Individuare delle linee guida generiche per la coltivazione delle rose a cespuglio non è facile, proprio perchè esistono moltissime specie e varietà, ognuna delle quali richiede particolari condizioni climatiche e diversi tipi di attenzioni. Dopo una valutazione generica, quindi, sarà bene informarsi in modo dettagliato circa le varietà di proprio interesse, per poterne avere la massima cura e permettere loro di offrire il massimo splendore. In generale, le rose sono piante che richiedono una disposizione in luoghi soleggiati, anche se il sole diretto per troppe ore del giorno potrebbe bruciare le foglie e i petali delle specie più delicate. In linea di massima non temono le basse temperature quindi si adattano alla coltivazione in spazi aperti e i cespugli possono raggiungere ampie dimensioni. Per quanto riguarda il terreno le rose non hanno particolari esigenze, purché sia drenante ed eviti la formazione di ristagni idrici. Essi potranno essere evitati anche tramite innaffiature non troppo abbondanti ma regolari; nel periodo primaverile ed estivo sarà possibile aggiungere all'acqua di innaffiatura del concime liquido per favorire la crescita delle piante e renderle più forti anche contro l'attacco di parassiti e funghi.
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Un'operazione particolarmente importante per la cura delle rose è la potatura, che permette di contenere lo sviluppo delle piante arbustive e cespugliose e allo stesso tempo di migliorare il loro stato di salute tramite l'intervento diretto sui rami più vecchi ed improduttivi. Eliminando i rami ormai privi di gemme, infatti, sarà possibile garantire alla pianta lo sfruttamento ideale delle proprie risorse, senza che le parti più deboli e vecchie sottraggano energia ai nuovi rami che possono invece gemmare in modo più abbondante e dare vita ad una fioritura più fitta e rigogliosa. La potatura è importante anche per garantire ai rami interni del cespuglio il corretto filtraggio dell'aria e della luce solare, senza che alcuni rami ne siano privi. In questo modo si eviterà di creare ambienti che possano favorire lo sviluppo di malattie e di parassiti, che proliferano in ambienti umidi e ombreggiati. Il periodo più indicato per la potatura è quello precedente alla ripresa vegetativa, tra gennaio e marzo: ulteriori interventi di mantenimento variano invece a seconda della specie coltivata.
Le rose sono piante resistenti dal punto di vista climatico, ma devono essere protette contro funghi e parassiti, che non di rado colpiscono queste specie cespugliose e possono condurle alla morte. Per evitare che si sviluppino delle colonie infestanti è possibile provvedere in via preventiva con la periodica distribuzione di antiparassitari specifici. In caso di infestazione, saranno presenti delle macchie sulle foglie e sugli steli di colori diversi a seconda della natura della colonia: acari e cocciniglie sono tra i principali nemici delle rose e devono essere rimossi completamente per evitare che dai pochi individui rimasti si sviluppino nuove colonie. Intervenire in modo tempestivo, quindi, è fondamentale. A seconda della gravità della situazione e della diffusione degli organismi infestanti si potrà provvedere al taglio delle parti infette oppure all'utilizzo di prodotti specifici che permettano di debellare l'infestazione. I periodi di maggiore rischio per le rose, per quanto riguarda la presenza di parassiti o malattie fungine, sono quelli primaverili, legati alla ripresa del ciclo vegetativo della pianta. La potatura e la corretta manutenzione delle rose sono misure preventive indispensabili, in quanto delle rose mantenute in buono stato di salute, forti e rigogliose, saranno anche più resistenti ad eventuali attacchi mentre evitare che si formino ambienti particolarmente umidi e privi di ricambio d'aria e di abbondante illuminazione favoriranno il proliferare di queste creature.
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