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Abbiamo detto che il giardino va curato e protetto in modo che possa sempre splendere ed essere efficiente esteticamente ma anche per il buon effetto sul nostro umore, ma quali sono i pericoli che corre il giardino? Essi sono fondamentalmente tre, variamente collegati uno all’altro: non curanza, animali ed insetti, malattie. Diciamo immediatamente che una corretta manutenzione, fatta di accorgimenti e cura quasi giornaliera e sempre precisa, riduce di moltissimi le possibilità che altri pericoli possano prendere il nostro giardino; infatti, l’igiene e l’ordine che manteniamo operando potatura, pulizie degli angoli e fertilizzazione del terreno hanno un enorme valore nel permetter al giardino di essere più forte contro i pericoli esterni. Questi pericoli esterni sono fondamentalmente costituiti da animali e insetti che attaccano direttamente o indirettamente le piante del nostro giardino e spesso ne provocano il disseccamento con casi gravi di morte della pianta; ma non solo, oltre agli esseri viventi animali ed insetti, bisogna stare attenti anche a virus, batteri nocivi e funghi vari: queste tre “canaglie” si comportano spesso da parassiti delle nostre piante, rovinandone i fiori ed i frutti, ma anche portandole alla morte perché si appropriano di ogni loro risorsa di vita.
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Una delle specie floreali che più è utilizzata nei giardini privata è quella dei gerani: esse sono delle piante da fiori che si diversificano in tante specie, tutte però con una fioritura degna di nota sia per natura dei fiori e sia per i loro colori freschi e vivaci. Proprio quest’ultima caratteristica è utilizzate per costruire dei giochi di luce e colore in tanti giardini, rendendoli incantevoli ed accoglienti, oltre che capaci di mettere di buon umore coloro che li ammirano. Sta di fatto però che il geranio, almeno alle nostre latitudini, è ampiamente fuori clima: esso nasce come pianta semi tropicale, soprattutto nelle specie più diffuse che nascono e prolificano nelle foreste umide del centro e sud Africa. Per questo motivo questa pianta è particolarmente facile da attaccare da parte degli agenti esterni, dato che è più debole in quanto fuori clima; le malattie del geranio sono in particolare: cocciniglia, ragnetto rosso, pidocchi. In particolare la cocciniglia fa comparire delle macchie brune sulla parte inferiore delle foglie del geranio, mentre il ragnetto rosso provoca l’ingiallimento delle foglie ed una loro macchiettatura gialla e grigia diffusa, mentre ancora i pidocchi sono visibili come piccoli animaletti bianchi che vagano sulle foglie della pianta.
Diciamo immediatamente che nessuna di queste tre malattie può impensierirci particolarmente, sia perché esistono rimedi abbastanza facili e sia perché nessuna delle tre nella maggior parte dei casi risulta letale per la pianta stessa. Comunque partiamo dalla cocciniglia, la quale richiede una rimozione meccanica (mediante batuffolo imbevuto d’acqua ed alcool) ed un successivo lavaggio della pianta con acqua tiepida se la pianta è in vaso, mentre se si tratta di un esemplare adulto ed in terra aperta si può anche pensare a degli antiparassitari. Per il ragnetto rosso vale lo stesso discorso, ricordandosi di passare direttamente al trattamento chimico (sempre con antiparassitari in commercio presso ogni negozio specializzato) non in base alla grandezza delle pianta ma in base alla gravità dell’infestazione. I pidocchi invece non subiscono né l’acqua e né l’alcool, e così come succede per noi umani è necessario avere dei prodotti chimici adatti da usare secondo istruzioni riportate per avere il massimo effetto senza infestare a nostra volta la pianta con un eccesso di sostanza non naturali. Il geranio, come abbiamo già precisato prima, è una pianta abbastanza delicata nelle condizioni climatiche in cui viviamo, pertanto è buona norma porre attenzione alle potature ed ai rinvasi, da operare con grande minuzia di particolari.
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