Ginepro coccolone

Generalità

Il Ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus macrocarpa) è una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressaceae che può arrivare a 15 m di altezza anche se normalmente si assesta sui 5 m al massimo. Ha portamento arboreo o arbustivo e prostrato, con una chioma ovale-piramidale che si origina sin dalla base del tronco. Il tronco è spesso contorto, rivestito da una corteccia chiara che si sfoglia in lunghe strisce. Le foglie portate a verticilli di tre elementi sono rigide e pungenti, aghiformi, lunghe da 15 a 25 mm, colore verde biancastro. La fioritura avviene tra febbraio e aprile su piante a sessi separati, con microsporofilli maschili che formano coni sferoidali e terminali giallo-rossi, situati a gruppi di tre all’apice dei rametti dell’anno, che disperdono il polline tra ottobre e febbraio, e macrosporofilli femminili che formano coni verdi. Dopo l’impollinazione in primavera, che avviene grazie alle goccioline secrete dai coni femminili che trattengono il polline disperso dal vento, passano diversi mesi prima che avvenga la fecondazione in estate. Dopodiché inizia la maturazione della galbula detta appunto coccola (da qui il nome volgare della pianta) che richiede un paio d’anni durante i quali il cono da verde diventa bruno. Ogni cono contiene tre semi dispersi tra settembre e gennaio. L’apparato radicale della pianta è esteso e robusto.
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Clima e terreno

Il Ginepro coccolone è naturalizzato in molte regioni italiane tra 0 e 1500 metri di altitudine, con l’eccezione di Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna e Umbria dove se è presente lo è davvero sporadicamente. Tipico della macchia mediterranea, cresce su terreni molto poveri, incoerenti, aridi, rocciosi, sulle dune sabbiose spingendosi anche fino alla riva. Richiede un terreno ben drenato, ma in quanto alla tessitura si adatta anche a quelle più pesanti. Può crescere in suoli anche molto alcalini, anche se preferisce terreni a pH vicino alla neutralità. E’ essenziale che l’esposizione sia in pieno sole. Tollera l’aridità senza problemi.

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Ginepro coccolone: Impianto e tecniche di coltivazione

Il Ginepro coccolone si propaga per seme dopo 2-3 mesi di stratificazione fredda seguiti da altrettanti di stratificazione calda, magari facendo precedere la semina da qualche secondo in acqua bollente per scarificare il rivestimento molto duro dei semi che altrimenti germinano con esasperante lentezza. In ogni caso la semina deve avvenire tra l’inverno e l’inizio della primavera e sebbene qualcuno possa germinare subito altri lo faranno solo l’anno seguente. E’ possibile raccogliere i semi quando sono “verdi” cioè andando a aprire le galbule e prelevandoli quando non hanno ancora indurito il loro rivestimento esterno. Una volta ottenuta la germinazione e quando le plantule saranno grandi abbastanza si procede al ripicchettamento. In alternativa si può procedere per talea legnosa tra settembre e ottobre. L’impianto avviene quando i semenzali sono abbastanza grandi, in estate.


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