Erba medica

Come e quanto irrigare

L'erba medica è una pianta perenne; le sue radici fittonanti arrivano in grande profondità nel terreno. Questa caratteristica la rende, tra l'altro, molto utile per ripristinare la fertilità dei suoli su cui viene coltivata. Le foglie si differenziano da quelle dei trifogli perché pur essendo anch'esse raccolte a gruppi di tre, sono dotate di picciolo, al contrario di quelle dei trifogli. Questa erba, originaria dell'Asia ma diffusa in molte regioni italiane, predilige i terreni ricchi di calcio, non troppo asciutti. È anche vero, però, che provenendo da regioni aride, sopporta bene le scarse irrigazioni durante il periodo vegetativo. Non va quindi irrigata in modo eccessivo durante l'estate, ma piuttosto bisogna aver cura che il terreno sia ben drenato. Nonostante sia una gran consumatrice di acqua, è anche tra le foraggere più resistenti alla siccità. Le sue radici, capaci di arrivare in profondità, riescono ad assicurare alla pianta il necessario apporto idrico, cercando l'acqua nel terreno. Al contrario, durante la fase di riposo, è meno sensibile all'umidità. In sintesi, l'erba medica va annaffiata solo quando il clima è molto asciutto e per lungo tempo.
Coltivazione di erba medica

NATURANDO GINSENG BILAN "G" 40 CAPSULE Tonico adattogeno antiaffaticamento

Prezzo: in offerta su Amazon a: 21,7€


Come coltivarla e prendersene cura

Ramo erba medicinale Un terreno con pH intorno a 7, quindi non acido, e ben drenato, è il miglior substrato per la coltivazione dell'erba medica. La semina va effettuata generalmente in primavera, ma si può fare anche a fine agosto o ai primi di settembre, in modo da permettere alle giovani piante di sviluppare l'apparato radicale che consentirà loro di accumulare le riserve per superare l'inverno. I semi sono molto piccoli e prima di seminare è opportuno arare bene il terreno in profondità, fino a circa 40 centimetri, anche se il seme va interrato di un centimetro al massimo. L'erba medica è disponibile in tante varietà: questo offre la possibilità di scegliere quella migliore per i propri terreni. Ad esempio, alcune varietà sono chiamate dormienti per la loro peculiarità di entrare in fase di riposo durante l'inverno e sopportarlo meglio. Sono le varietà di erba medica più adatte alle regioni del nord con clima rigido, mentre le semi - dormienti o non dormienti sono indicate per le regioni meridionali.

  • La pianta di Goji Le bacche di Goji sono un frutto minore, date le ridottissime dimensioni, che si sviluppa e cresce in maniera spontanea nelle zone orientali come il Tibet, la Cina, la Mongolia, l'Hymalaya. La più alt...
  • Nespole giapponesi mature. Le nespole sono costituite soprattutto da acqua e contengono minime quantità di carboidrati, grassi proteine e fibre vegetali. Non sono fonte calorica, basti pensare che 100 grammi di questo frutto fo...
  • Bacche di Goji Semisconosciute fino a qualche anno fa nel mondo occidentale, le bacche di Goji stanno entrando prepotentemente nelle abitudini alimentari di tutti noi. Il motivo di tale cambiamento è presto detto: s...
  • Foglie di aloe vera Tutti conoscono gli enormi benefici assicurati dalla pianta di aloe. Si tratta di caratteristiche che sono state scoperte attraverso l'utilizzo quotidiano sin dall'antichità e che sono poi state confe...

CATEGORIA LA1 2CART OR TAB 0,9

Prezzo: in offerta su Amazon a: 23,6€


Come e quando concimare

Erba medica fiorita Prima ancora di preoccuparsi per la concimazione di erba medica, bisogna tener presente che la pianta necessita di buone quantità di potassio e fosforo. Queste sostanze devono quindi essere presenti in dosi sufficienti nel suolo, per assicurare una crescita rigogliosa delle piante. È il caso di fertilizzare il terreno prima della semina, ma ancor meglio se viene fatto prima ancora dell'aratura, così da far trovare alle radici che si spingono in profondità il nutrimento necessario ad uno sviluppo robusto della pianta. Il concime in forma di liquame di copertura non va invece somministrato, per non favorire la crescita di erbacce infestanti. Dopo il raccolto di erba medica, e durante la successiva ripresa vegetativa, è opportuno somministrare un leggero dosaggio di azoto, circa 20 - 30 chilogrammi per ettaro.


Erba medica: Esposizione, malattie e rimedi

Piante medicinali L'erba medica preferisce terreni soleggiati, ma le sue diverse varietà si adattano ai climi miti del sud ed anche a quelli decisamente più rigidi delle regioni del nord. Questo perché durante la fase di riposo non teme il gelo. In un habitat particolarmente favorevole potrebbe vivere oltre i 10 anni, ma in genere viene coltivata per 3 - 4 anni. Le avversità più comuni per le coltivazioni di erba medica sono i marciumi radicali dovuti al Fusarium roseum o altri tipi di funghi. Questi si combattono rendendo il terreno molto ben drenato. I parassiti che possono attaccare l'erba medica sono l'Apion, gli afidi e il punteruolo, che aggredisce le foglie, o il "misurino dei medicai" che si nutre di germogli. Vanno combattuti con prodotti specifici e mirati. Le infestanti che possono insinuarsi tra l'erba medica, in genere, sono contrastate dalla pianta stessa e il diserbo chimico non è consigliato, se non in caso di vera necessità. Nemica dell'erba medica è la cuscuta, una pianta parassita che avvolge gli steli di erba medica e ne causa il diradamento.


Guarda il Video

COMMENTI SULL' ARTICOLO