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Il Ginepro coccolone è naturalizzato in molte regioni italiane tra 0 e 1500 metri di altitudine, con l’eccezione di Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna e Umbria dove se è presente lo è davvero sporadicamente. Tipico della macchia mediterranea, cresce su terreni molto poveri, incoerenti, aridi, rocciosi, sulle dune sabbiose spingendosi anche fino alla riva. Richiede un terreno ben drenato, ma in quanto alla tessitura si adatta anche a quelle più pesanti. Può crescere in suoli anche molto alcalini, anche se preferisce terreni a pH vicino alla neutralità. E’ essenziale che l’esposizione sia in pieno sole. Tollera l’aridità senza problemi.
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Il Ginepro coccolone si propaga per seme dopo 2-3 mesi di stratificazione fredda seguiti da altrettanti di stratificazione calda, magari facendo precedere la semina da qualche secondo in acqua bollente per scarificare il rivestimento molto duro dei semi che altrimenti germinano con esasperante lentezza. In ogni caso la semina deve avvenire tra l’inverno e l’inizio della primavera e sebbene qualcuno possa germinare subito altri lo faranno solo l’anno seguente. E’ possibile raccogliere i semi quando sono “verdi” cioè andando a aprire le galbule e prelevandoli quando non hanno ancora indurito il loro rivestimento esterno. Una volta ottenuta la germinazione e quando le plantule saranno grandi abbastanza si procede al ripicchettamento. In alternativa si può procedere per talea legnosa tra settembre e ottobre. L’impianto avviene quando i semenzali sono abbastanza grandi, in estate.
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