Pino loricato

Generalità

Il pino loricato (Pinus leucodermis oppure Pinus heldreichii) è una bellissima conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Pinaceae. Raggiunge i 20-30 m di altezza, con una chioma conica e espansa che nel tempo tende a appiattirsi e un tronco dritto che in condizioni sfavorevoli si incurva al punto, in certi casi, da dar vita più a un cespuglio che a un albero. La corteccia grigio cenere è caratteristica, dato che nell’adulto si solca formando placche poligonali che ricordano la corazza detta lorica degli antichi romani. I rametti hanno corteccia chiara che si scurisce dopo diversi anni, e sono orizzontali oppure vagamente penduli. Gli aghi lunghi da 6 a 10 cm sono portati a coppie, sono rigidi, e hanno apice pungente e margine dentato. Hanno colorazione verde brillante e permangono sull’albero da 2 a 6 anni al massimo, lasciando all’abscissione una cicatrice rilevata. La fioritura avviene tra aprile e maggio con microsporofilli che formano i coni maschili giallo brillanti riuniti a gruppi alla base dei rametti e i macrosporofilli che formano coni femminili apicali a gruppi di 3-4 elementi, viola scuri o blu cobalto durante il primo anno, che una volta fecondati maturano nel giro di un paio di anni diventando lucidi e bruni e si aprono tra settembre e ottobre rilasciando i semi. I coni femminili sono lunghi fino a 9 cm e larghi 3, e contengono semi ellittici alati lunghi 6 mm. L’apparato radicale è molto forte con grosse radici, l’albero è longevo (se ne conoscono esemplari quasi millenari) e la velocità di crescita molto ridotta.
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Clima e terreno

pino loricato2 Il Pino loricato è presente in Italia solo in Calabria e Basilicata, tra 600 e 1800 metri sul livello del mare, in ambiente montano calcareo, arido e soleggiato, e su terreni detritici e rocciosi, con boschi e gruppi mai troppo fitti oppure isolato. Lo si trova in praterie in quota e cespuglietti insieme a specie termoxerofile, e sulle creste montane abbarbicato alle rocce. Richiede esposizioni in pieno sole, un terreno ben drenato (che può avere una tessitura qualsiasi, anche sabbiosa o argillosa) e estati fresche.

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Impianto e tecniche di coltivazione

pino loricato3 Il Pino loricato si propaga per seme in primavera dopo aver vernalizzato per 4-10 settimane la semente. Appena possibile si procede al ripicchettamento e si fa trascorrere tutto il primo anno di vita della plantula al coperto. Per le sue caratteristiche il Pino loricato è utilizzabile in zone in quota, aride e assolate, su substrati calcarei, laddove altre conifere non riescano a prosperare. La pianta non è né poco vitale né poco vigorosa, è solo vulnerabile, quindi una volte assicurate le condizioni ottimale per la sua coltivazione i risultati non tarderanno a manifestarsi. Ovviamente non è realistico aspettarsi di poter riprodurre in giardino l’effetto pittorico di un Pino loricato millenario come se ne vedono sui monti del Parco del Pollino, ma anche senza aspettarsi l’impossibile si potranno ottenere effetti interessanti utilizzando l’albero come esemplare isolato su terreni difficili e esposti, in piccole collezioni di conifere anche in contenitore con una delle sue varietà nane, e sempre con queste varietà può dare molto in bordure o su giardini rocciosi assieme a specie idonee come semprevivi, Sedum, campanule, Daphne e altre conifere nane come Juniperus oppure Picea. Infatti in natura le specie vegetali tipiche associate al Pino loricato sono le saxifraghe, il Juniperus prostrato, Thymus, Achillea e Scabiosa oltre a graminacee come carex e festuca. Non va infine dimenticato che i coni in maturazione sulla pianta hanno una piacevole sfumatura blu-porpora, molto ornamentale.


Parassiti e malattie

L’attuale popolazione nazionale di Pino loricato è minacciata soprattutto da coleotteri scolitidi e urbanizzazione, mentre in generale la pianta è soggetta a marciumi, ruggine e tutta una serie di parassiti che attaccano la pianta più che altro quando le condizioni ambientali la indeboliscono.


Caratteristiche del legno

Il legno di Pino loricato veniva usato per fabbricare bauli resistenti alla salsedine, strumenti musicali (liuti e mandolini), travature, imbarcazioni o loro parti (carene, remi), infissi, mobilio, in carpenteria e come combustibile. Oggi la specie viene considerata protetta e il suo legno ovviamente non viene più utilizzato.


Pino loricato: Varietà

Tra le varietà di Pino loricato utilizzate a scopo ornamentale segnaliamo:

“Satellit” varietà piccola e eretta, con aghi scuri in raggruppamenti molto densi.

“Shmidtii” varietà a lento accrescimento che forma un cespuglio molto compatto e rotondeggiante con aghi molto rigidi e scuri. Arriva a 60 cm di altezza per altrettanti di ampiezza in dieci anni. Adatta a contenitori o rock garden.

“Mint truffle” varietà ad aghi bianchi quando spuntano in primavera e color menta in seguito. Ideale in bordure e per creare contrasti con fogliami gialli o verde scuro. Arriva a 3,5 metri di altezza.

“Compact gem” varietà nana piramidale, con piccoli aghi molto fitti, cresce circa un metro in dieci anni. Adatta a contenitori o rock garden.

“Irish bell” varietà nana a habitus piramidale e compatto, con aghi dalla brillante sfumatura bianca molto luminosa. Cresce al massimo 15 cm all’anno e nel tempo si allarga tanto quanto è alto formando una chioma appiattita. Adatta a bordure e isolata.



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