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I principali nemici dell'orchidea sono i parassiti, che possono infestare la pianta fino ad ucciderla. Le cause che favoriscono il loro sviluppo possono essere molto diverse e dipendere anche dalle condizioni ambientali: temperature poco elevate e molta umidità, ad esempio, possono favorire la diffusione di funghi, contro i quali quindi si deve trovare il giusto equilibrio tra le condizioni ambientali ad essi sfavorevoli e quelle invece favorevoli all'orchidea. La dovuta attenzione nelle fasi di potatura è invece importante per garantire proteggere la piantina da malattie batteriche, che possono diffondersi in modo frequente quando, ad esempio, la potatura avviene con strumenti non sterili e le ferite non vengono trattate con appositi cicatrizzanti. Ancora più pericolosi sono però i virus, che spesso vengono trasmessi all'orchidea proprio dall'uomo, portatore inconsapevole di virus magari presenti su un'altra pianta con la quale si è entrati a contatto. Si tratta dell'unica forma parassitaria ancora priva di cura, pertanto la prevenzione è fondamentale. Afidi, cocciniglia e ragnetto rosso non sono presenze sconosciute per l'orchidea, ma se si interviene in tempo possono essere debellati senza grandi conseguenze per la pianta. La loro presenza, così come quella dei batteri, è facilmente riconoscibile perchè la pianta e i suoi fiori inizieranno a presentare delle macchie di diverso colore a seconda del tipo di infestazione in atto.
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Dal momento che l'orchidea è una pianta dalle specifiche esigenze, il primo metodo di prevenzione contro l'attacco di parassiti è quello di creare un ambiente sfavorevole alla loro proliferazione, ma ottimale per l'orchidea, a seconda della specie. Si tratta infatti di una pianta che soffre molto le variazioni ambientali, dunque ascoltando le sue esigenze si otterrà un duplice risultato: da una parte la possibilità di evitare di ricreare le condizioni favorevoli allo sviluppo degli individui a carattere parassitario, dall'altra quella di avere a disposizione una pianta forte, sana e rigogliosa che proprio per questo sarà anche più resistente ad eventuali attacchi. Nel periodo di rinvaso o potatura, massima attenzione deve essere posta alla sterilità degli strumenti, per evitare che le ferite inevitabilmente procurate siano viatico d'infezione da parte dei parassiti. In specifici periodi dell'anno, con l'arrivo della primavera e la ripresa a tutti gli effetti del ciclo vegetativo della pianta, si può provvedere all'utilizzo di antiparassitari in via preventiva, individuando prodotti che siano troppo aggressivi per l'orchidea stessa.
Prendersi cura dell'orchidea, quindi, richiede capacità di attenzione nei confronti delle esigenze della pianta, nonché un controllo periodico dello stato di salute. Poter individuare la presenza di un problema in modo tempestivo è il primo metodo per riuscire a sconfiggere la presenza di organismi parassiti e ristabilire un equilibrio adatto allo sviluppo sano della pianta. Purtroppo, talvolta anche prestare attenzioni ai sistemi preventivi però può rivelarsi insufficiente: in questo caso occorre identificare innanzitutto il tipo di parassita che ha colpito la pianta, per poter ricorrere all'utilizzo di prodotti specifici. In caso di ragnetto rosso, acari, afidi e cocciniglia, se l'infestazione viene individuata nel suo stadio iniziale sarà sufficiente utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di alcol e passarlo delicatamente sui fiori o sulle parti colpite per rimuovere i parassiti, avendo cura di eliminare completamente l'infestazione per evitare che i superstiti riprendano a far proliferare la colonia. Se però questo tipo di intervento non è possibile, perchè l'infestazione è troppo estesa, si dovrà ricorrere all'utilizzo di antiparassitari specifici, anche in questo caso assicurandosi che la colonia venga completamente disinfestata.
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