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Le piastrelle da esterno, al pari di quelle da interno, svolgono un’utilissima funzione decorativa ed architettonica dello spazio da rivestire. Rispetto a quelle per interno, devono però essere realizzate con materiali durevoli e in grado di resistere alle avversità esterne. Essendo esposte tutto l’anno all’azione degli agenti atmosferici, le piastrelle per esterni devono anche essere facili da pulire e non devono assorbire eccessivamente macchie o altre sostanze che potrebbero comprometterne definitivamente la resa estetica. Devono anche resistere meglio ai traumi e sopportare pesi di vasi o fioriere molto grandi e spessi. E’ anche importante che le piastrelle resistano all’abrasione causata dal calpestio di persone, cose o macchine. Lo spessore minimo delle piastrelle di ultima generazione è compreso tra sei e nove millimetri, anche per l’esterno è meglio scegliere spessori più abbondanti. La sicurezza e la resistenza delle mattonelle dipenderanno in ogni caso dal grado di lavorazione dei materiali. In commercio esistono diverse tipologie di piastrelle, dalle forme, dai colori e dai materiali diversi. Saranno questi ultimi, la loro consistenza e il loro livello di lavorazione, che determineranno la buona o la cattiva qualità delle piastrelle. Per l’esterno sono particolarmente indicate piastrelle con superficie ruvida e non smaltata e preferibilmente con formati di piccole dimensioni, ma con spessori rinforzati.
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Le piastrelle per esterno possono essere realizzate con diversi materiali: cotto diviso in monocottura e bicottura, gres porcellanato, con o senza smalto, cemento e marmo. La scelta tra un materiale e l’altro va fatta in base alle caratteristiche chimico fisiche dello stesso, ma anche in base allo stile dello spazio esterno, ai propri gusti personali ed al grado di sollecitazione a cui saranno sottoposte le piastrelle una volta posate su una determinata superficie.
Le piastrelle in cotto sono quelle che vengono maggiormente usate negli spazi esterni ed interni in stile rustico o anticato. Dall’elevato valore decorativo, le piastrelle in cotto regalano allo spazio esterno un’atmosfera campestre, molto suggestiva. Lo svantaggio di questo materiale è la sua porosità, che provoca un eccessivo assorbimento dei liquidi e delle macchie. Le piastrelle in cotto durano nel tempo e non risentono dell’azione degli agenti atmosferici. Si possono usare per decorare cucine esterne in muratura, bordo piscina, caminetti, forni, ma anche superfici del giardino, per spezzare la colorazione verde del prato. Le piastrelle in cotto possono essere ottenute dalla monocottura e dalla bicottura. Le mattonelle da monocottura hanno una maggiore durezza ed una minore porosità rispetto ad altre e si rivelano, dunque, particolarmente adatte alla decorazione di spazi esterni. Le piastrelle ottenute dalla doppia cottura subiscono un doppio procedimento a temperature elevate. Il primo, chiamato “biscotto”, le rende adatte ad essere smaltate, mentre il secondo le cuoce per fissare meglio lo smalto o la decorazione applicata. Il gres porcellanato si ottiene dalla pressatura dell’impasto. In tal caso si avrà un materiale non smaltato. Mentre il gres porcellanato smaltato si ottiene da un procedimento simile alla monocottura. Il procedimento consente di ottenere piastrelle che possono supportare l’applicazione di smalti o di trame decorative.
Le piastrelle da esterno in cemento vengono in realtà realizzate in klinker, che è il composto base per la preparazione del cemento. Questo materiale è composto da ossidi di calcio, silicio, alluminio, magnesio e ferro. Sottoposto a procedimenti di cottura e all’aggiunta di altre sostanze, il klinker dà vita a piastrelle per esterni con un elevato grado di resistenza e durezza e con una bassa porosità che riduce al minimo gli interventi di manutenzione e pulizia. La cottura del klinker permette di ottenere piastrelle con diverse trame e colori. Si avranno così piastrelle in clinker naturale, sabbiato, smaltato e vetrinato, adatte a rivestire qualsiasi spazio esterno con stile e con notevoli risultati estetici.
Il marmo è stato spesso utilizzato per realizzare piastrelle e pavimentazioni per interni dallo stile moderno e raffinato. Negli ultimi anni, grazie anche a dei moderni sistemi di lavorazione, il marmo ha trovato la sua collocazione anche negli esterni, dando vita a mattonelle e piastrelle modulari per arre carrabili, recinzioni e giardini. Le piastrelle in marmo sono in realtà realizzate con diversi materiali che ne accrescono la resa estetica e la resistenza agli agenti esterni. In commercio si trovano piastrelle in pietra lavica; con colori e trame simili a quelli del legno; stonalizzate per imitare la pietra naturale; siligraniti, marmo sabbiato e lavato; con marmo base e con ghiaia di fiume. Le piastrelle in pietra lavica, realizzate con porfido inerte, hanno un aspetto anticato simile al cotto e si prestano a soluzioni di design ispirate allo stile rustico. Le piastrelle di marmo con effetti simili al legno sono ideali per pavimentare terrazze, gazebo e viali del giardino. Le piastrelle stonalizzate hanno forme e trame molto diverse. Altamente resistenti, proprio come la pietra, si prestano alla decorazione di spazi esterni dallo stile rustico e moderno. Le piastrelle in siligranito sono più sottili delle altre e si prestano alla decorazione di spazi aperti su terrazze e balconi. Colorate con i toni pastello, le mattonelle in siligranito donano luminosità allo spazio esterno offrendo soluzioni pratiche ed esteticamente gradevoli. Per la loro delicatezza, queste mattonelle non sono adatte a spazi carrabili o sottoposti a eccessive sollecitazioni. Le piastrelle in marmo sabbiato e lavato donano uno stile moderno allo spazio esterno, illuminando, con il loro chiarore, le superfici che accompagnano il loro calpestamento. I marmi sabbiati sono ruvidi, ma si sporcano facilmente e resistono poco, meglio usare quelli lavati, più resistenti e durevoli. Entrambe le tipologie di marmi sono usate per gli spazi esterni, come cortili, garage, terrazze, parchi, viali pubblici ed aree sportive. Le piastrelle in marmo base, resistenti e adatte a qualsiasi spazio esterno, vengono utilizzate per aree pedonali, piste ciclabili e marciapiedi. Queste piastrelle vengono scelte per la loro elevata resistenza e duttilità, più che per la loro resa estetica. Le piastrelle con ghiaia di fiume sono le più utilizzate da coloro che scelgono il marmo per pavimentare gli esterni. Questo materiale resiste, infatti, a qualsiasi condizione climatica.
La posa delle piastrelle da esterno viene generalmente affidata a un piastrellista, specie quando lo spazio da pavimentare è notevole. In caso di piccole superfici, specie se si hanno pazienza e passione, si può provare a posare in proprio le piastrelle per esterno. La posa delle mattonelle varia in base ai materiali in cui vengono realizzate e alle loro dimensioni. Le piastrelle di ultima generazione sono ormai predisposte per essere posate con varie tecniche. Il metodo tradizionale di posa delle piastrelle si chiama “ fresco su fresco”. La superficie viene preparata con un letto di sabbia a cui viene aggiunto del cemento. Su questa base vengono applicate le piastrelle, che erano state preventivamente tenute nell’acqua. Dopo l’applicazione, si passa a livellarle in modo da favorire la presa nel cemento e poi si spruzza sopra un impasto di cemento e calce che servirà a coprire le fughe. Questo metodo di posa viene ormai scarsamente praticato per via della possibilità di scarsa presa delle piastrelle. Per garantire una maggiore tenuta, si usa il moderno metodo dell’incollaggio, che consiste nell’incollare le mattonelle a una superficie già solida ed asciutta. Le fughe vengono adattate alle dimensioni delle varie piastrelle usando i distanziatori. In tal modo si creano degli interstizi molto ridotti che facilitano la pulizia e la manutenzione del pavimento.
I costi delle piastrelle per esterni variano in base alla qualità e alle dimensioni dei materiali. Il costo cresce al salire della superficie da pavimentare. Per abbassare la spesa spesso si preferiscono materiali più economici e più pratici. Praticità ed economicità non vuole dire però rinunciare alle caratteristiche di sicurezza del pavimento o alla sua resa estetica, ma semplicemente puntare su piastrelle che costano poco pur mantenendo inalterate le loro caratteristiche di usabilità e resistenza. Rispondono a questa esigenza le mattonelle in klinker, esteticamente gradevoli e senza alcuna necessità di manutenzione. Naturalmente, alla fine, saranno sempre i gusti personali a prevalere, ma anche lo stile dello spazio esterno da decorare. Per avere un’idea della spesa da sostenere, pensiamo sia utile conoscere la media dei costi delle varie tipologie di mattonelle per esterno. Quelle in cotto, di buona qualità, costano 20 euro al metro quadro; quelle in marmo costano circa 25 euro al metro quadro; stesso prezzo per quelle in klinker. Il prezzo delle varie tipologie di mattonelle può essere anche più basso, con tariffe che oscillano tra uno e quindici euro al metro quadro. Il consiglio è di attenersi a un prezzo non troppo esagerato e comunque rientrante nella media, perché i prezzi troppo convenienti potrebbero riferirsi a materiali poco durevoli, di scarsa qualità o spacciati per quello che in realtà non sono.
Una consulenza massima, a proposito di un argomento come quello delle piastrelle per esterni? Da oggi è possibile, alla luce delle informazioni che proveremo a fornirti all’interno di questa pagina, dove il tema in questione sarà analizzato sotto una duplice veste, con il chiaro intento di farti prendere sempre decisioni in assoluta consapevolezza.
Più in particolare, a nostro avviso con le piastrelle per esterni dovrai essere bravo a garantire il giusto mix tra un approccio maggiormente estetico, nell’ambito dell’arredamento dell’angolo verde di casa, senza dimenticare l’importanza della loro componente funzionale, con il chiaro di intento di evitare sempre brutti scivoloni nel proprio giardino.
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