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La prima fase corrisponde alla preparazione del terreno per la coltivazione dei viti e, solitamente, il terreno va preparato somministrando dei concimi organici come il letame stallatico. Per preparare il terreno di un vigneto va distribuito lo stallatico con la tecnica a spaglio. Si consiglia di avere la massima cura nell’effettuare questo processo di distribuzione. La quantità ideale da spargere sul terreno è di quindici quintali per ogni ettaro di terriccio. Il letame si può reperire facilmente nei punti vendita specifici oppure in una qualsiasi azienda agricola. La seconda fase è quella per il miglioramento del ciclo di produzione e comprende due concimazioni. La concimazione vegetativa è la fase più importante nelle concimazioni dei vigneti, è in questa fase che si conferisce un ottima qualità al frutto. I periodi in cui vanno effettuate queste concimazioni corrispondono al periodo primaverile ed al periodo autunnale. La terza ed ultima fase corrisponde a quella della concimazione fogliare, fase in cui vengono somministrati i concimi diluiti nell’acqua utilizzata per le annaffiature. Queste concimazioni vanno eseguite nel caso in cui ci sono problemi o carenze nutrizionali che possono derivare da cause differenti.
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Durante le tre fasi si distinguono tre metodi differenti di concimazione, in questo paragrafo parleremo della concimazione di impianto e di allevamento. La concimazione di impianto sta nel distribuire un’adeguata dose di azoto al terreno in modo tale da essere pronto poi per la coltivazione. L’azoto è un elemento che aiuta la pianta durante il suo sviluppo e favorisce la radicazione. Per quanto riguarda la concimazione di allevamento, essa va eseguita durante il periodo di sviluppo dei vigneti. Il periodo di concimazione varia in base al periodo in cui è stato fatto l’impianto, se l’impianto è stato realizzato alla fine dell’inverno, la concimazione, va effettuata anche qualche giorno dopo. Il concime da somministrare è un fertilizzante a base di Azoto, invece in autunno vanno somministrati dei concimi bilanciati di Azoto, Fosforo e Potassio. Solitamente, le dosi di concime da somministrare sono di due quintali e mezzo o tre per ogni ettaro di terreno. Le dosi adeguate si potranno calcolare solo dopo aver effettuato delle analisi sulla composizione del terreno. Una volta ottenuti i risultati, essi, vanno confrontati con delle tabelle per le varie tipologie dei vigneti e dei terreni utilizzati per la coltivazione.
Il terzo ed ultimo metodo di concimazione è quello di produzione, esso è costituito da tre “interventi”: due vengono effettuati nel periodo primaverile ed uno nel periodo autunnale. I due interventi del periodo primaverile vanno eseguiti a fine gennaio/inizio febbraio e a fine primavera/inizio estate. Durante le prime due concimazioni, alle piante, vengono somministrati dei concimi alla base di Azoto, invece, durante le concimazioni autunnali, vanno somministrati dei concimi a base di Azoto, Fosforo e Potassio. La quantità di concime da somministrare è di tre quintali per un ettaro di terreno. Per quanto riguarda il giusto dosaggio del concime varia in base alle sostanze organiche presenti nel terreno. Nel caso in cui, per esempio, il terreno è già ricco di Potassio, questo elemento, va somministrato in quantità minori rispetto all’Azoto e al Fosforo. Generalmente, i concimi, vanno somministrati a spaglio ma, in questo modo, si rischia di sprecare molta quantità. Nei vigneti, i concimi, vanno somministrati per filari oppure, in alternativa, si può utilizzare la concimazione fogliare. La concimazione fogliare, però, è una tecnica molto costosa perché richiede il possesso di impianti specifici di irrigazione. Per questo motivo risulta la tecnica meno utilizzata, o meglio, viene utilizzata solo in casi particolari di carenze nutrizionali.
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