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Ma chi sono coloro i quali possono essere definiti i maestri del divertimento, coloro che riescono a divertirsi e stare bene con poco? Semplice: i bambini! I bambini hanno l’incredibile potere di riuscire a divertirsi con qualsiasi oggetto ed in tutte le situazioni possibile, grazie alla fantasia fervida e vivace ed alla spensieratezza tipica della loro età. Alcune volte essa potrebbe essere definita come leggerezza, ma non lo è affatto perchè tanti studi sull’argomento hanno dimostrato con il gioco per il bambino è un momento di serietà ed impegno, un momento di crescita tra i più importanti della sua età. Trasportando tutto questo al caso della piscina, possiamo solo immaginare quanto un bambino possa divertirsi e crescere in una piscina. Infatti la piscina, lo stare immersi in acqua, provoca degli stimoli sensoriali, fisici, di movimento, che non hanno nulla a che fare con quello che il bambino ha già sperimentato nel resto del mondo esterno; queste novità sensoriali contribuiscono ad aumentare il suo bagaglio culturale e di esperienze, cosa che non farà che bene alla sua crescita ed allo sviluppo armonico della testa e del corpo.
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Perché un bambino riesca a divertirsi ed a prendere tutto quanto c’è di positivo nel giocare in piscina, ci vogliono le condizioni adatte ed anche alcuni strumenti. Diciamo innanzitutto che un presupposto fondamentale per la presenza del bambino in piscina è un’adeguata sicurezza. Anche se fino ad ora abbiamo celebrato tutti i lati positivi del gioco in piscina di grandi e piccini, soprattutto i bimbi sono comunque molto vulnerabili in un ambiente che può essere molto diverso dall’aria libera in cui sono molto abituati. E’ vero che i bimbi hanno un bel rapporto con l’acqua, ma se per qualche motivo vanno a finire con la testa sotto il pelo dell’acqua, potrebbero non riuscire a rialzarsi semplicemente perché non hanno ancora il giusto sviluppo dell’equilibrio e dell’orientamento e né la giusta esperienza per capire che l’aria si troverà verso l’alto. Ebbene, quindi per esempio risulteranno importantissimi i salvagenti ed i braccioli, che il genitore potrà far passare come gioco ma che in realtà hanno l’unica funzione di aiutare il bambino a galleggiare e quindi a stare il più possibile con la testa fuori dall’acqua, evitando così di rischiare un annegamento. A parte questi, esistono poi altri tantissimi giochi da piscina che permettono ai bimbi di divertirsi in tutta sicurezza e di sperimentare fisicamente e psicologicamente lo stare in acqua. I giochi da piscina più comuni ed amati da grandi e piccini (a proposito, i grandi dicono sempre di far compagnia ai piccoli ma spesso si scatenano più dei piccoli stessi) sono i giochi sportivi: pallamano, pallacanestro, pallavolo, tennis ed altri sport comunissimi vengono modificati ed adeguati soprattutto nelle strutture per permettere lo svolgimento in acqua.
Per adeguare uno sport a gioco da piscina occorre, come accennavamo nel precedente paragrafo, modificare in parte sia le strutture e sia le regole del gioco. Per esempio, il principio che regola tutti i giochi in acqua è quello che sia la palla che la struttura o devono galleggiare o devono comunque stare fuori dall’acqua. E’ per questo motivo che le porte in stile calcetto e pallamano vengono dotate di un cuscino d’aria in modo che galleggino, oppure che lo stesso avvenga con un canestro per permettere di giocare in acqua stessa. A ciò si associa la modifica dei materiali, necessaria per il galleggiamento ma soprattutto per la sicurezza di chi gioca ed in primis dei bambini impegnati. Per esempio si devono smussare tutti gli angoli pericolosi, le superfici dure vanno sostituite con altre morbide, vanno messe delle protezioni contro il ribaltamento della struttura e tante altre soluzioni ingegnosamente concepite perché l’attività in piscina sia meno rischiosa e più istruttiva ed utile possibile.
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