La patata, nome botanico Solanum tuberosum, è una pianta erbacea perenne, o a comportamento annuale, appartenente alla famiglia della Solanacee, la stessa delle melanzane, dei peperoni e del pomodoro. Questa pianta viene annoverata trai tuberi perché produce delle radici sotterranee a comportamento rizomatoso, chiamate stoloni. Questo ultimi si ingrossano nella parte alta producendo tuberi molti ricchi di amido, che rappresentano l’unica parte commestibile della pianta. La patata che tutti noi conosciamo per uso alimentare è proprio il tubero, cioè la parte ingrossata dello stolone. Per quanto riguarda l’intera struttura della pianta possiamo aggiungere che è composta da un fusto alto circa un metro, foglie pennate, cioè a forma di penna, e partite, cioè composte tra tre foglioline piccole, di cui, quella al centro, fortemente segnata dalla nervatura. I fiori della patata sono a grappolo, bianchi e talvolta colorati di rosa e viola. I frutti della patata ( da non confondere con il tubero commestibile) sono delle bacche molto tossiche.
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Quando si parla delle proprietà della patata, ci si riferisce solamente e quelle del tubero usato per scopi commestibili e in fitoterapia. La patata, come già accennato ai precedenti paragrafi, è ricca di amido(ovvero fecola priva di glutine e adatta all’alimentazione dei celiaci), di vitamine C e B, di una piccola quantità di proteine, e di sali minerali come potassio, fosforo, sodio, magnesio, calcio, espressi in milligrammi e di microgrammi di ferro, selenio, zinco, rame e manganese. Le sostanze indicate sono contenute sia nella buccia che nella polpa, anche se in misura maggiore nella polpa, mentre la buccia contiene la metà delle fibre totali della patata. Presenti anche sostanze antiossidanti quali i carotenoidi e polifenoli. La patata è riconosciuta per le sue virtù cicatrizzanti, lenitive e anrtifiammatorie, ma anche emollienti, rinfrescanti ed idratanti. Ecco perché esistono diversi rimedi “casalinghi” adatti ad alleviare fastidi gastrointestinali, come l’ulcera, problemi della pelle come eczema e prurito o stanchezza degli occhi. I principali campi di applicazione ed utilizzo della patata sono quello alimentare e quello fitoterapico in senso molto ampio, cioè senza ricorso a formulazioni commerciali a base di patata, ma soltanto utilizzando la polpa o la buccia di questo tubero.
La patata si presta a infinite preparazioni, frequentemente viene preparata cotta o fritta. Per un corretto utilizzo delle proprietà nutrizionali della patata bisogna scegliere la giusta varietà. In natura non esiste, infatti, una sola specie di patate, ma diverse, che possono essere usate per preparare piatti gustosi e stuzzicanti. Per preparare il purè si usa la patata bianca, di forma circolare e con una consistenza molto farinosa rispetto alle altre, per le fritture si usa la patata gialla, con polpa più carnosa e compatta; per qualsiasi tipo di preparazione va bene anche la patata rossa, sempre con polpa compatta e molto saporita; per un bel piatto di patate bollite si può usare la varietà Novella che viene raccolta prima di aver completato la maturazione, con polpa tenera e delicata ed adatta a essere arrostita o lessata.
Sia che la patata venga utilizzata come rimedio fitoterapico che come alimento bisogna conoscere alcuni utili accorgimenti per ottenere il massimo da questo tubero. Prima di acquistarla bisogna verificare che la buccia sia intera, non raggrinzita e senza germogli. Le patate con buccia macchiata e con presenza di raggrinzimenti e germogli sono, infatti, dei tuberi già molto vecchi o conservati male, che possono rilasciare sostanze tossiche durante la cottura. Una di queste è la solanina, alcaloide tossico prodotto dalle foglie, dai frutti e dalle radici delle solanacee. La solanina viene utilizzata da queste piante per difendersi dagli attacchi di funghi, insetti e parassiti. In caso di ingestione eccessiva di solanina si possono accusare sintomi gastrointestinali, nausea ed emorragia. La solanina non è presente nel tubero della patata, ma nei germogli verdi che iniziano a comparire nella buccia. Questi si sviluppano anche quando il tubero è conservato male, ad esempio in zone troppo esposte alla luce. Per evitare che la patata invecchi precocemente o diventi verde ( altra condizione che indica un’eccessiva presenza di solanina) è meglio conservarla in luoghi al riparo dalla luce, controllando spesso che non appaiano i germogli e spuntandoli appena compaiono. Quando la patata raggrinzisce ed è piena di germogli, in siciliano si dice che è “gigghiata”, bisogna buttarla. Una migliore concentrazione delle sostanze nutritive della patata si ha anche in quelle che vengono correttamente coltivate. Molte proprietà nutritive della patata si conservano inalterate grazie alla buona qualità dei terreni in cui sono coltivate. Concimando il terreno con fertilizzanti organici a base di potassio e selenio si ottengono tuberi molti ricchi di queste sostanze. Il potassio, ad esempio, contrasta l’ipertensione, mentre il selenio è un potente antiossidante che rimuove i metalli tossici dal nostro organismo.
La patata, come già accennato ai precedenti paragrafi, si presta a numerosi usi fitoterapici. Quella cotta può essere usata in caso di dissenteria e per combattere la gastrite o l’ulcera, mentre quella cruda si può applicare su parti del corpo ustionate o ferite, per via del suo elevato potere rinfrescante e cicatrizzante. Sempre la patata cruda si può strofinare sulle parti colpite da punture d’insetto, con questo rimedio si allevierà il gonfiore e il prurito, naturalmente non si deve trattare di punture a cui si è allergici perché in tal caso bisogna recarsi immediatamente al pronto soccorso. La polpa cruda di questo tubero è un toccasana per gli occhi stanchi e per le occhiaie. In genere si sbucciano due parti circolari di polpa di patata cruda e si mettono sulle palpebre chiuse per almeno mezz’ora. Dopo aver assorbito il succo della polpa, gli occhi torneranno vividi e luminosi, con meno borse e occhiaie sempre meno visibili. Per una maggiore efficacia delle applicazioni, la polpa di patata cruda va applicata sugli occhi nelle ore serali o poco prima di andare a dormire, per diversi giorni. La polpa di patata combatte efficacemente anche gli occhi arrossati. In caso di dolori articolari, la polpa lessata si può ridurre in purè, spalmandola sulle parti doloranti. La polpa di patata lessa e ridotta a purè, può servire anche come maschera di bellezza. Basta aggiungervi un po’ di olio di oliva ed applicarla sul viso nelle ore serali, magari prima di andare a dormire. Con la patata si possono preparare anche decotti e succhi.
Il decotto di patata si prepara con la buccia di questo tubero, buccia che va lavata accuratamente. Le bucce vanno bollite per circa cinque minuti. Il decotto va poi filtrato e bevuto lentamente a sorsi. Questo rimedio è utile per combattere la ritenzione idrica, poiché sembra che abbia il potere di eliminare le tossine dall’organismo. Naturalmente deve trattarsi di buccia in buone condizioni, è sconsigliato preparare il decotto con bucce di patata che presentano colore verde o germogli, poiché contengono già troppa solanina. Lo stesso dicasi per le bucce di patate trattate con agenti chimici o antinvecchianti. Ogni rimedio fitoterapico, per funzionare, deve essere estratto esclusivamente da prodotti coltivati in maniera biologica. Il succo di patata si estrae dal tubero crudo sbucciato. Si prende un bicchiere e si spreme la patata fino a quando non ha emesso almeno cento grammi di succo. Questa sostanza non ha un sapore molto gradevole e la si può miscelare con del succo di limone o di carota. La preparazione ottenuta serve in caso di ulcera gastroduodenale, diabete, emorroidi e calcoli renali. Le modalità di assunzione del succo variano in base alla patologia da alleviare. In caso di ulcera gastrica bisogna bere mezzo bicchiere di succo di patata, per almeno quattro o cinque volte al giorno.
Molti non sanno che la patata ha anche un ottimo potere detergente e può essere usata per pulire gli oggetti di casa. Il decotto delle bucce di patata si può strofinare su pentole e fornelli, mentre la stessa acqua di cottura delle patate, può essere usata per lavare l’argenteria o altri oggetti in metallo bianco. La patata cruda si può usare per pulire i vetri e per eliminare il calcare dai sottovasi. E visto che siamo sempre nel campo del giardinaggio, aggiungiamo che le bucce possono essere usate come ottimo concime per l’orto. Se invece si vogliono conoscere le esigenze colturali della patata bisogna sapete che questo tubero gradisce terreni molto ricchi di humus.
La patata è un tubero conosciuto e consumato da millenni, ma la Storia ci riserva delle interessanti curiosità riguardo al suo uso. Il re di Francia Luigi XVI fece piantare diversi campi di patate per abituare la corte e il popolo francese al consumo di questo prodotto, ritenuto tossico e velenoso. Stessa diffidenza anche in Perù, terra originaria della Patata, dove questo tubero veniva anticamente coltivato solo per la bellezza dei suoi fiori. Sono nel XIX secolo la patata entra ufficialmente nei consumi alimentari di diversi Paesi del mondo, venendo apprezzata per il suo sapore e per le sue meravigliose virtù.
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