Grano

L'irrigazione del grano

Il grano, generalmente, viene seminato in autunno o in inverno; pertanto, nelle prime fasi del suo sviluppo, fino alla fioritura, le precipitazioni che si verificano di solito in questo periodo dell'anno dovrebbero essere sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico della coltivazione. Piogge eccessive possono provocare stress idrico, ma si suppone non vi sia pericolo di siccità. Nel periodo della granigione, tra la primavera e l'estate, è invece necessario intervenire, in quanto la mancanza di adeguate annaffiature potrebbe causare danni alla resa del raccolto. Un metodo di irrigazione molto diffuso è quello a goccia: esso consente di distribuire l'acqua in modo uniforme con i cosiddetti gocciolatori, i quali producono esili getti che vanno a bagnare la superficie del suolo o direttamente le radici.
Campo grano

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Coltivazione e cura

Erpice trattore Il frumento si adatta a diverse tipologie di terreno; particolarmente importante, tuttavia, è la lavorazione del suolo prima della semina, così da renderlo compatto e da favorire il drenaggio. Una prima, fondamentale operazione è l'aratura, che si consiglia di effettuare con il tipico aratro a vomere durante la stagione estiva, ma è di certo utile praticare anche l'erpicatura e la fresatura: tali tecniche permettono, tramite appositi strumenti quali l'erpice e la fresatrice, di frantumare le zolle e spianare al meglio il terreno. Bisogna, inoltre, eliminare con diserbanti le erbe infestanti formatesi in seguito alla precedente coltura. Spesso i semi, prima dell'impianto, vengono sottoposti ad un trattamento fungicida per scongiurare il sorgere di malattie nei primi stadi della crescita delle piante.

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La concimazione

Grano concimato La concimazione del grano deve essere effettuata con prodotti che contengono i tre principali macroelementi, ovvero fosforo, potassio e azoto, ed in più i microelementi necessari per lo sviluppo delle piante, tra cui il magnesio, il ferro, il boro e lo zinco. Si raccomanda di distribuire i macroelementi in base alla coltura precedente; ad esempio, se quest'ultima è una miglioratrice, non sarà necessaria un'elevata quantità di azoto, già ampiamente presente nel terreno. La prima concimazione deve essere eseguita al momento della semina, mentre la seconda si divide in due fasi e va praticata nel periodo della levata, quando si allungano i fusti, ed in quello della botticella, quando la spiga è ormai formata. La prima fertilizzazione deve fornire in particolare fosforo e potassio, la seconda si fonda sull'azoto.


Grano: Esposizione, malattie e parassiti

Grano ruggine Il Triticum necessita di un'esposizione soleggiata ma non ha bisogno di elevate temperature per svilupparsi in maniera ottimale; sia il caldo sia il freddo, se eccessivi, risultano pericolosi per la resa della coltivazione, in particolare se si aggiungono venti troppo intensi. Tra le malattie fungine, molto fastidioso e diffuso è l'oidio, chiamato anche mal bianco a causa della muffa biancastra che si forma sulle piante e contrastabile con prodotti a base di zolfo. Un'altra malattia del frumento, conosciuta sin dall'antichità, è la ruggine, che si manifesta con pustole scure; come rimedio si suggerisce l'utilizzo di sostanze naturali, come l'aglio o l'ortica. Tra i parassiti, invece, va menzionata la lema, di cui sia le larve sia gli esemplari adulti si nutrono delle foglie e contro la quale si consigliano trattamenti aficidi.



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