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In natura esistono circa 160 varietà diverse di rose rosse. Tra queste le più famose sono sicuramente la rosa Lincoln, che è quella classica dal colore rosso intenso, e la Apple Jack, di un rosso più tenue. Questi due tipi crescono a cespugli, ma ne esistono anche varietà rampicanti, bellissime per ornare pergolati, pareti o balconi, come la Golden o la Gray, che esiste in varie tonalità scarlatte, una più bella dell’altra. Tra le più antiche c’è invece la varietà Apothecary, quella che nei secoli scorsi è stata la rosa più coltivata nei giardini delle grandi ville dei nobili di tutti i paesi. A differenza del nome, la Black Magic non è una rosa nera, ma una rosa di un colore rosso molto scuro, dal portamento elegante e maestoso. In generale, le rose possono essere coltivate anche in vaso ma se si ha uno spazio sufficientemente ampio, conviene metterle a dimora a terra per creare dei cespugli o degli alberelli che diventano un vero e proprio spettacolo per la vista e l’olfatto quando fioriscono.
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Le piante di rosa rossa devono essere sempre piantate in aree che ricevono la luce diretta del sole per diverse ore del giorno; se si hanno a disposizione spazi meno soleggiati, conviene optare per le varietà che tollerano anche la mezzombra. Tuttavia, il caldo eccessivo è mal sopportato da questa pianta, per questo motivo in estate è bene mischiare al terreno un composto formato da argilla ed erba secca, affinché la terra dove si trovano le radici venga protetta e raffreddata. Quando si mette a dimora una nuova pianta, bisogna scavare una buca abbastanza profonda, sul fondo della quale andrà sparso del letame o del concime organico. Poi va inserita la pianta, possibilmente con dei sostegni che la aiutino a rimanere dritta così le radici potranno svilupparsi in maniera regolare. La buca va riempita poi con del terriccio mischiato a sabbia, così da evitare i ristagni idrici, dannosi per le rose.
Le piante di rose rosse assorbono molte sostanze dal terreno che, dunque, non dovrà mai essere povero di materiale organico. In tal senso, dopo qualche anno conviene togliere la pianta e ripiantarla arricchendo il substrato con del concime organico, come è stato fatto al momento della messa a dimora. In inverno le rose vanno annaffiate una volta a settimana, mentre d’estate bisogna irrigarle almeno ogni due giorni, facendo ben attenzione che non rimangano mai dei ristagni d’acqua. Prima di ogni fioritura bisogna sempre potare la pianta, eliminando i rami secchi affinché possano crescere nuovi germogli e nuovi boccioli. Le rose rosse sono spesso vittime degli attacchi di muffe sui fiori, fenomeno che compare quando alla base l’acqua ristagna. Un altro tipo di fungo è invece il responsabile delle macchie scure che spesso compaiono sulle foglie: per eliminare questi problemi basta usare dei prodotto fungicidi. Per combattere gli afidi, invece, bisogna prevenire usando degli insetticidi specifici, altrimenti il fogliame potrebbe essere danneggiato seriamente. FONTE: www.publicdomainpictures.net
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