Tappeti erbosi. Cura, gestione e manutenzione delle aree verdi pubbliche e private Prezzo: in offerta su Amazon a: 36,12€ (Risparmi 6,38€) |
Nel costruire uno stagno o laghetto artificiale bisogna tenere conto anche della temperatura. Questo in quanto la temperatura modifica la quantità di ossigeno presente nell'acqua. A temperature più rigide si può avere una maggiore quantità di ossigeno rispetto alle temperature elevate, addirittura fino al triplo. Per queste ragioni le temperature fresche se non addirittura fredde permettono la vivificazione di una più ampia varietà di specie animali. Occorrerà quindi tenere sotto controllo l'innalzamento estivo delle temperature. Lo stagno potrà quindi contenere e ospitare anche diverse piante acquatiche che lo potranno valorizzare e abbellire. Fra queste ricordiamo le canne, le tife e le ninfee. Ricordiamoci che la flora di uno stagno si differenzia in quelle specie (idrofite) che vivono completamente sommerse nell'acqua da quelle elofite che si trovano sempre in superficie.
Gaudì. Architetture: Case, giardini e parchi-La Sagrada Familia-Spazioe segni del sacro. Ediz. illustrata Prezzo: in offerta su Amazon a: 150€ (Risparmi 99€) |
Per realizzare il proprio stagno artificiale dobbiamo inoltre tenere conto di alcuni fattori. Per quanto concerne la posizione, l'ideale è che venga orientato a sud. Bisogna evitare di creare l'impianto troppo esposto al sole per evitare la formazione e la proliferazione delle alghe. Anche le dimensioni sono importanti, infatti uno stagno che abbia massimo 1 metro e mezzo di profondità e una superficie di meno di 8 metri quadri assicura protezione dalle gelate invernali. Molto utile sarà la presenza di una fonte d'acqua vicina che possa rifornire il proprio stagno. Per realizzare uno stagno perfettamente occorre effettuare prima uno scavo setacciando il terreno da zolle e sassi e poi riempire i primi strati di copertura. Questo garantirà un fondale molto compatto ed eviterà che il telo di protezione si rompa.
Uno dei fattori di cui dobbiamo tenere conto nella creazione di uno stagno artificiale è ovviamente la luce. Questo perché dalla luce dipende la vita di uno stagno. Il processo di vita della flora infatti dipende dalla fotosintesi clorofilliana sia per gli elementi che galleggiano in superficie che per quelli che contornano il laghetto. Sarà a questo punto opportuno eliminare le piante a foglie galleggianti troppo espanse quando queste coprono la superficie impedendo la fotosintesi. Per quanto riguarda la manutenzione del proprio laghetto, questa va effettuata annualmente, con preferenza ai mesi di settembre-ottobre quando il maggior numero di anfibi si è allontanato dall'acqua e gli altri animali hanno, dato il clima, la possibilità di spostarsi. Bisogna quindi rimuovere le piante acquatiche morte e verificare le eventuali carenze d'ossigeno per i mesi invernali. Tagliare infine le superfici verdi circostanti a un'altezza non troppo bassa.
COMMENTI SULL' ARTICOLO