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Le piante grasse presentano un fusto solitamente di grandi dimensioni ma le foglie, se presenti, sono succulente, mentre più di frequente le foglie hanno subito una evoluzione in spine, dunque può essere più difficile rispetto che con le altre piante riconoscere la presenza di parassiti, solitamente evidenti per via della comparsa di macchie di diverso colore sulle foglie. Tra i parassiti, la cocciniglia è quella che più di frequente può colpire le piante grasse e si manifesta con macchie di forma ovale e colore scuro sul fusto della pianta. Una crescita irregolare, con un fusto molto allungato e sottile, è più probabilmente indice, invece, di una scorretta coltivazione, causa di luce scarsa oppure di acqua insufficiente. Allo stesso modo, la presenza di una muffa biancastra alla base del fusto non identifica la presenza di parassiti ma segnala qualche errore dal punto di vista della coltivazione, con la presenza di ristagni d'acqua o comunque eccessiva acqua. Le radici, in questo caso, sono a rischio di marcescenza: questo sintomo può essere anticipato da macchie giallastre, sempre concentrate sulla parte bassa del fusto. Errori nella coltivazione possono manifestarsi anche con il raggrinzimento del fusto, presente in particolare nel caso in cui il terreno è troppo povero di elementi nutritivi. Scarsa nutrizione e illuminazione insufficiente sono segnalati anche da una scarsa o assente fioritura nel periodo previsto, mentre buchi nei tessuti sono solitamente opera dell'oziorrinco, un coleottero particolarmente aggressivo con le piante grasse.
Come visto, molti dei disturbi che possono essere manifesti nelle piante grasse hanno origine nelle avverse condizioni di coltivazione: una buona forma di prevenzione, in questo caso, è quindi costituita dall'attenzione alle corrette condizioni ambientali e climatiche alle quali esporre le piante grasse. Dal momento che le piante grasse sono molto sensibili al freddo, la coltivazione è consigliata in vaso, in modo tale da poter spostare le piante all'inizio della brutta stagione e portarle in luoghi riparati e sufficientemente caldi. E' importante poi controllare periodicamente lo stato di salute della pianta: la prevenzione passa proprio attraverso il controllo attento della pianta, che attraverso uno sviluppo anomalo o la presenza di macchie o piccoli fori può indicare la presenza di una sofferenza causata da carenze, ambiente ostile oppure da attacco da parte di parassiti: potersene accorgere allo stadio iniziale è il primo passo per assicurare alla piantina la guarigione. Nel periodo di ripresa del ciclo vegetativo e nel periodo di fioritura, si può favorire la salute delle piante grasse utilizzando un concime specifico, in modo tale da arricchire il terreno di tutti gli elementi nutritivi necessari. Ricorrere ad antiparassitari in via preventiva è possibile, anche se si consiglia di selezionare un prodotto idoneo e non troppo aggressivo.
I diversi disturbi delle piante grasse che si legano alle condizioni climatiche ad ambientali avverse sono facilmente risolvibili, purchè si intervenga in tempo, all'insorgenza dei primi simboli. Se la pianta presenza uno sviluppo troppo sottile ed allungato, ad esempio, ripristinare le condizioni climatiche ed ambientali ottimali permetterà la ripresa di una crescita meno anomala e la ripresa, se assente, della fioritura. Occorre fare particolare attenzione alla presenza di muffa: le piante grasse patiscono in modo particolare l'eccesso d'acqua nel terreno e il ristagno idrico, pertanto sarà importante intervenire già ai primi segni, altrimenti il rischio è quello di non riuscire più a risolvere la situazione. Per le piante grasse a foglie succulente, se l'attacco parassitario è localizzato si potrà soltanto eliminare le foglie colpite, mentre se l'infestazione è più vasta sarà necessario ricorrere alla lotta chimica; è possibile utilizzare insetticidi a base di sapone, meno aggressivi per la pianta. Contro l'oziorrinco, invece, è importante che il terreno del rinvaso sia di ottima qualità e fresco, e che non contenga larve di questo aggressivo coleottero.
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