Decotto di equiseto

Il decotto di equiseto o coda di cavallo

L'Equiseto è un genere di piante che fa parte della famiglia Equisetaceae, dette anche code di cavallo. È una pianta molto antica che risale almeno alla fine del Devoniano (395-345 milioni di anni fa) e un'erba molto comune: cresce presso i torrenti, i fossi, in terreni umidi, in pianura, collina e fino a 2000 metri. L'equiseto si riconosce a primavera per il fusto chiaro, tipico della forma fertile: per poterlo raccogliere occorre aspettare l'estate, quando spuntano i fusti verdi. L'equiseto ha un rizoma sotterraneo da cui nascono due tipi di fusti: uno fertile e uno sterile, di colore verde, con foglie a forma di aculeo. Il fusto fertile è bianco-giallastro, con un cappuccio in cima più scuro contenente le spore che la rendono un ibrido tra pianta e fungo. Il decotto di equiseto è un ottimo diuretico, consigliato per eliminare le scorie metaboliche, per proteggere i capillari e utile alla guarigione delle ferite per le sue proprietà cicatrizzanti. L'equiseto è anche un ottimo ingrediente naturale per preparati e decotti da usare nell'orto per rinforzare le piante, in particolare contro le malattie da fungo.
Equiseto

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Le proprietà dell'equiseto

I principi attivi dell'equiseto sono diversi: silice, calcio, equisetonina (saponina), magnesio, potassio, glucosidi flavonici e piccole quantità di alcaloidi e tannini. Questi minerali favoriscono il "metabolismo dell'osso" e la re-mineralizzazione di ossa, articolazioni e dei tessuti duri (unghie e capelli). In caso di fragilità delle unghie, perdita dei capelli, alopecia, osteoporosi, accrescimento scheletrico degli adolescenti, artrosi, postumi di fratture, e tendiniti è quindi consigliabile assumere l'equiseto. L’equiseto ha anche proprietà diuretiche ed è consigliato per eliminare le scorie metaboliche; funge anche da capilloprotettore perché svolge un'azione astringente sui vasi sanguigni. Ha anche proprietà cicatrizzanti che riparano i tessuti. Viene infatti impiegato nella cosmesi contro le smagliature, le rughe e la cellulite.

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Il decotto di equiseto nel giardinaggio

Equisetum arvense L'equiseto si può usare in macerati e decotti molto utili a rinforzare le piante, soprattutto contro le malattie da fungo. Ciò è possibile grazie alla silice e ai sali solforici che rinforzano la cuticola delle foglie proteggendole dagli attacchi di funghi (mal bianco, ruggine, muffa grigia), dagli afidi, dalla cocciniglia e dal ragnetto rosso. Usare questi antiparassitari vegetali fatti in casa o acquistati è un modo ecologico per proteggere il giardino e l'orto e salvaguardare l’ambiente evitando prodotti chimici. Si usa tutta la pianta dell’equiseto senza le radici: di 1 kg di pianta fresca o 150 g di pianta secca ogni 10 litri d’acqua. Si può utilizzare come infuso o decotto. In forma di decotto si lascia a bagno in acqua fredda l’essenza per 24 ore, si riscalda il tutto a fuoco lento fino ad ebollizione e si lascia bollire per 20 minuti. Una volta spento il fuoco si copre il recipiente. Il decotto viene diluito in acqua nel rapporto 1:3 e aggiunto alla pasta d’argilla: se spruzzato sulle piante prima di metterle a dimora è efficace contro le malattie crittogamiche.


Decotto di equiseto: Il decotto di Equiseto come disinfettante, cicatrizzante e sedativo

Equisetum arvense Per preparare un decotto di Equiseto servono i seguenti ingredienti: 30 gr di Equiseto, 30 gr di stimmi di granoturco, 30 gr di foglie di uva ursina e 10 gr di foglie di menta. Il decotto di equiseto si prepara facendo bollire gli ingredienti per circa 20-30 minuti in mezzo litro d'acqua. Se ne consuma in genere tre tazze al giorno. L'Equiseto svolge una funzione emostatica, cicatrizzante, diuretica e rimineralizzante: è utile in caso di emorragie come epistassi e vomito ematico; favorisce la guarigione di fratture e combatte la demineralizzazione delle ossa in caso di artrosi. L'impiego dell'equiseto è controindicato in gravidanza e anche durante l'allattamento; è inoltre sconsigliato a chi viene sottoposto a trattamenti con farmaci diuretici. L'equiseto non dà effetti collaterali se non in caso di ipersensibilità ad uno o più principi attivi.



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