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Il vasto successo del peperoncino, ospite fisso delle cucine di tutto il mondo, si lega anche alle proprietà benefiche di questo prodotto della natura. Il peperoncino, in particolare, è caratterizzato dal fatto che le sue proprietà benefiche sono evidenti anche nel caso delle assunzioni in piccole quantità e attraverso la semplice assunzione durante i pasti, come condimenti delle portate presentate in tavola: non è necessaria per forza l'estrazione dei principi attivi con sistemi più complessi come invece avviene per altre piante officinali. I principali benefici riguardano il tratto digerente ed intestinale: il peperoncino favorisce il corretto assorbimento dei cibi ingeriti e vanta proprietà anestetiche, antidolorifiche, stimolanti e disinfettanti. Il peperoncino ha anche proprietà disinfettanti, come molti alimenti piccanti, e la sua assunzione può favorire il controllo dell'assorbimento del cibo e della sensazione di fame, risultando adatto anche alle diete per la riduzione o il controllo del peso. Il peperoncino diventa una risorsa ancora più preziosa nel corso dell'inverno, per combattere i mali di stagione: il peperoncino contiene vitamina A e C, anche se in quantità limitate, ma soprattutto ha buone proprietà espettoranti che possono aiutare nel contrastare i sintomi legati alla tosse e alle infiammazioni delle vie respiratorie.
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Il peperoncino viene sfruttato in fitoterapia attraverso il suo utilizzo in cucina: le sue proprietà benefiche sono effettive anche con le quantità ridotte che questo tipo di utilizzo impone. Essendo piccante, infatti, il peperoncino non viene consumato in grandi quantità, ma inserito come condimento all'interno della propria dieta può apportare diversi benefici. Del peperoncino si utilizzano soltanto i frutti, mentre il resto della pianta non viene sfruttato in fitoterapia. L'assunzione avviene quindi sottoforma di parti tritate del peperoncino, che difficilmente verrà assunto intero, anche se le quantità saranno in parte legate anche al suo essere più o meno piccante. Il peperoncino è una pianta che può essere assunta anche di frequente, ma non in ogni caso e non da tutti: occorre tenere conto dei possibili effetti collaterali ed evitarlo in determinati casi. Innanzitutto, come per molti alimenti naturali, occorre assicurarsi non vi siano rischi di allergia, che renderebbe impossibile e pericolosa l'assunzione. Occorre fare attenzione nel maneggiare soprattutto le varietà più piccanti del peperoncino: a contatto con gli occhi o con altre parti del corpo sensibili potrebbe provocare irritazioni, bruciore intenso e un forte fastidio. In caso di contatto con gli occhi o con altre parti soggette all'irritazione, occorrerà provvedere al risciacquo con abbondante acqua fredda. Assunto in dosi molto elevate, il peperoncino può anche avere un leggero effetto sedativo e provocare una lieve sonnolenza.
Il peperoncino può essere coltivato in vaso, in modo tale da poterlo riparare dal freddo e dai forti venti, dal momento che si tratta di una pianta abituata a climi caldi. Il terreno dovrà essere soffice e dal ph leggermente acido, ma anche drenante, in modo tale che non si formino ristagni d'acqua, i quali potrebbero portare la pianta a marcire. Meglio quindi optare per innaffiature non troppo abbondanti, ma regolari. L'ideale sarebbe due terzi di terriccio e un terzo di materiale drenante, come l'argilla. Il peperoncino crescerà più forte e rigoglioso se, con l'arrivo della primavera, verrà aggiunto del concime all'acqua di innaffiatura: in particolare, è consigliabile optare per dei preparati che siano ricchi di fosforo, potassio e calcio. Fondamentale, per la crescita del peperoncino e per una produzione abbondante, è la disposizione in un luogo illuminato, in modo tale che possa ricevere luce per molte ore del giorno.
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