La coltivazione delle rose botaniche è semplice se si considera la zona di provenienza: con piante così delicate sarà un punto di forza la scelta di piante che sono originarie della zona di coltivazione, perché naturalmente adatte al clima presente. In linea generale, le rose botaniche prediligono le posizioni soleggiate, mentre temono le zone particolarmente ventose. Le annaffiature dovranno essere regolari e abbondanti soprattutto nel periodo estivo, pur evitando che si formino ristagni idrici. Anche la concimazione è molto importante con la ripresa del ciclo vegetativo della pianta, per poter avere un esemplare forte e resistente all'attacco dei parassiti. La fine dell'inverno è invece il momento giusto per il rinvaso, che dovrà essere fatto ogni due o tre anni e comunque a seconda dello sviluppo della pianta e delle sue radici.
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Le rose sono piante di grande bellezza, ma anche di notevole delicatezza: anche le rose botaniche, così come gli ibridi, sono soggette all'attacco dei funghi e dei parassiti. I più comuni sono gli afidi e la cocciniglia, oppure il ragnetto rosso. Tuttavia, i tipi di parassita che possono colpire le rose sono davvero molteplici, così come i funghi, e contro di essi occorre spesso ricorrere alla lotta chimica. Data l'elevata frequenza della diffusione di queste malattie, è buona norma ricorrere a un trattamento preventivo nel periodo della ripresa del ciclo vegetativo della pianta, mentre in caso di attacco è buona norma ricorrere all'utilizzo di prodotti specifici a seconda del parassita o del fungo infestante, in modo tale da poter avere un risultato efficace senza intaccare la pianta, che potrà così svilupparsi rigogliosa e profumare il giardino con i suoi fiori colorati.
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