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Al genere capsicum, che appartiene alla famiglia delle solanaceae, si ascrive una grandissima varietà di peperoni e peperoncini, con vari gradi di piccantezza che vengono indicati in base ad una scala chiamata Scoville. All'interno del genere ci sono molte suddivisioni, come ad esempio tra diverse specie di capsicum. Le più diffuse sono il capsicum annuum, che è praticamente l'unica che si trovi in Europa e in Italia, cui appartiene anche il peperoncino messicano detto jalapeno; il capsicum chinense, che annovera al suo interno alcuni dei peperoncini più piccanti in assoluto, come l'habanero e lo scotch naga; il capsicum frutescens, di cui fa parte il tabasco, usato per preparare l'omonima salsa; il capsicum baccatum e il capsicum pubescens. Ognuno di loro ha caratteristiche differenti, anche nel colore e nella forma, ma metodo di coltivazione simile.
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Come si diceva, è il Messico il Paese sudamericano che ha la più lunga tradizione nella coltivazione del peperoncino. I suoi peperoncini sono noti anche perché in genere si annoverano tra quelli più piccanti in assoluto. Il peperoncino messicano a sua volta non esiste in un'unica varietà, ma ve ne sono diverse, ognuna con caratteristiche precipue. I principali tipi di peperoncino messicano sono:- Serrano, ha un colore che va dal rosso al verde ma quando è ben maturo è rosso; non è particolarmente piccante e si usa molto per salse e marinature;- jalapeno, uno dei peperoncini più noti, ha una polpa molto soda e compatta e colore che va dal verde chiaro al rosso acceso; si usa spesso crudo e a volte viene affumicato per realizzare il cosiddetto chipotle;- poblano, non è molto piccante e ha un vago sentore di cuoio;- habanero, è uno dei più piccanti e prende il suo nome dalla capitale di Cuba.
Per avere una scorta sempre pronta di peperoncino messicano, da poter usare in sostituzione a quelli nostrani nella preparazione di sughi e condimenti, si potrebbe fare una piccola piantagione sul balcone. La coltivazione del peperoncino infatti non è molto complicata. Per prima cosa si acquistano i semi della varietà preferita; questi devono essere messi a dimora in un semenzaio durante l'inverno, affinchè le piantine spuntino in aprile e possano essere poi trapiantate in vaso, o nel terreno. Così facendo, ad agosto si potranno avere già i primi frutti. Il terreno deve essere ben drenante, perchè il peperoncino non tollera i ristagni di acqua, ma ama il sole e quindi deve essere posto in un angolo soleggiato. Una volta raccolti i frutti, si possono consumare freschi, o si possono mettere ad essiccare.
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