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La tintura madre è ampiamente utilizzata in erboristeria e in fitoterapia perché permette di sfruttare appieno tutte le proprietà benefiche delle piante senza comportare l’utilizzo di sostanze chimiche in fase di lavorazione. La tintura madre viene infatti ottenuta tramite macerazione, in questo caso delle foglie e delle gemme di betulla, in alcool, che può essere diluito con acqua senza per questo perdere le sue proprietà estrattive. In particolare, la tintura madre si differenzia dagli altri prodotti ottenuti tramite macerazione poiché il risultato finale deve contenere elementi in proporzioni determinate: la quantità di droga fresca e la quantità di solvente devono essere in rapporto 1:10, ovvero un chilo di droga fresca deve essere presente ogni 10 chili di solvente. La tintura madre viene in questo modo denominata perché può essere utilizzata come prodotto finito, oppure essere sfruttata per la realizzazione di ulteriori prodotti, definiti in questo caso tinture figlie. La tintura madre di betulla si presenta dunque come un prodotto liquido, che può essere immediatamente utilizzato in particolare con funzione depurativa ed associato ad altre sostanze naturali per una maggiore efficacia e per costituire un rimedio il più possibile mirato in base al tipo di disturbo per il quale la tintura madre viene assunta.
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Come visto, l'efficacia della betulla fa sì che essa trovi vasto impiego nel campo dell'erboristeria e che quindi possa essere sfruttata anche in presenza di disturbi e sintomi di variegata natura. La tintura madre di betulla viene utilizzata nelle cure dimagranti come coadiuvante per l'eliminazione delle tossine e delle sostante in eccesso, ma anche in situazioni di ritenzione idrica poiché è in grado di contrastarne gli effetti stimolando la diuresi. Si rivela, di conseguenza, un efficace strumento di difesa per coloro che sono soggetti a problemi legati alla ritenzione, come gonfiori e pelle a buccia d'arancia. Gli effetti positivi di tale azione depurante si riflettono anche sul colesterolo e sulla pressione sanguigna, che a fronte dell'effetto depurativo non viene alterata, nonché sui reni e sul fegato, che risulteranno meno appesantiti. In alcuni casi la tintura madre di betulla viene consigliata anche in presenza di calcoli, nonchè di problemi digestivi di varia natura e di sintomi reumatici, che possono trovare sollievo grazie all'assunzione dei principi attivi di cui le foglie e le gemme di betulla sono ricchi.
Data la versatilità di questo rimedio naturale, l'assunzione della tintura madre di betulla può essere consigliata a persone con sintomi e disturbi diversi, ma periodi di assunzione e dosaggio giornaliero devono essere concordati con l'erborista o il proprio medico di fiducia, in base alle necessità del singolo individuo. In linea generale, la media delle assunzioni giornaliere si aggira intorno alle 40 gocce, mentre solitamente non vengono superate le 180 quotidiane, con somministrazione suddivisa nell'arco della giornata e lontano dai pasti. Il composto viene venduto in forma liquida e può essere assunto senza diluizione in acqua. La tintura madre può però essere associata ad altri elementi di origine naturale che possono garantire una migliore efficacia, a seconda dello scopo per il quale la tintura madre viene assunta, combinando così le proprietà benefiche di ciascun elemento. Per la cura della cellulite, ad esempio, è particolarmente indicata la centella asiatica, che aggiungerà alle proprietà depurative della betulla anche una positiva azione sulla microcircolazione. Essa può essere inoltre associata a piante in grado di effettuare un'azione protettiva nei confronti delle infezioni dell'apparato urinario, soggetto a maggiori sollecitazioni: anche in questo caso, la migliore combinazione è ottenibile tramite un'attenta analisi del disturbo da fronteggiare e delle proprietà specifiche delle singole piante, per un composto studiato su misura e dunque ulteriormente efficace.
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