Innesto olivo

Giardino con frutti

Un giardino di casa non è per forza il luogo dove far crescere qualche bella piantina da fiori, oppure dove far giocare i bambini mentre noi ci dilettiamo a potare o sistemare qualche specie di pianta decorativa; in un giardino ognuno può metterci quel che gli piace di più, e ciò può anche essere riferito alle piante da frutto.

Al contrario di ciò che si pensa abitualmente, le piante da frutto sono utilizzatissime in giardino, perché riescono a coniugare l’esigenza della bellezza (alcune piante da frutto nel periodo della fioritura sono a dir poco incantevoli, una su tutte il pesco ed anche il ciliegio) con la capacità di impegnare il proprietario, in quanto richiedono la normale manutenzione delle altre piante con in più quelle accortezze per permettere loro di fruttificare con grande abbondanza e qualità. Se ciò è fatto nella maniera migliore, avremo il piacere di godere anche della bellezza di un albero carico di frutti, un simbolo di salute e gioia, oltre che di goderne di questi frutti mangiandoli o anche utilizzandoli per fare dei doni alle persone più care. Ovviamente per mettere delle piante da frutto in giardino occorre un certo spazio, anche se esse non risultano mai grandissime ed ingombranti.

pianta di ulivo in giardino

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L'ulivo

innesto a corona ulivo L’ulivo (o olivo) è uno dei più apprezzati alberi da frutto del mondo; ha origine nel bacino del Mediterraneo ed è molto apprezzato quello italiano coltivato nelle regioni del sud della Penisola perché ci sono condizioni favorevoli sia per quanto riguarda il clima che la fertilità del terreno. La sua coltura è prodigata sia per il frutto che porta (le olive, esistenti in varie qualità ed utilizzatissime come saporito stuzzichino o per accompagnare ed insaporire vari piatti) e sia per il prezioso nettare che si ricava proprio da questi frutti: l’olio d’oliva. In Italia questo prodotto vede la sua eccellenza, con varie I.G.P., D.O.C., D.O.G., D.O.C.G. e D.O.P. che regolamentano il mercato dell’olio extravergine d’oliva, molto fiorente soprattutto nell’esportazione, dove garantisce un giro di affari complessivo di vari miliardi di euro. Ma non solo, per i nostri antenati e per noi ancora oggi l’ulivo ha una forte valenza storica, ed è per questo che viene coltivato anche con pianta ornamentale in giardino, molto spesso anche ricercando sul mercato vegetale degli ulivi secolari in vendita, che affascinano e conquistano per la loro maestosità e per la storia ed il tempo evidente che dimostrano. Il massimo splendore si ha con una coltivazione di più esemplari, orgoglio anche di molti amatori del giardinaggio.

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    Innesto dell'olivo

    esempio di innesto ulivo L’ulivo è una pianta da frutto che, come tante altre di questo tipo, per rendere al massimo in termini di frutto richiede un innesto; l’innesto olivo è un’operazione che prevede l’inserimento di un ramo proveniente da un’altra pianta nel tronco di una pianta già cresciuta. Ciò avviene con varie tecniche, ma soprattutto per varie motivazioni che analizzeremo in seguito.

    Ora ci limitiamo a valutare la tecnica da utilizzare per l’innesto olivo; questa si chiama tecnica dell’innesto “a corona” ed è comune ed efficace sulla maggior parte delle piante da frutto, quale l’ulivo è. Prevede di tagliare di netto il tronco dell’ulivo ospitante, quasi come volessimo eliminarlo, ma facendo un taglio non quasi rasoterra ma a circa un metro di altezza.

    Poi si fanno dei tagli verticali sulla parte alta della corteccia di questo mezzo tronco, in numero di circa quattro equamente distanziati tra loro. Essi devono avere la forma circa a triangolo capovolto, molto allungato verso il basso e con la base piccola; in questi spazi creati si deve mettere un ramo (per ogni spazio) preso dalla pianta ospite, opportunamente sagomato con una punta ma non centrale, in modo che la parte interna sia a contatto con lo scavo nel tronco mentre la parte esterna sia di corteccia.


    Operazioni e motivazioni

    ulivo Dopo che i rami sono stati posizionati come descritto, l’innesto olivo va fissato ed a tal proposito si preferisce utilizzare una robusta corda da avvolgere all’intero tronco ospitante in modo da tenere stretti i rami. Non solo, tra essi e la loro sede è usanza antica mettere del muschio attiratore d’umidità per evitare che il tutto secchi. Di solito, nel giro di due mesi, se gli innesti hanno attecchito, si possono ammirare nuove gemme o comunque un rinnovamento del ramo. A questo punto si può slegare il tutto e si deve permettere agli innesti di crescere senza alcuna potatura per due anni o poco più, nei quali già si potrebbe vedere qualche buon frutto. A proposito, ma perché l’innesto dell’ulivo?

    Diciamo che per quanto riguarda questa pianta, la motivazione principale è legata alla produzione di olio d’oliva, ovvero di cercare la migliore qualità di ulivo per la produzione del nettare, sia in termini di qualità e sapore e sia in termini di resistenza alle malattie della pianta e dei suoi frutti. Spesso si innesta anche per recuperare un buon tronco dopo una malattia, oppure per aiutare la riproduzione della pianta stessa, magari portando qualche ramo maschio i cui fiori potranno essere più vicini a delle femmine già presenti lì intorno, o viceversa.


    Innesto olivo: Quando effettuare l'innesto

    innesto ulivo In seguito ad aver appreso tutte le regole essenziali per la realizzazione di un perfetto innesto della pianta di olivo, è bene sapere il periodo adatto per poterlo effettuare. La primavera risulta essere il periodo migliore per questa operazione, in quanto la pianta è in succhio e risulta più facile staccare la corteccia grazie alla circolazione della linfa. Occorre fare particolare attenzione agli strumenti di lavoro che si utilizzano.

    L’uso di coltelli con lame usurate o non disinfettate potrebbero causare un pessimo esito dell’innesto. Per questo motivo è bene curare anche questa parte del lavoro, ossia la cura degli strumenti di lavoro, la pulitura delle lame e la copertura della superficie innestata in modo tale da portare a termine il lavoro in maniera adeguata ed ottenere i risultati desiderati. Una volta effettuato l’innesto, è necessario tenere sotto controllo la pianta effettuando dei controlli ogni due settimane circa per accertare che la legatura non produca danni alla crescita della pianta.


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    • innesto a corona L’innesto è la tecnica più diffusa per propagare in modo agamico le piante da frutto. Essa consiste nell’unire due porzi
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