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Il fosforo è un elemento chimico che deriva dallo sgretolamento del materiale roccioso, è un elemento presente nella crosta terrestre. Nel suolo possiamo distinguere diversi tipi di Fosforo ma non tutti sono sempre disponibili e non tutti possono essere assorbiti dalle piante. Il fosforo, nel terreno, può essere in forma liquida, adsorbita e insolubilizzata. Il Fosforo liquido è l’unico tra i tre che può essere assorbito dal terreno e dalle piante, quello adsorbito viene trattenuto dalle sostanze colloidali e viene rilasciato in modo molto lento nei terreni colmi di argilla e humus. Il Fosforo in forma insolubilizzata invece è quello che non è disponibile per le piante e per il terreno. In virtù di quanto appena riportato, i concimi fosfatici, devono contenere assolutamente una quantità liquida in modo tale da poter essere assorbiti. Solitamente, sulle confezioni del prodotto, vengono riportati i titoli di fosforo disponibile nei fertilizzanti. Una cosa da sapere è che l’assorbimento del Fosforo dipende molto anche dal tipo di terreno utilizzato. Per esempio, nei terreni acidi, il fosforo forma fosfati di alluminio e calcio. Il terreno ideale per far assorbire il Fosforo è un terreno neutro. In terreni acidi si consiglia di utilizzare concimi fosfatici colmi di calcio, mentre in quelli calcarei va consigliato l’utilizzo di concimi fosfatici ricchi di ferro. Ciò per far sì da bilanciare il ph del terreno in modo tale che ci sia neutralità.
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I concimi fosfatici vengono suddivisi in organici ed inorganici in base alla loro origine. I concimi organici vengono prodotti da materiali naturali che subiscono trasformazioni di vario tipo, mentre, i concimi inorganici, sono quelli che derivano dalle fosforiti o apatiti dopo averli sminuzzati e trattati con acidi forti per trasformarli in fosforo solubile. I concimi organici sono: le ossa e i loro derivati e il guano. Le ossa contengono circa il 66% di sostanze minerali come il fosfato tricalcico, fosfato di magnesio, floruro di calcio, carbonato di calcio e silice. Prima di essere utilizzate per questi scopi, le ossa, subiscono dei trattamenti. I residui vengono macinati e da essi deriva la farina d’ossa. Il perfosfato di ossa viene ottenuto attraverso il trattamento della farina di ossa con dell’acido solforico. Il fosfato precipitato, invece, si ottiene attraverso il trattamento della farina d’ossa con dell’acido cloridico e con idrossido di calcio. Il Guano è un miscuglio della defecazione degli uccelli marini che vivono nei pressi delle costiere aride. Il Guano è un fertilizzante che contiene circa il 30 – 35% di Sali minerali, dal 15 al 40% di Fosforo, più del 15% di Azoto e più o meno il 3% di Potassio.
Tra i concimi fosfatici inorganici ci sono: le Scorie Thomas, il Superfosfato o perfosfato triplo, il fosfato minerale naturale e il perfosfato o superfosfato minerale. Le Scorie Thomas sono dei concimi insolubili in acqua, sono in polvere fine e pesante ed hanno un colore grigio scuro. Sono formati da un miscuglio di silico fosfato di calcio, ossidi di calcio, alluminio, ferro, fosfato tetra calcio, silicio e manganese. Contengono molto calcio e quindi sono adatti ai terreni acidi e sono dei concimi a cessione lenta. Il Superfosfato è un concime in polvere o granuli dal colore che va dal bruno al grigio. Ha un effetto duplice, la sua azione è sia rapida che prolungata. Non va utilizzato nei terreni acidi ma è adatto ai terreni argillosi e pesanti. Il perfosfato ha le stesse caratteristiche e proprietà di quello descritto precedentemente. Il fosfato minerale naturale è un concime insolubile in acqua con una scarsa efficacia fertilizzante. Vengono utilizzati per concimazione di fondo per frutteti e prati.
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