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In genere una siepe viene formata con alberi della stessa specie, in modo da avere un risultato uniforme ed ordinato, altre volte si preferisce alternare più specie e varietà dello stesso genere per ottenere un effetto più decorativo. La specie adatta si sceglie in base alla funzione che si desidera dare alla siepe. Per una siepe difensiva, che deve garantire una protezione costante, sono adatte le specie arbustive sempreverdi, facili da coltivare e con poche esigenze, come le conifere, molto dense e fitte, quali cipresso, thuja, tasso. Particolarmente adatte sono anche le specie arbustive intricate e spinose, come la pyracantha e il cotoneaster, oltretutto molto decorative. Per una siepe ornamentale tradizionale, alberi sempreverdi che non soffrono per le potature, come il bosso; per i giardini informali va bene ogni genere di pianta ornamentale, dipende dai gusti personali, sono adatte le piante da fiore, e si può ottenere un sicuro effetto con una siepe costituita da specie con diversi periodi di fioritura. Esistono poi le siepi di latifoglie, di grandi dimensioni e pertanto adatte alle grandi proprietà, quali castagno, frassino, olmo, pioppo, faggio.
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Dopo aver scelto con quali piante formare la siepe, prima della messa a dimora è consigliabile lavorare il terreno. Si procede scavando una bella buca per ogni albero, di 40 cm di larghezza e 50 cm di profondità, aggiungendovi sul fondo terriccio universale fertile, torba e concime per renderlo fertile e ben drenato. Una volta piantati gli alberi, spargere un po' di sostanza organica in superficie ed irrigare abbondantemente. Gli alberi vanno posti a dimora tutti insieme ad inizio autunno o inizio primavera. Possono essere posti in un filare unico rettilineo o su più fasce parallele, dipende dalla funzione che andranno a svolgere. La distanza tra gli esemplari varia a seconda della specie scelta, per il cipresso di Leyland è di circa 1 metro, 80 cm per pyracantha, lauroceraso, alloro, viburno e tasso. Ricordarsi di rispettare le distanze che la siepe deve mantenere dal confine e che, se non esistono norme locali, sono regolate dal codice civile; la distanza massima è di 3 metri ed è prevista per gli alberi ad alto fusto, come cipressi e pioppi.
L'intervento più importante ed impegnativo nella cura degli alberi da siepe è senza dubbio la potatura. Per i primi 2 anni le siepi vanno potate con cautela, solo per dare armonia alla forma, più avanti le potature dovranno essere più decise per contenerne lo sviluppo, fare arieggiare le parti interne, eliminare i rami secchi o malati. Per alcune specie sarà necessario procedervi anche due volte l'anno, come per il cipresso di Leyland o la pyracantha. La siepe lineare e geometrica si pota a fine inverno, ma va controllata e rifinita spesso per tutta la stagione vegetativa, in genere da marzo a novembre. Gli alberi da fiore si potano dopo la fioritura. E' buona norma pacciamare il terreno, alla base delle piante, per evitare la crescita di erbacce e per mantenerlo fresco e leggermente umido durante l'estate. A fine inverno è consigliabile procedere alla concimazione. Gli alberi da siepe non richiedono cure assidue, sono abbastanza autosufficienti, basta assicurare loro un terreno ben drenato e fertile.
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