La Tuia orientale è naturalizzata nel nostro paese (in cui è stata introdotta a scopo ornamentale) in Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli, Umbria e Lazio. Il suo areale di distribuzione va da 0 a 800 metri sul livello del mare. E’ abbastanza indifferente al substrato, potendo crescere su suoli sabbiosi, argillosi o di medio impasto, in qualunque condizione di pH compresa l’alcalinità più accentuata. Tollera l’aridità e l’inquinamento atmosferico e può crescere su suoli invasi dalle macerie di precedenti edifici e persino in lieve mezzombra anche se preferisce il pieno sole. In ogni caso, volendo darle il meglio è bene sapere che prospera su terreni ben drenati, ricchi e umidi, a reazione alcalina e in posizioni riparate dai venti freddi. Non sopporta né i terreni salmastri né le esposizioni ai venti marittimi.
Piante di Pino Mugo"Pinus Mughus" in vaso Ø 45 Prezzo: in offerta su Amazon a: 70€ |
La Tuia orientale si propaga per seme appena dopo la dispersione, in autunno. Sementi conservate richiedono una stratificazione fredda prima della semina a fine inverno. Quando si ha molta semente si può seminare direttamente all’aperto, in un letto di semina, in aprile. Dopo la germinazione si procede appena possibile con il ripicchettamento a cui segue un certo periodo di permanenza in serra, almeno fino alla fine del primo inverno della plantula. La messa a dimora va effettuata a fine primavera o inizio estate. In alternativa si può procedere con talee semilegnose lunghe 5-8 cm, in luglio-agosto, che radicheranno il settembre successivo e andranno fatte svernare al riparo del gelo. Talee di legno quasi maturo, lunghe 5-10 cm, possono essere prese a settembre. Radicheranno l’estate seguente e potranno poi essere messe a dimora in autunno oppure durante la primavera dell’anno successivo. Per le sue caratteristiche la Tuia orientale è un albero ideale in giardini medio piccoli a bassa manutenzione, per creare siepi, barriere o camminamenti, come esemplare isolato o a gruppi, o come elemento in una piccola collezione di conifere (bella vicino a Juniperus o pinaceae nane) o in una bordura. Data la sua forma compatta e geometrica si abbina molto bene a cespugli dalla forma più aperta e espansa (rododendri), in un contrasto di forme e colori che possono dare ottimi risultati soprattutto in autunno, oppure a basse perenni come erica, hosta, dendranthema. In contesti più formali e di design può essere impiegata con successo per creare volumi e ritmi lungo percorsi o all’interno di ampi contenitori. Ne esistono infatti diverse varietà adatte alle collocazioni più disparate. La neve che si accumula sulla pianta può facilmente romperne i rami. Sopporta molto bene i trapianti ma patisce i venti freddi in inverno. Sopporta male le potature.
Tra le avversità della Tuia orientale ricordiamo il ragnetto rosso, le larve di falena, e le malattie fungine soprattutto per quegli esemplari che non sono né in pieno sole né possono beneficiare di una sufficiente circolazione d’aria.
Il legno molto resinoso di Tuia orientale è utilizzato come materiale da costruzione e per fabbricare incenso.
Tra le varietà di Tuia orientale segnaliamo:
“Compacta” varietà ad habitus piramidale, adatta a contesti formali.“Pendula” varietà particolare, a fogliame filiforme e rametti penduli.“Golden surprise”, “Golden scepter”, “Filiformis aurea” tutte varietà a fogliame dorato e dalle caratteristiche più disparate.“Minima glauca” varietà cespugliosa, globosa, a fogliame eretto, verde mare chiaro in estate e bronzo in inverno.“Filiformis erecta” con fogliame filiforme molto particolare.“Morganii” varietà che cresce solo 50 cm in 10 anni, globosa e dorata.“Rosedalis” varietà a fogliame leggero, morbido, sfumato di giallo a causa del colore dorato dei nuovi getti, forma un cespuglio denso e ovoidale. “Aurea nana” una varietà molto popolare, alta solo 3 metri e dal fogliame dorato, adatta a contenitori, bordure, percorsi.
COMMENTI SULL' ARTICOLO