Pidocchi delle piante

Caratteristiche dei pidocchi delle piante

E' con l'arrivo della bella stagione che il giardino inizia a rivelare piccoli premi per il lavoro preventivo fatto già nei mesi precedenti: le piante riprendono a crescere e a fiorire, decorando tutto lo spazio esterno rimasto un po' spoglio durante l'inverno. Il lavoro dell'appassionato del verde, però, è ben lontano dall'essere finito: non basta riscontrare ottimi risultati e rigogliose fioriture, ma occorre saperle mantenere, continuando a curare con costanza le piante e fornendo loro luce e acqua secondo necessità, riuscendo allo stesso tempo a difenderle dagli attacchi dei parassiti: Essi si diffondono in particolar modo con l'arrivo della bella stagione e possono avere un effetto devastante sulle coltivazioni: la prevenzione è fondamentale e, se non efficace, è importantissimo accorgersi in tempo della presenza dei parassiti per poter intervenire a dovere. Tra i parassiti più comuni vi sono gli afidi, noti anche come “pidocchi delle piante”: si tratta di piccoli insetti di circa 2-3mm, che possono presentare colori diversi, dal giallo al nero. I pidocchi delle piante sono dannosi perché dotati di una bocca particolare che permette loro di asportare grandi quantità di linfa dalla pianta, nutrendosene ma impedendo allo stesso tempo alle piante di avere il nutrimento necessario per continuare a vivere.
Pidocchi delle piante

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Prevenzione

Dal momento che i pidocchi delle piante possono attaccare moltissime specie e, se non completamente debellati, i superstiti continuano a prolificare dando vita ad una nuova e massiccia colonizzazione, la prevenzione è molto importante per evitare rischi. Il primo passo, in questo senso, è costituito dalla corretta coltivazione delle piante: esemplari forti e in salute, perché coltivati nel più pieno rispetto delle loro esigenze, saranno più resistenti anche all'attacco degli afidi. Un secondo rimedio preventivo è quello di non ricreare, invece, le condizioni di vita ottimali per la proliferazione dei pidocchi delle piante: vanno quindi evitati gli ambienti troppo umidi e stagnanti, dove il ricircolo d'aria è poco, l'umidità eccessiva e la luce del sole colpisce in modo scarso le fronde, soprattutto se interne. Queste attenzioni, tuttavia, possono non essere sufficienti se la pianta è soggetta all'attacco dei parassiti oppure se le condizioni richieste per la coltivazione coincidono con quelle richieste dalla pianta: meglio quindi provvedere con trattamenti preventivi specifici, che dovranno essere scelti su misura per la specie che si sta coltivando, per evitare che risultino troppo aggressivi.

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Lotta biologica

Pidocchi delle piante Se la prevenzione non è sufficiente per evitare l'attacco da parte di parassiti e si rileva comunque la loro presenza sulle piante, è necessario intervenire per debellare la colonizzazione in corso. I metodi utilizzabili sono svariati e possono essere più o meno indicati in base a diversi fattori: il tipo di organismo infestante, la gravità della situazione e il tipo di pianta colpita. Diversi prodotti possono essere, infatti, più o meno aggressivi anche con la pianta stessa, comportando il rischio di ottenere più danno che beneficio. A fare la differenza può essere anche il tipo di approccio: la lotta biologica è meno aggressiva e stressante per le piante, anche se non sempre al 100% efficace, soprattutto nei casi in cui i parassiti si mostrano particolarmente resistenti o massicciamente diffusi. La lotta biologica si svolge provvedendo all'introduzione di insetti che non danneggiano la coltivazione, ma che eliminano la presenza degli elementi infestanti: contro i pidocchi delle piante si ricorre solitamente a coleotteri coccinellidi,ditteri sirfidi e cecidomidi; neurotteri crisopidi. Anche la presenza di alcuni uccelli può essere benefiche per l'eliminazione dei pidocchi delle piante: è il caso, in particolare, delle rondini e delle cince, che si nutrono dei piccoli afidi lasciando invece intatta la pianta.


Pidocchi delle piante: Lotta chimica

Pidocchi delle pianteLa lotta biologica può risultare efficace in alcuni casi,ma non in tutti: se l'infestazione è molto estesa e i parassiti dimostrano di essere molto resistenti, occorre selezionare un prodotto chimico che possa rispondere alle esigenze della pianta, rispettandone la fragilità ma eliminando ogni parassita presente su di essa. I prodotti presenti sul mercato sono diversi e specifici: solitamente occorre più di un'applicazione prima di poter valutare l'effettiva efficacia. Dopo il periodo di trattamento, sarà necessario osservare attentamente la pianta o le piante colpite, per rilevare l'eventuale persistenza di parassiti: in tal caso sarà necessario intervenire nuovamente, secondo le modalità consigliate in base al tipo di prodotto in utilizzo, per essere certi che ogni esemplare è stato eliminato e che quindi la pianta è al riparo da una ripresa della colonizzazione. A seconda del tipo di prodotto, anche la somministrazione potrà variare: alcuni richiedono lo spargimento diretto sulle parti aeree della pianta, mentre altri possono essere aggiunti direttamente all'acqua di annaffiatura: in entrambi i casi si dovrà fare attenzione ed evitare la vicinanza del prodotto ad animali e bambini, poiché si tratta di sostanze tossiche che possono provocare serie irritazioni ed intossicazioni negli esseri umani.


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