Assodato che nelle piante ed in generale in varie parti del mondo vegetale si trovino delle sostanze naturali e semplici che hanno potenzialmente degli ottimi effetti sulla nostra salute, il tutto si riduce a come assumere queste sostanze. Appassionati, scienziati e ricercatori di ogni epoca sono giunti a capire che la forma più digeribile di ogni sostanza vegetale è l’estratto, sia in forma liquida e sia in quella solida. Questa scoperta viene ora utilizzata per la moderna erboristeria, la quale ha bisogno di essere efficace e quindi deve sapere bene come far assumere le sostanze alle persone. Un metodo, anch’esso antico ma recentemente validato dagli studi scientifici suddetti, molto efficace per assumere estratti vegetali è quello della tisana: con questo nome si indica una sostanza calda fatta di acqua e di un estratto liquido o solido disciolto al suo interno. Nel caso di estratto liquido c’è una miscela tra le componenti acqua ed estratto, dove comunque l’acqua ha una percentuale predominante (più del novanta percento) in quanto gli estratti sono estremamente concentrati e ciò non è un bene perché spesso le dosi da assumere sono basse.
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Quello appena descritto non è l’unico modo per preparare una tisana; infatti non ci sono solo estratti vegetali liquidi, ma esistono anche gli estratti solidi (solitamente sono foglioline e/o radici sminuzzate ed essiccate) ed inoltre si possono anche utilizzare parti di piante. Quest’ultimo caso è proprio quello della famosa pianta di zenzero: nota specie vegetale di origine asiatica, è da sempre utilizzata nelle culture delle aree di origine per il suo effetto rilassante e depurativo ma si è recentemente diffusa in tutto il mondo proprio perché di grande interesse. Dello zenzero si usa, per la preparazione della tisana, il suo rizoma, ovvero il tubero che ne consiste la radice (come accade per la patata): si prende il rizoma, lo si lava accuratamente e si provvede a tagliarne cinque o sei piccoli pezzettini (vanno bene anche delle scaglie come si fa solitamente per i formaggi) che dovranno essere messi in un bollitore con dell’acqua; il tutto va ovviamente portato ad ebollizione e tenuto in queste condizioni per cinque o sei minuti, dopodiché va aggiunto del limone e del miele (sono ingredienti sperimentati nel corso del tempo che si sposano bene col sapore dello zenzero) ed il tutto va filtrato per togliere ogni residuo solido dello zenzero stesso.
Detto della semplice preparazione della tisana di zenzero (a proposito, il tubero di zenzero è trovabile in qualsiasi erboristeria fornita, o al massimo bisogna ordinarlo ma oramai è diffusissimo nel mondo), vediamo quali sono gli effetti positivi che rendono questa preparazione tanto famosa. Innanzitutto precisiamo che lo zenzero viene anche chiamato ginger (derivazione inglese), quindi i due nomi sono equivalenti; per quanto riguarda le proprietà, i cinesi sostengono da sempre che lo zenzero fortifica il corpo e nella nostra cultura moderna questa cosa si sperimenta utilizzando la preparazione suddetta di tisana allo zenzero per prevenire malanni stagionali come il raffreddore invernale. In alcuni casi la stessa preparazione è ottima per aiutare la guarigione da brevi influenze o dagli stessi raffreddori. Ma allo zenzero non è attribuita solo questa facoltà: esso ha il potere di aiutare la circolazione sanguigna attraverso vari enzimi che intervengono su alcuni valori del sangue (e ciò è indicato sia per uomini che per donne, ad esempio per aiutare l’erezione maschile ma anche per la circolazione nelle gambe femminili) ed anche quello di rilassare lo stress che si accumula normalmente durante la giornata; infatti lo zenzero è un analgesico ed un anticonvulsivo naturale, la qual cosa impedisce agitazioni del sistema nervoso.
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