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I vasi per piante sono l’oggetto che assolutamente non può mancare se vogliamo ricreare un angolo di giardino sulla finestra o sul balcone di casa. Essi sono una straordinaria invenzione nata tantissimo tempo fa, quando probabilmente già nelle culture medioevali si praticava la coltivazione in vaso presso case private. Da allora ad oggi i vasi si sono enormemente evoluti, riuscendo a diventare sia più economici che più versatili, oltre che più resistenti. Innanzitutto parliamo delle specie che possono essere messe in vaso; la risposte è semplicissima, perché praticamente è possibile coltivare in vaso tutte le piante conosciute. E’ ovvio, ma preferiamo sottolinearlo, che esistono alcune piante particolarmente delicate, le quali difficilmente si adattano alla vita in una terra “chiusa” come quella di un vaso. Tutto però si può risolvere, perché con un vaso molto grande la sensazione che la pianta avrà sarà quella di una totale libertà come nella terra, anche se questa sensazione andrà a sparire quando crescerà. Naturalmente questo discorso è teorico, perché in spazi piccoli come finestra e balconi avere un vaso molto grande per gli scopi appena vista è difficile e controproducente. Un consiglio: se decidete di mettere una pianta in vaso per coltivarla a casa vostra, non disperatevi se la pianta morirà, o comunque non ve la prendete col vaso o con la vostra scelta di coltivarla in vaso; nella maggior parte dei casi non è questo il motivo per cui una pianta muore, bensì si tratta di un clima, una esposizione solare e ventosa, una umidità che non risultano adatte e gradite alla pianta.
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I materiali con cui si costruiscono i vasi per piante si sono evoluti con essi nel corso dei secoli. Sicuramente i primi vasi erano costruiti in terracotta; la terracotta è un materiale che si ottiene dalla comune argilla, che dopo essere stata formata, viene cotta in forni o al sole cocente per farle raggiungere l’adeguata rigidezza e resistenza. Con questo materiale si costruiscono anche i mattoni, ed è proprio così che esso è nato. Le proprietà della terracotta sono molteplici, e le più importanti sono sicuramente l’origine del tutto naturale (l’argilla ricordiamo che è una sostanza naturale facile da trovare nella vicinanza a tantissimi fiumi) ed anche una certa capacità di traspirazione che aiuta la terra contenuta a conservarsi molto bene. Un difetto è certamente la fragilità, a causa della quale i vasi in terracotta spesso si rompono al primo urto, soprattutto se non molto spessi. L’evoluzione, facendo un viaggio di parecchi secoli, ha portato al giorno d’oggi, dove la quasi totalità dei vasi da casa è costruita in plastica; dopo la metà del ventesimo secolo, si è avuta una enorme migliorazione delle tecniche produttrici della plastica. Essa quindi oggi è un materiale molto economico da produrre, veloce e semplice (se non si tratta di forme articolate, che è comunque possibile realizzare); a ciò si associa una grande resistenza al peso, mentre per gli urti il tutto dipende dalla plastica scelta e dal punto debole coinvolto nell’urto.
Il vaso per pianta può anche diventare un oggetto d’arredo ricercato; infatti i colori brillanti e naturali di tantissime piante, unitamente ad un vaso che leghi funzionalità e stile, possono dare un risultato di estremo interesse per tante applicazioni, sia negli interni di una casa e sia all’esterno, dove possono mostrarsi in tutta la loro bellezza dall’alto dei balconi oppure sui lati di un viottolo o di una stradina. Non a caso, in tantissimi negozi per la casa possiamo trovare sia i modelli di vaso “più utili che belli”, e sia quei vasi che hanno prettamente una funzione stilistica, e per questo motivo vengono costruiti in materiali come il vetro lavorato, il marmo, l’alluminio, il rame e tanti altri, dai più ai meno consueti e comuni. C’è sempre da verificare quanto la pianta poi riuscirà ad adattarsi alla particolare sistemazione, quindi meglio evitare esemplari delicati.
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