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La coltivazione delle orchidee avviene generalmente in vaso: piante così delicate non sarebbero in grado di sopportare le temperature rigide dell'inverno. La laelia non fa eccezione, anche se costituisce una variante un po' particolare all'interno della famiglia delle orchidee: contrariamente alla maggior parte delle specie, infatti, non teme il sole diretto, che al contrario è benefico. Non richiede quindi il posizionamento in zone ombreggiate, ma anzi preferisce l'esposizione al sole per molte ore senza timore per le temperature elevate e le correnti d'aria, che invece per la maggior parte delle orchidee sono letali. E' invece sensibile al freddo, quindi nei periodi dal clima rigido è bene conservare l'orchidea laelia all'interno della casa. Essendo una pianta epifita necessita una superficie rocciosa sulla quale crescere, con presenza di muschi e licheni: niente potatura per questa pianta, abituata a crescere e svilupparsi dove il terreno è più ostile. Anche i rinvasi non sono necessari, proprio perchè è sufficiente posizionare l'orchidea su pietre o tronchi di legno, dall'effetto molto decorativo: sarà quindi sufficiente spostare il supporto sul quale l'orchidea laelia ha attecchito per portare la pianta dove le condizioni climatiche ed ambientali sono ottimali per lei. E' comunque possibile spostare la pianta, cambiando supporto, provvedendo ad annaffiarla abbastanza da ammorbidire le radici e favorire il loro distacco senza che si rompano. L'operazione deve essere compiuta con delicatezza per non danneggiare le radici.
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L'orchidea laelia è una pianta di grande fascino, che necessità però molte cure quotidiane: non può essere abbandonata per giorni, perchè le innaffiature devono essere estremamente regolari. La loro frequenza è variabile a seconda dei diversi periodi e aumenterà in base alla fioritura: quando essa è particolarmente intensa e le temperature sono molto elevate potrebbero rivelarsi necessarie fino a due annaffiature al giorno. Essendo una pianta epifita, infatti, non ha a disposizione un terreno che conservi l'acqua e la trattenga per una dispersione lenta, dunque è importante poter offrire acqua a più riprese alla pianta. Naturalmente, si tratta di una pianta sensibile ai ristagni idrici, che non devono mai essere presenti. All'acqua di annaffiatura è bene invece che venga aggiunto dell'apposito concime, per rifornire delle necessarie sostanze nutritive la pianta che cresce su una superficie in sé molto povera. La concimazione sarà necessaria in modo più intenso nel periodo di massima fioritura, durante il quale si aumenterà la frequenza, per poi venire ridotta quando invece la pianta affronta l'inverno. Il periodo di fioritura può variare da specie a specie, quindi è bene informarsi in modo dettagliato.
L'orchidea è una pianta molto sensibile alle variazioni ambientali: la laelia non fa eccezione e dall'analisi delle foglie sarà possibile riconoscere il suo stato di salute. Foglie appassite, ingiallite, secche o caduche possono denotare eccessive correnti d'aria o un clima troppo freddo; le foglie secche, in particolare, segnaleranno un'eccessiva presenza di luce diretta. Dalle foglie si potrà capire anche se la piantina riceve la giusta quantità d'acqua: in ogni caso, per rivedere l'orchidea laelia in ottima salute sarà sufficiente ripristinare le condizioni ottimali di coltivazione. Diverso invece il caso della presenza di piccole macchie scure o bianche e cotonose, che possono essere il segno di un'infestazione parassitaria in corso. In tal caso, l'intervento tempestivo è fondamentale perché l'orchidea è molto delicata in tal senso e occorre debellare in tempi rapidi e in modo completo ogni singolo parassita presente, per evitare il successivo sviluppo e la morte della pianta stessa. Per debellare i parassiti occorrerà ricorrere a prodotti specifici, che siano aggressivi per loro ma non troppo per la piantina.
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