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Il Maggiolino insetto è uno dei coleotteri con uno stato di vita tra i più longevi. Nel mese di maggio, si verifica lo "sfarfallamento", un ciclo importantissimo per il Maggiolino insetto. Dopo quindici giorni da questa fase, ha inizio il periodo di accoppiamento e deposizione delle uova. La Melolontha melolontha depone le uova nel terreno, ad una profondità di circa 20/ 30 cm. Depone dalle 60 alle 80 uova. Dopo quattro, sei settimane, si schiudono e le larve cominciano il loro ciclo vitale: iniziano da subito a nutrirsi di radici, partendo da quelle più piccole e morbide. La larva deve prestare molta attenzione ad una grande predatrice: la talpa. Sono infatti acerrimi nemici. Con l'avvicinarsi dell'inverno, la larva si addentra più in profondità e sverna. Con l'inizio della primavera, la larva del Maggiolino, riprende il suo ciclo e per tutto il secondo anno, essa dovrà sopravvivere nutrendosi di radici. Arrivata la primavera del terzo anno, le larve si trovano di fronte a due possibilità: la prima è proseguire il suo processo, come per il secondo anno, sfarfallando poi alla primavera del quarto anno. In alternativa, può invece impuparsi e sfarfallare a maggio del corrente anno.
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Il Maggiolino insetto è presente da svariati secoli sul Pianeta. È molto facile notarlo nel mese di maggio, all'imbrunire. Si riconosce perché vola in modo goffo e spesso è proprio quel coleottero che va ad inserirsi ed incastrarsi tra i capelli. È molto grosso come corporatura e nonostante sia un invertebrato, è anche molto resistente. Una delle curiosità che pochi sanno o ricordano, è che il Maggiolino insetto, per un periodo, è stato inserito nella nostra dieta. Nelle regioni più infestate da questo coleottero, infatti, si iniziò una vera battaglia per eliminarlo, il cibo non aveva la vasta scelta odierna e quindi si è pensato di inserirlo tra i cibi con cui sfamare la famiglia. Effettivamente se ci pensiamo, il Maggiolino danneggiava alquanto i raccolti o le piante. I contadini che vivevano e si nutrivano del raccolto, erano inguaiati. Vista la mole di Maggiolini sterminati, decisero di sfamare le famiglie con questi esserini. Venivano cucinati sia in forma adulta, che in stato larvale.
Il Maggiolino insetto è quindi diventato una componente alimentare nella dieta dell'uomo. La prima volta che il Maggiolino insetto fu servito in cucina era ad un banchetto. Il Maggiolino venne immerso nell'aceto, che purgava il coleottero dalla terra e dai cibi di cui si era nutrito. Scolato, venne fritto in pastella (farina, latte, uova). Raggiunta una colorazione leggermente dorata ed un aspetto croccante, venne servito. A questo banchetto erano presenti molte persone, alcuni ne presero addirittura due porzioni. Fino al 1900 in molti ristoranti francesi, si poteva ancora mangiare la "soupe de hanneton", o zuppa di Maggiolino. Una pietanza che prevedeva come piatto base lo stomaco di Maggiolino (alcuni sostengono il torace). Si rimuovevano zampe, ali e veniva fritto fino a renderlo croccante. Si aggiungeva poi il brodo di gallina, accompagnato da fegato di vitello a fettine. Servendo il tutto con crostini e cipolline. Oggi si è smesso di cibarsi dei Maggiolini ma in realtà non è chiaro il motivo.
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