Hydrangea macrophylla

Hydrangea macrophylla

Le piante di hydrangea macrophylla vengono chiamate comunemente ortensie, e sono molto diffuse in Italia; questa specie proviene dagli altipiani della Cina, e dalle zone montuose del Giappone; giunse in Europa nel 1700, per diffondersi abbastanza rapidamente in gran parte dei giardini. Le ortensie sono molto apprezzate perché la loro fioritura è molto prolungata: comincia in giugno, con il calore primaverile, e termina quando i primi freddi si fanno sentire, in settembre o ottobre. Le hydrangea macrophylla danno origine ad arbusti ampi, tondeggianti, con grandi foglie a cuore, che vegetano per tutta la bella stagione, per poi disseccare in autunno, quando la pianta si spoglia completamente; i germogli primaverili sono grandi ed allungati, e le nuove foglie spuntano all’arrivo delle temperature primaverili. I fiori sono riuniti in corimbi, cioè in mazzetti sferici, costituiti da piccoli fiori sterili, con sepali variamente colorati; le hydrangee cresciute in natura hanno fiorellini bianchi, ma oggi ne esistono molte varietà, con fiori rosati, azzurri, rossi, lilla.
Hydrangea macrophylla

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Hydrangea mcrophylla: coltivazione

Hydrangea macrophylla La diffusione nei giardini italiani di queste piante manifesta quanto sia facile coltivarle, visto che sono presenti sia nei giardini dei coltivatori appassionati, sia nei trascurati giardini condominiali. In effetti le ortensie sono piante che ben si sono adattate al clima italiano, nonostante nelle zone di origine vivessero in luoghi con clima fresco e umido. Per evitare che la calda estate italiana fermi la fioritura queste piante si posizionano in luogo abbastanza luminoso, ma riparato dai raggi solari diretti, quindi a mezz'ombra. Il terreno deve essere acido, ricco di torba, soffice e ricco, in modo da permettere alle sottili radici di svilupparsi e di ripararsi dal caldo. Le annaffiature sono la principale problematica presentata da queste piante: amano un clima umido e fresco; quindi si annaffiano molto spesso, da aprile fino a settembre, in modo che il terreno risulti sempre leggermente umido, ma non completamente inzuppato di acqua. Per mantenere l'umidità è anche comodo coprire il terreno attorno alle piante con della pacciamatura di cortecce o di argilla espansa.

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    I fiori delle ortensie

    Infiorescenze lacecap Queste piante vengono coltivate essenzialmente per i loro fiori, riuniti in grandi infiorescenze; sbocciano da inizio primavera, e rimangono in fiore a lungo, fino a fine estate; durante l'inverno possono venire utilizzati nei bouquets di fiori secchi, perché i piccoli fiori appassiti rimangono tenacemente attaccati all’infiorescenza. La particolarità delle ortensie consiste nell’avere fiori principalmente sterili, con quattro grandi sepali colorati, e alcuni fiori fertili, piccoli e insignificanti, posizionati al centro del corimbo. Alcune varietà hanno molti fiori fertili, e solo una corona di fiori con sepali posta all'esterno dell'infiorescenza; questo tipo di corimbi vengono detti lacecap. Hydrangea macrophylla ha nei petali dei fiori dei pigmenti che risentono fortemente dell'acidità del terreno in cui viene coltivata; quando il ph tende ad essere acido, i fiori hanno un colore che tende verso il blu; quando invece il ph del terreno è basico, i fiori tendono al rosa. Tra questi due estremi, troviamo delle varietà che amano particolarmente il terreno basico, con fiori di colore rosso o bianco.


    Hydrangea macrophylla: cure colturali

    Hydrangea macrophylla blu Oltre alle annaffiature, che devono essere molto regolari, la hydrangea macrophylla necessita anche di una regolare fertilizzazione; se desiderate fiori dal colore blu intenso, oltre a mantenere la pianta in un terriccio a ph acido, è conveniente fornire, a fine inverno, un concime ricco in alluminio, perché è la presenza di questo metallo a stimolare il colore azzurro delle ortensie. Se i fiori della vostra pianta sono rosso acceso, allora dovrete garantire un terreno basico, ricco in calcio, che può essere aggiunto con particolari concimi. A fine inverno è consigliabile fornire un fertilizzante rinverdente a tutti gli arbusti, possibilmente in granuli a lenta cessione, da spargere ai piedi delle piante. La potatura si effettua a fine inverno, e deve essere volta semplicemente alla pulizia dell'arbusto, rimuovendo eventuali fiori appassiti e i rami sottili, rotti o poco sviluppati. Una eccessiva fioritura in genere stimola una eccessiva produzione di infiorescenze, che risulteranno di dimensioni ridotte.




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