Fertilizzante organico

Natura e giardini

Cos’è il giardino se non una replica della tanto amata natura da avere lì proprio vicino a casa? Per tante persone il giardino è esattamente questo, solo che non lo sanno: si nascondono dietro il desiderio di avere una casa più bella ed in ciò il giardino può davvero aggiungere un tocco inimitabile (ed è un desiderio giustissimo), oppure dietro al voler regalare ai propri figli uno spazio dove poter fare dei giochi sani all’aria aperta (che è una nobile volontà), ma in realtà essi stessi sanno dopo qualche tempo che il giardino li conquista in modo diverso. Dopo alcuni mesi la passione per le feste in giardino con gli amici c’è ma non è entusiastica per la novità come la prima volta, i bimbi continuano a giocare indisturbati e questo va benissimo, ma dentro di noi, lavoretto dopo lavoretto per la manutenzione di questo nostro giardino, cresce sempre più l’affetto, si consolida il legame tra il giardino ed il profondo di noi stessi: la pace che il giardino ci regala al ritorno da lavoro, la spensieratezza che sentiamo quando stacchiamo la mente dai pensieri negativi e ci dedichiamo ai lavoretti da svolgere, sono tutte cose che possiamo trovare solo lì, e per questo lo amiamo davvero.
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Cura naturale delle piante

Una delle operazioni da fare in un giardino è certamente quella di curare le piante che abbiamo scelto di posizionarvi all’interno; è una cosa bella ed appassionante, ma da qualche anno a questa parte troppe persone decidono di farlo ricorrendo alla facile mano della chimica: fertilizzanti, diserbanti, medicinali sono tutte cose che in un semplice giardino di casa non hanno nemmeno la comunque discutibile giustificazione della produzione economica che avrebbero in una grande azienda agricola. E’ vero che agiscono subito e che hanno effetto sicuro e costante, ma è pur vero che spesso rivelano effetti collaterali a lungo e lunghissimo termine, oltre al fatto che possono sempre essere sostanze tossiche. la vera cura delle piante è quella naturale, quella fatta alla natura con cose della natura: il buon vecchio letame, il compost, il lavoro della zappa e delle braccia, la passione vera e la cura col cuore delle piante non sono miti, ma sono cose reali che da secoli accompagnano il lavoro nei campi e che i nostri bisnonni i nonni potrebbero insegnarci benissimo. Il modo per curare naturalmente le piante c’è, ed è molto più semplice ed interessante di ciò che si crede in giro.

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Fertilizzante organico

Il fertilizzante organico è il primo protagonista, insieme all’amore sincero per le piante, della cura naturale delle piante; il nome fertilizzante, che oggi fa pensare a prodotti chimici, in realtà è nato con lui, perché è davvero qualcosa che rende fertile la terra in cui vivono le nostre piante. Ebbene, da cosa è fatto questo fertilizzante organico? Ce ne sono di tre tipi: c’è il fertilizzante organico composto da letame, ovvero dagli escrementi di grossi animali da fattoria (come cavalli, mucche, buoi) alimentati naturalmente; c’è il compost, che è un fertilizzante naturalissimo ottenuto sfruttando le naturali reazioni chimiche che la natura fa avvenire quando dei residui organici di cibo sono accumulati insieme in particolari condizioni. Il terzo tipo di fertilizzante naturale è esattamente la somma dei due già citati, ovvero un misto di letame e compost, in parti da decidere a seconda della composizione del compost, ma soprattutto del tipo di terreno sul quale spargerlo e delle piante da trattare. C’è da sottolineare che tutte queste soluzioni sono potenti fertilizzanti, a tal punto che in eccessive quantità e/o fuori periodo potrebbero bruciare le radici della pianta per sovradosaggio di sostanze.


Metodi di produzione ed utilizzo

Sul metodo di produzione del letame ci sentiamo di sorvolare perché è alquanto scontato, ma bisogna precisare che va prelevato da animali cresciuti naturalmente e non in allevamenti da produzione dove possono venire anche somministrate ormoni o altre sostanze per vari scopi (questi andrebbero nelle feci, inquinandole). Il letame è davvero un potente fertilizzante, perciò va usato solo per piante grandi come quelle da frutto e circa ogni due o tre anni. Il compost si produce seguendo alcune indicazioni che potete trovare su alcuni libri specializzati ma soprattutto sul nostro sito, dove vi consigliamo anche una compostiera, ovvero un contenitore che ha gli sfoghi d’aria nei punti giusti e le giuste dimensioni per garantire la corretta reazione chimica necessaria. Un consiglio per la produzione del compost in giardino: evitate di metterci residui di carne, ma abbondate in foglie e rami da potatura ed in naturali residui da cibo come bucce di frutta ed ortaggi. L’indicazione del nostro esperto è che se il compost è profumato allora vuol dire che stanno avvenendo le reazioni “giuste”, se invece puzza allora c’è qualcosa che non va da ricercare soprattutto nelle condizioni in cui abbiamo il compost, cioè con pochi risvolti ed anche per esempio con eccessiva umidità ed annaffiatura. Anche il compost è potente e quindi da usare con cautela, ma è più indicato del letame per piccole piante.




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