o a doppio spacco. Questa tecnica viene usata prevalentemente sulle piante giovani per favorire lo sviluppo di nuove varietà o il rinnovo della pianta madre. In questo tipo di innesto non è necessaria la legatura, ma è sempre utile praticarla al fine di favorire maggiori possibilità di tenuta ed attecchimento della pianta.


    Spacco laterale

    L’innesto a spacco laterale consiste nel praticare una fenditura ai lati del portainnesto, dove sarà inserita una marza con una o più gemme. La marza è forgiata a forma di cuneo e viene fatta penetrare in un taglio profondo circa tre centimetri, cioè fino a raggiungere la corteccia del portainnesto. La marza e il portainnesto subiscono un’ulteriore incisione per favorire il sollevamento della corteccia e farli combaciare meglio. In questo tipo di innesto, infatti, la marza e il portainnesto hanno lo stesso diametro. Per favorire la tenuta delle due parti vegetali ed evitare le infezioni, si procede alla legatura con mastice e rafia.


    Innesto a spacco: Periodo innesto a spacco

    L’innesto a spacco viene generalmente praticato a primavera o in estate, ma tutto dipenderà dalle condizioni climatiche dell’area in cui la pianta viene coltivata e dal suo grado di sviluppo. Le marze con gemme si prelevano durante l’inverno, cioè quando la pianta è in fase di riposo vegetativo. In attesa dell’innesto e per evitane il deterioramento, è consigliabile conservare le marze in frigorifero, proteggendole con un sacchetto di carta o per alimenti.


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    • innesto a spacco L’innesto a spacco è uno dei metodi colturali più diffusi per la propagazione degli alberi da frutto. La natura vegetale
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