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Il Kiwi è un arbusto rampicante molto vigoroso: necessita di un sostegno robusto, che può essere un muro, una pergola o un grigliato sufficientemente solidi, con fili di ferro verticali e orizzontali a cui legare i rami. La potatura di allevamento interessa i primi 2-3 anni dall’impianto; le forme più diffuse e apprezzate sono quelle a pergola o a tendone. Il primo anno, una volta messa a dimora la pianta, si pota in modo da lasciare il germoglio più vigoroso, o astone, che viene legato a un tutore in verticale e cimato. È necessario lasciare sul fusto almeno due gemme: queste il secondo anno produrranno due rami principali, o cordoni, da cui poi si dipartiranno i tralci che produrranno i frutti. I cordoni dovranno essere piegati orizzontalmente in direzioni opposte a circa due metri di altezza e legati ai fili.
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La potatura di produzione si esegue principalmente nel periodo invernale: il periodo ideale è all'uscita dall'inverno, in febbraio-marzo, non appena si è certi che non ci saranno più forti gelate. I rami più vecchi e quelli che hanno già fruttificato l’anno precedente devono essere tagliati vicino alla base, lasciando solo una gemma dormiente vicino al fusto. I rami di un anno di età, che fruttificheranno nell'anno in corso, si accorciano lasciando da 4 a 6 gemme, in modo che la pianta non fruttifichi troppo lontano dal fusto, indebolendosi. Si eliminano tutti i rami troppo fitti, intrecciati o malati, oltre ad eventuali succhioni formatisi alla base della pianta. Nella potatura le piante femminili (fruttifere) devono essere maggiormente sfoltite rispetto a quelle maschili (impollinatrici).
A partire dalla fine della primavera può essere utile effettuare la cosiddetta potatura verde, che ha diverse finalità: favorisce la circolazione del polline; riduce il vigore vegetativo della pianta, aumentando la produzione dei frutti; assicura luce ed aria, in modo da ridurre il rischio di malattie fungine e stimolare una maturazione precoce. Si può articolare in tre interventi, effettuati a distanza di un mese l’uno dall’altro. Il primo intervento si esegue qualche settimana prima della fioritura, spuntando i germogli sopra l’ultimo bottone florale e accorciando a 2-3 gemme i tralci troppo vigorosi. La seconda operazione si effettua post-fioritura: si spuntano i tralci più forti, con e senza fiori. Per migliorare la qualità finale dei frutti si possono anche diradare i bottoni floreali in eccesso. Il terzo intervento si esegue in luglio, spuntando nuovamente i germogli e lasciando da 4 a 5 foglie dopo l’ultimo frutto.
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