pianta da interno di Ficus benjamin v20 Prezzo: in offerta su Amazon a: 40,9€ |
Ovviamente le piante che avranno il compito di arredare una casa e di allietare con profumi e colori chi la abita devono avere le caratteristiche giuste per farlo; sintetizzarle qui potrebbe essere un compito arduo in quanto si tratta di un mix dalla composizioni molto variabile, però ci proviamo di certo. Innanzitutto ci sono due tipologie di caratteristiche molto importanti, quelle estetiche e quelle di sopravvivenza: pur volendo evitare di voler essere così pragmatici da risultare cinici, una pianta che deve arredare deve essere senza dubbio “bella”, ovvero gradevole alla vista, armoniosa; poi la pianta deve poter stare bene in un ambiente confinato come le nostre abitazioni, quindi non deve soffrire e morire per l’aria secca, la poca umidità e le temperatura circa costanti con poca illuminazione omogenea. Ecco perché prima accennavamo al fatto che confinare una pianta in casa non è maltrattarla, sia perché le daremo tutte le cure possibili per farla sopravvivere e sia perché in ambiente esterno essa morirebbe di certo. A volte questo mix di caratteristiche che decretano una pianta d’arredo è naturale, spontaneo ed insito nelle caratteristiche genetiche della pianta, mentre altre volte è l’uomo che ha usato la sperimentazione “alla Mendel” per trovare la soluzione alle sue esigenze.
Bonsai Giardino Zen Kit Ginseng Ficus microcarpa fatta a mano cemento testa di Buddha Vaso di fiori pianta per terrario regalo idee Prezzo: in offerta su Amazon a: 39,12€ |
Una delle piante d’arredo più affascinanti del mondo è il bonsai: ovviamente tutti – o quasi – sapranno che il bonsai non è una specie di pianta ma è una tecnica culturale che si può applicare in teoria a tutte le piante ma che in realtà si sposa alla perfezione con un numero limitato di esse, per ottenere fantastici risultati. In breve questa raccolta di tecniche punta a tenere ridottissime le dimensioni della pianta senza inficiare la sua maturazione, cioè non abbiamo piante piccole perché ancora giovani ma abbiamo piante “adulte” di ridottissime dimensioni; molto spesso ciò avviene con una potatura molto mirata e studiata in anni di sperimentazione, insieme all’utilizzo di leve, tiranti, fissaggi che “imbrigliano” la pianta tenendola piccolina. Il tutto, da quanto riportano gli studiosi storici ed archeologi, sembra essere nato in Oriente e precisamente in Cina all’incirca nel sesto secolo dopo Cristo; in effetti è questa la prima prova scientifica di questa tecnica, ma la tradizione si è successivamente spostata in Giappone (qui il primo ritrovamento/testimonianza è del tredicesimo secolo dopo Cristo) dove oggi c’è una enorme tradizione, molto integrata nella cultura della popolazione che erge il bonsai a simbolo di loro stessi.
Il ficus retusa viene classificato nel gruppo delle migliori piante per la tecnica bonsai: esso è un albero del gruppo delle Moraceae, uno delle tante specie di ficus esistenti al mondo. Queste piante, con caratteristiche anche molto diverse una dall’altra, sono originarie della fascia medio-tropicale che va dal Mediterraneo fino a quasi l’Estremo Oriente ed in quest’ultima destinazione hanno trovato la consacrazione proprio come pianta ornamentale con tecnica bonsai. Il ficus retusa sopporta molto bene la crescita in formato bonsai, riuscendo anche a presentare una chioma folta, di un verde brillante tendente al giallo e con foglie alternate, numerose ed anche molto resistenti e ben ferme. Le preferenze ambientali che il ficus retusa ha non sono esigenti, anzi: proprio per via del fatto che ha foglie turgide ed anche di dimensioni importanti, riesce a sopportare la scarsa umidità dei nostri appartamenti riscaldati ed inoltre gli basta una illuminazione normale (mai diretta) per vivere benissimo. Non solo, tra le sue caratteristiche ci sono delle radici aeree molto decorative, che spesso vengono esaltate tramite la coltivazione su roccia, senza la terra che le copre e nasconde. Ecco quindi che si necessita di una vaporizzazione sulla chioma, ovvero di una spruzzata di acqua che un po’ rinfresca ed inumidisce le foglie ed un po’ nutre (nel vero senso della parola) la pianta attraverso le radici aeree.
COMMENTI SULL' ARTICOLO