Tiglio Alburno Corteccia Taglio Tisana - 100 g - Prodotto made in Italy Prezzo: in offerta su Amazon a: 5€ |
L'utilizzo della rosa canina in erboristeria è conosciuto sin dall'antichità per le sue molteplici proprietà curative, antinfiammatorie e ricostituenti. Viene impiegata per la cura di raffreddore ed influenza, mal di gola e produzione di catarro per la sua capacità di stimolare la risposta immunitaria dell'organismo. L'efficacia contro le infiammazioni in genere la rende indicata per la cura delle congiuntiviti inoltre per la forte concentrazione di vitamina C stimola la circolazione sanguigna e l'assorbimento di calcio e ferro a livello intestinale. Le sue bacche una volta venivano schiacciate per produrre il succo mentre più recentemente vengono essiccate ed utilizzate come infuso o tintura madre. L'elevata concentrazione di tannini infine è utile per l'azione astringente ed indicata in caso di coliche intestinali e diarrea.
Per la preparazione dell'infuso di rosa canina si utilizzano i cinorroidi, ossia le piccole bacche che maturano generalmente nel tardo autunno, lasciati essiccare e conservati in barattoli di vetro. Le bacche si acquistano già essiccate in erboristeria ma è possibile e molto semplice anche raccoglierle personalmente, lasciarle essiccare all'aria aperta e conservarle in appositi contenitori di vetro. All'inizio della stagione invernale si può iniziare ad assumere tre tazze di infuso al giorno per contrastare i malanni di stagione e lo stress quotidiano. Per preparare l'infuso si utilizza un cucchiaio da cucina di bacche triturate, si lasciano in infusione in una tazza di acqua bollente per 10 minuti e poi si filtra il liquido bevendolo zuccherato a piacere. Il sapore è gradevole anche al naturale.
Oltre all'infuso di rosa canina, è possibile assumere la tintura madre in caso di raffreddore o influenza nelle dosi indicative di 45 gocce tre volte al giorno oppure come macerato di petali per trattare il mal di gola. Le bacche di rosa canina hanno però un ulteriore utilizzo in cucina: vengono infatti utilizzate per preparare deliziose marmellate che apportano elevati contenuti di vitamina C alla nostra alimentazione. Per la prerazione si utilizzano un Kg di bacche, 400 g di zucchero e della buccia di limone grattuggiata. Il procedimento è quello classico delle marmellate di frutta: si puliscono i frutti dai semi e si fanno cuocere in acqua fino ad ammorbidirli, poi si scolano e si frullano. Il composto ottenuto deve essere filtrato eliminare tutti i resdui ed i filamenti delle bacche ed infine si lascia cuocere con lo zucchero sino ad ottenere la consistenza desiderata.
COMMENTI SULL' ARTICOLO