Pensare di classificare quali sono i fiori più apprezzati dagli appassionati “pollici verdi” è quasi una follia, perché la natura offre una tale varietà che chiunque può trovare ciò che fa al caso suo senza problemi. E’ chiaro però che in ogni raggruppamento c’è un qualcosa che primeggia, e così accade anche per i fiori; in realtà, volendo entrare ed esaminare la radice del problema, i fiori hanno uno stretto rapporto con gli uomini da secoli e secoli, molto prima dell’avvento di tecnologie e scienze applicate. Ecco quindi che i fiori più amati sono soprattutto quelli “storici”, ovvero i primi ad essere stati scoperti e diffusi grazie al commercio ed allo scambio culturale dei popoli di una volta; un classico esempio di ciò è il tulipano: questo fiore amatissimo è originario dei Paesi del Nord Europa ed in particolar modo ai giorni nostri sono i Paesi Bassi (o Olanda) ad avere in mano il pallino della loro coltivazione, del commercio ed anche l’onore della loro origine. Esso è diventato così famoso perché fondamentalmente si tratta di un fiore semplice, che spesso cresce spontaneo e che soprattutto risulta resistente a vari climi, tra cui quello continentale europeo non di certo favorevole.
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Descrivere un fiore di tulipano ha due risvolti, uno semplice e l’altro un po’ più difficile. La parte meno complicata del lavoro è certo quella che si concentra sulla linearità delle sue forme, sui petali dalla consistenza non trascurabile che si tengono stretti agli organi riproduttivi che proteggono, a quei colori a tinta unita e dal carattere semplice come il blu (super-classico), il rosso, il giallo e pochi altri. Invece la parte più difficile del discorso è il provare a descrivere come un fiore bello si ma tanto lineare e diffuso possa racimolare tanto consenso ed emozionare in giro per il mondo milioni di persone: il fatto è che, al contrario di quanto facciamo noi esseri umani con la nostra tecnologia, la natura non ha bisogno di “piazzate” per emozionarci e sbalordirci, anzi è proprio la sua semplicità che conquista il nostro cuore, attraverso l’intensità di un colore come il blu dei tulipani oppure attraverso quel profumo così penetrante ma delicato, un profumo che non disturba mai ma che è in grado di farci respirare aria di natura anche dentro casa, e ciò non ha eguali come effetto positivo sul nostro umore generale.
La coltivazione del tulipano è diventata ai giorni nostri una vera e propria attività industriale; ciò non si spiegherebbe se non con una grande redditività di questo fiore, che infatti è parte del mercato mondiale del fiore con una grande percentuale ed un buon prezzo, secondo forse solo alla rosa. Altro aspetto importante è che il tulipano non richiede molte cure per essere tirato su in maniera soddisfacente (altro punto a favore dell’industria, perché quindi comporta poche spese), tant’è che tantissime persone possono vantare splendidi angoli di tulipano nei loro giardini, semplicemente facendo attenzione ad annaffiarli con cura ed a non disporli sotto il sole cocente diretto, poi basteranno i semini in comune commercio per ottenere fiorenti prati di tulipano. La vendita del tulipano, se escludiamo il comune canale dei fiorai che ne saranno sempre riforniti, vede una grossa fetta viaggiare attraverso internet, soprattutto perché tante persone “inseguono” i prodotti originari dei Paesi Bassi, i quali vengono molto spesso accompagnati da veri certificati di qualità, proprio a testimoniare la bontà di un fiore coltivato e quindi cresciuto nella sua terra di origine più famosa, quantomeno in Europa. Sul fronte dei prezzi possiamo dire che la grande richiesta non contribuisce alla discesa del prezzo, ma il fatto stesso che ci sia un mercato dai grandi numeri aiuta gli operatori del settore a guadagnare anche spillando una percentuale per sé minore.
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