Sensore crepuscolare

Sensore crepuscolare funzionamento

Un sensore o interruttore crepuscolare può essere di tipo elettrico o elettromeccanico. Il funzionamento avviene grazie ad un piccolo pannello fotosensibile solitamente posto sulla parte alta dello stesso, che rileva la percentuale di luminosità nell'ambiente in cui è stato posto e in base ad essa attiva o disattiva il circuito, che a sua volta alimenta o spegne un eventuale fonte luminosa ad esso connessa. I modelli più costosi hanno una parte programmabile giornaliera o settimanale in modo da programmare l'accensione o lo spegnimento anche in maniera indipendente da quanto indicato sopra.Inoltre questa programmazione, combinata al pannello fotosensibile, permette di evitare per esempio l'accensione di una luce durante le ore del giorno a causa di temporali o scarsa luminosità. Sicuramente il punto di forza di questo dispositivo è garantire un risparmio energetico ed economico, evitando spreco quando appunto l'energia non serve. I sensori non programmabili il costo si aggira sui 8-15 euro mentre quelli programmabili possono anche arrivare a costare sotto i 60 euro,con programmazioni variabili da 4/6/8 e 12 ore.
Sensore crepuscolare funzionamento

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Sensore crepuscolare uso esterno

Sensore crepuscolare esterno 220 volt In commercio vengono realizzati e venduti sensori crepuscolari da esterno di diverse forme e misure. Ci sono quelli alimentati a corrente 220 volt o quelli a batterie 12 volt. Nei primi l'installazione prevede di portare la rete elettrica nel punto in cui vogliamo montarlo. Per esempio, in un giardino per creare un camminamento illuminato o illuminare piante e fiori, basta alimentare con la rete elettrica il sensore crepuscolare e poi con l'uscita dallo stesso a 12 volt si fanno accedere/spegnere le varie lampadine esterne in tutte sicurezza per il basso voltaggio. Nei secondi invece non c'è bisogno della rete elettrica, ma alimentare le luci avviene proprio dalla batterie in esso contenuta. Questo sistema però comporta un controllo periodico delle batterie che col tempo possono scaricarsi e non essere efficienti per accendere/spegnere nelle ore notturne prestabilite le nostre luci.

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    Sensore crepuscolare ricaricabile

    Sensore crepuscolare ricaricabile Oltre a quelli con alimentazione elettrica o a batterie da 12 volt, in commercio esistono anche modelli di sensore crepuscolare ricaricabile ad energia solare. Questi modelli sono montati su lampade a led di bella fattura pronte per essere sistemate per esempio in giardino e dare un bell'effetto sia visivo che gradevole da vedere. In pratica tramite un piccolo pannello solare fotovoltaico, la mattina la luce del sole carica un piccolo pacco batterie, così il crepuscolare durante le ore notturne si attiva e alimenta il circuito per accendere la lampada da led di potenza che vengono di regola usate in queste lampade per il basso consumo che hanno. Infatti, la tensione di alimentazione di questi led è molto bassa compresa tra 0.9 volte e 1.9 volt, quindi basta una batteria ricaricabile da 1,2 da 2000mAh sufficiente ad alimentare il sensore e coprire l'intera nottata.


    Sensore crepuscolare proporzionale

    Sensore crepuscolare proporzionale In commercio esistono sensori crepuscolari cosiddetti proporzionali in grado di aumentare in modo graduale la luminosità di una lampadina ad incandescenza o una qualsiasi fonte luminosa in maniera inversamente proporzionale alla percentuale di luminosità ricevuta del sensore stesso. Questo di solito viene utilizzato con lo scopo di mantenere una luminosità sempre costante su un determinato punto che si vuole illuminare. Il principio di funzionamento è sostanzialmente uguale a quello di un normale sensore crepuscolare, tranne il fatto che il segnale in uscita dal comparatore viene amplificato ed utilizzato per comandare un dimmer, cioè un regolatore elettronico utilizzato per controllare la potenza assorbita da un carico. Il costo di questo dispositivo puo' aggirarsi sui 25/30 euro.




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