Pinus lambertiana

Generalità

Il Pinus lambertiana, chiamato anche Sugar pine, è il pino più alto e più grande tra tutti, nativo della costa ovest degli Stati Uniti dove raggiunge altezze di 40-60 metri o eccezionalmente anche 85, con un diametro del tronco di 1,5-2,5 metri. Presenta una chioma conica che diventa rotondeggiante o appiattita nel tempo, data da branche principali orizzontali e secondarie ascendenti. La corteccia è color cannella. Gli aghi sono riuniti in fascicoli di cinque elementi, lunghi da 6 a 11 cm, che persistono sulla pianta da 2 a 4 anni. Sono aghi affilati e rigidi, leggermente ritorti, color blu-verde, con i margini serrati e l’apice pungente. La fioritura avviene da maggio a giugno con coni maschili cilindrici e gialli lunghi 15 mm e coni femminili che dopo la fecondazione impiegano due anni per maturare (completando il processo nel mese di ottobre) e diventando cilindri resinosi, giallo-bruni, pendenti e simmetrici, lunghi fino a 50 cm. Una volta rilasciati i semi alati cadono dalla pianta. L’apparato radicale soprattutto nei siti ventosi è di tipo fittonante, e la crescita all’inizio è piuttosto vigorosa (un metro all’anno).
pinus lambertiana

Abete Rosso (Picea abies) [H. 80-125 cm.]

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Clima e terreno

pinus lambertiana 2 Nel suo ambiente naturale il Pinus lambertiana vive a quote variabili a seconda della latitudine, tra 300 e 3200 metri sul livello del mare, di solito in foreste di conifere miste in ambiente montano. Richiede un terreno dalla tessitura medio-fine, non pesante, ben drenato, anche povero dal punto di vista nutrizionale ma con un ph neutro o acido. Non può crescere all’ombra né in esposizioni marittime, tollera l’aridità quando è ben attecchito e sviluppato.

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    Pinus lambertiana: Impianto e tecniche di coltivazione

    sugar pine Il Pinus lambertiana si propaga per seme o direttamente in autunno alla raccolta dei semi, oppure nel tardo inverno, in contenitori singoli per evitare alle plantule lo stress del ripicchettamento. Eventualmente si può procedere a una stratificazione fredda a 4°C per 6 settimane per incrementare la percentuale di germinazione dei semi. Appena possibile va effettuato l’impianto a dimora, avendo cura soltanto di proteggere la pianta durante i suoi primi due inverni all’aperto e mantenere una pacciamatura che inibisca il proliferare delle infestanti nelle immediate vicinanze. Sopporta malissimo i trapianti, che vanno a disturbare l’apparato radicale e compromettono la stabilità dell’albero nei confronti dei venti forti. Eventualmente si può provare a propagare la pianta per talea usando un singolo fascicolo di aghi prelevato da piante con meno di dieci anni di vita, ma la crescita è lentissima. Come negli altri pini, la secrezione inibente la germinazione dei semi, che dilavata dai suoi aghi cade sul terreno, ostacola la proliferazione del prato sotto la sua chioma.



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