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Le femmine della mosca olearia (Bactrocera Oleae), depongono le loro uova tra giugno e luglio, quando l' oliva ha già raggiunto quasi del tutto la sua dimensione finale. La deposizione delle uova viene praticata con una puntura da parte dell' insetto sull' oliva (viene deposto un solo uovo per frutto). L' uovo che è lungo circa 1 mm e di colore bianco si schiude dopo due/tre giorni a seconda delle condizioni climatiche. La larva inizia a scavare una galleria, prima in superficie poi sempre più in profondità, fino ad arrivare al nocciolo dell'oliva. Raggiunta la maturità la larva si trasforma in crisalide (si impupa) o dentro l'oliva o a nel terreno e dopo una settimana si trasforma in adulto (sfarfalla). Il ciclo completo (trasformazione da uovo ad adulto) varia a seconda della stagione ma in media dura circa 3 settimane. L'attacco della mosca olearia è conseguenza di diversi fattori legati principalmente al clima (l'habitat ideale è costituito da temperatura intorno ai 30° centigradi e clima umido), ma anche a condizioni agronomiche e genetiche.
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La mosca olearia (Bactrocera Oleae) è presente in tutta l' area del Mediterraneo, nel Sud Africa ed ultimamente anche nel continente Nord Americano (California) e può essere considerata sicuramente la malattia più importante che colpisce le piante di olivo, influendo sulla quantità di olio prodotto e sulla qualità. I danni che la mosca olearia causa alle piantagioni di olivo, sono di due tipi : diminuzione della quantità di olio prodotto dovuta alla caduta precoce delle olive ed alla diminuzione della polpa a causa delle gallerie scavate al loro interno dalle larve della mosca e scarsa qualità dello stesso. L' olio prodotto dalle olive malate, infatti, ha un sapore acido con un forte odore di muffa e quindi sgradevole, ha un tempo di conservazione minore dovuto ad una maggiore presenza di perossidi (responsabili dell' ossidazione dell' olio) e non è commercializzabile. Va evitata quindi la raccolta delle olive malate cadute a terra e lo stoccaggio dei frutti per più giorni prima della molitura al mulino e va fatta una raccolta di selezione delle sole olive sane.
La lotta che può essere attuata contro la mosca olearia si può distinguere in tre tipologie : - chimica; - biologica ed integrata; - biotecnica. La lotta chimica : può essere sia preventiva (contro gli attacchi della mosca), che curativa (contro le larve ormai deposte all' interno dell' oliva). I trattamenti di cura vengono fatti aspergendo l'oliveto con insetticidi appositi a base di metoato che è il prodotto più utilizzato, efficace ed economico sul mercato. La lotta preventiva va fatta in determinati periodi dell' anno (lotta a calendario). La lotta chimica preventiva può essere effettuata anche con esche avvelenate in modo da evitare che gli adulti depongano le uova. Lotta biologica ed integrata : offre risultati parziali ed è ancora troppo costosa. Più efficace la lotta integrata che sfrutta l' azione di controllo degli eventi chimatici naturali e degli antagonisti naturali della mosca. Lotta biotecnica : è attualmente ancora sperimentale ed è abbinata a quella integrata, utilizzando trappole per il monitoraggio (per rilevare la popolazione adulta) e trappole per la cattura (per catturare ed abbattere la popolazione).
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