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La specie di lavanda più diffusa, adatta anche a formare siepi, è la Lavandula angustifolia, chiamata semplicemente lavanda, presente in Italia anche allo stato spontaneo. L'altezza varia da 40 cm ad un metro, fiorisce in genere da giugno ad inizio inverno. Le foglie sono strette, lanceolate, di un colore verde grigiastro. I caratteristici fiori, riuniti in spighe lunghe fino a 8 cm, hanno un colore tra azzurro e lilla e sono intensamente profumati. Altre specie adatte ai climi miti sono la pinnata, la maroccana e la multifida. La lavanda pinnata è delicata, non tollera temperature sotto lo zero, i suoi fiori sono azzurro chiaro riuniti in spighe lunghe 9 cm. La maroccana ha portamento disordinato, ma bellissimi fiori tra il violetto e il blu scuro. La multifida ha portamento scomposto e irregolare. Nelle zone più fredde sono più adatte la lavanda stoechas, che ha spighe lunghe 3 cm, la lanata, con fusto tormentoso e fiori lilla e la dentata, dalle foglie con i margini dentati, tutte alte circa 1 metro.
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La lavanda è una pianta mediterranea, preferisce pertanto clima asciutto ed elevate temperature, può essere esposta al sole diretto, resiste al caldo e a brevi periodi di siccità, ma è anche una pianta rustica ed in linea di massima tollera abbastanza bene il freddo. Non ha particolari esigenze in fatto di terreno, ma non ama quelli acidi, l'importante è che sia ben drenato. Per formare la siepe le piantine andrebbero messe a dimora ad una distanza di circa 30 cm una dall'altra. Le annaffiature non devono essere né abbondanti né frequenti, in genere è corretto aspettare che il terreno si asciughi prima di procedere ad una nuova irrigazione. La lavanda infatti teme i ristagni d'acqua, che possono provocare il marciume delle radici, compromettendo l'intera pianta. La riproduzione avviene per talea in primavera o a fine estate, si recidono porzioni di rami di 10-15 cm che si mettono a radicare in un miscuglio di sabbia e torba.
La lavanda non richiede grandi attenzioni, per avere delle siepi belle e rigogliose è però opportuno procedere a periodici interventi di manutenzione. E' utile eliminare i fiori man mano che appassiscono, sia per ragioni estetiche sia per prolungare la fioritura. La siepe di lavanda in genere non richiede di essere concimata, si può comunque somministrarle del concime per piante da fiore all'inizio della stagione vegetativa, in primavera. Al termine della fioritura è necessario potare le siepi procedendo alla cimatura ed all'accorciamento degli steli, perché si producano nuovi rami migliorando l'aspetto della siepe. Se la pianta non è in salute o comincia a seccarsi si può procedere ad una potatura più drastica. La siepe di lavanda può essere attaccata da insetti e parassiti, in particolare larve, quando la malattia si manifesta è necessario ricorrere a prodotti specifici. Se viene mantenuta in un ambiente troppo umido è facilmente preda di funghi, evitando di annaffiare troppo o troppo spesso e controllando che il terreno sia ben drenato, il problema non dovrebbe presentarsi.
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