Farfalla cavolaia

Le fasi della farfalla cavolaia: da larva a crisalide

Fin dai primi giorni di primavera, la farfalla cavolaia depone approssimativamente duecento uova sulla porzione inferiore delle foglie della pianta prescelta. Queste uova, di colore giallo e molto piccole, si schiudono in pochissimo tempo e da esse si originano dei bruchi che inizialmente vivono raggruppati. Dopo alcuni giorni le larve cominciano a diffondersi sulla pianta con una velocità tale da lasciare integre esclusivamente le nervature più robuste delle foglie. Una volta raggiunto l'apice dello sviluppo, il bruco abbandona la pianta e si indirizza verso la ricerca di un muro o di un tronco d'albero. E' a questo punto che, sostenuto da un sottilissimo filamento di bava, il bruco si trasforma in crisalide: i tessuti iniziali vengono demoliti e lasciano il posto a quelli della farfalla.
Bruco della farfalla cavolaia

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Le fasi della farfalla cavolaia: l'esemplare adulto

Esemplare adulto di Cavolaia La Cavolaia, una volta raggiunto lo stadio adulto, si tramuta da bruco verde in una bella farfalla dalle ali bianche. La sua struttura corporea si caratterizza per l'assenza di vertebre ed è suddivisa in tre segmenti distinti: testa, torace e addome. Il corpo della farfalla è difeso da una sottile pellicina esterna che funge da esoscheletro e tiene unite le parti che costituiscono la struttura del lepidottero. Le sue zampe sono articolate e possiede due paia di ali bianche dalle venature scure: quelle anteriori sono contornate di nero e, nella femmina, presentano due macchie nere; quelle posteriori, invece, sono più piccole e hanno una macchia marginale scura. La testa è piccola, munita di antenne, di 2 occhi composti e di una proboscide molto lunga che consente alla farfalla di prelevare il polline.

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Alcune curiosità sulla farfalla cavolaia

Crisalide su pianta di cavolo La Cavolaia è un insetto che, sebbene provenga dalla Regione Paleartica, è presente in tutta Italia ed è una specie molto comune. Alcuni esemplari di Cavolaia sono stati introdotti anche in Nord America e in Australia ed è una delle farfalle più diffuse che si trova, generalmente, fino ad altitudini di 2300 metri. Nel Centro Europa, la Cavolaia da origine a 2-3 generazioni l’anno (a seconda del clima) ed è un animale tipicamente gregario: a volte si manifesta in gruppi così’ elevati da arrecare danni irreparabili alle coltivazioni. Per fortuna, tuttavia, queste farfalle sono a loro volta aggredite e uccise da una serie molto elevata di parassiti e di malattie infettive causate da microbi o miceti. Spesso, inoltre, la farfalla cavolaia si raduna in stormi compatti e affronta delle vere e proprie migrazioni.


Farfalla cavolaia: Come combattere la farfalla cavolaia

Oltre all'impiego di pesticidi specifici, per evitare la proliferazione delle larve di Cavolaia è possibile adottare dei rimedi preventivi naturali. Si può utilizzare, ad esempio, un infuso di tanaceto o d’assenzio oppure è possibile ricorrere a un decotto di foglie di pomodoro. Un altro metodo preventivo consiste nello spolverizzare le piante a rischio con calcare d’alghe o litotamnio e, soprattutto, è necessario controllare le foglie per rimuovere manualmente le uova. Esistono, poi, degli ortaggi che son in grado di allontanare naturalmente le farfalle cavolaie e tra questi i più comuni sono gli spinaci, il pomodoro e il sedano. Anche le erbe aromatiche possono aiutare a prevenire gli attacchi di questo lepidottero e, quindi, è consigliabile piantare nell’orto o in giardino anche delle piantine di menta, salvia, issopo, rosmarino o timo.


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