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Come abbiamo già detto nel primo paragrafo, lavorare nel giardino di casa vuol dire attrezzarlo per accoglierci al meglio, secondo i nostri gusti (e quelli delle persone che amiamo e che vivono con noi) ma soprattutto secondo le nostre esigenze, perchè non tutti siamo uguali : c'è chi ha bisogno di una comoda sdraio per rilassarsi, chi invece lo fa magari facendo due tiri in un canestro appeso al muro (tanto per ricordare vecchie passioni giovanili) oppure ancora chi ama condividere il relax con il partner, quindi gradisce magari una altalena biposto. Per fare tutto ciò in giardino occorrono però gli attrezzi giusti, altrimenti sarebbe impossibile attrezzarlo, appunto. Lavorare in un giardino è per fortuna un semplicissimo hobby, che necessita quindi di semplici, comuni ed anche poco costosi attrezzi; la maggior parte di essi è frutto della tradizione che il nostri nonni portano ancora avanti di un certo legame con la terra, e sono la vanga, la zappa, la pala, il rastrello e la carriola per il trasporto sempre importanti. Noi, da esperti in giardinaggio di un sito apprezzatissimo per la capacità di dare consigli agli appassionati, vi assicuriamo che con questi semplici attrezzi in un giardino è possibile fare di tutto. Qualcuno li giudicherà vecchi, e non si può negare che siano stati inventati anche un secolo fa, ma sono efficaci come poco altro.
Un attrezzo che certamente nessuno appassionato dovrebbe farsi mancare nel ripostiglio del proprio giardino è un motosega da potatura; questo moderno attrezzo si basa sul concetto di taglio dei motosega, ma ha le dimensioni del corpo e delle lame che sono studiate apposta per la maneggevolezza necessaria a potare ogni tipo di pianta, e non alla grande potenza di tagli come i motosega originali. In effetti il motosega è uno dei primi attrezzi da giardinaggio motorizzati ad essere comparsi sul mercato, già sicuramente cinquanta anni fa. Esso ha una lama fatta spesso di due pezzi, collegati ad un motore che li fa muovere in modo alterno e che ne garantisce la forza di taglio. Ora, per garantire il suo utilizzo specifico in potatura, la ricerca moderna ha pensato bene di alleggerire il corpo del motosega, studiando materiali leggeri ma anche abbassando lampotenza del motore (e quindi le sue dimensioni ed il peso), anche perché per potarrnle comuni piane da giardino non occorre chissà quale macchina da guerra in termini di potenza. Ecco nascere il motosega da potatura, riconoscibile tra le altre cosa d. una lama più corta per aumentarne ancora la maneggevolezza ed anche per evitare di farsi male più facilmente.
Ovviamente il mercato moderno non permetterà mai che di uno stesso prodotto ce ne sia in commercio un singolo modello, sia per questioni di concorrenza e sia perché si punta a guadagnare nuovi clienti avvicinando le esigenze di ognuno. Ecco quindi nascere, per il motosega da potatura, sia i modelli con motore a scoppio che quelli con motore elettrico. Il motore a scoppio è la storia di tutti gli attrezzi da giardinaggio motorizzati, perchè è con esso che sono nati. Il fatto è che però il motore a scoppio, oltre ad innegabili vantaggi come poterlo utilizzare ovunque e la grande autonomia, ha anche dei difetti, oltre principale dei quali è la rumorosità, ben affiancato però dagli inquinanti emessi. La soluzione moderna e più nuova è quella del motore elettrico, che ha una incredibile silenziosità ed, almeno sul luogo dove si utilizza, non emette sostanze inquinanti (esse vengono emesse quando la corrente elettrica viene prodotta, nelle centrali). Da un punto di vista commerciale è una grande opportunità di vendita, ma ciò che a volte non si dice è che il motore ha poca autonomia, sia quando è legato alla corrente con un cavo (limite della lunghezza del cavo stesso) e sia quando funziona a batteria (poca durata, per aumentare la quale si deve di molto aumentare il peso). Il bilancio è del tutto personale e va fatto caso per caso, ma si deve partire dal presupposto che i modelli con motore elettrico hanno costituito superiore ma minore bisogni di manutenzione, ma anche forse minore capacità di durare nel tempo e di resistere ad urti ed intemperie, come invece fa il motore a scoppio.
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