Ontano nero

Generalità

L’Ontano nero (Alnus glutinosa o Betula alnus var. glutinosa) è un albero appartenente alla famiglia delle Betulaceae che deve il suo nome al fatto che predilige i luoghi umidi (dal celtico “al lan” cioè “presso le rive”) e ha i giovani rami appiccicosi. Raggiunge i 25 m di altezza in condizioni ottimali, ma spesso arriva solo a 8-10 quando è il risultato di un ricaccio seguito al taglio della ceppaia. Ha il fusto dritto e slanciato, e la chioma densa sovente appuntita. Le gemme bruno rossastre sono ottuse, a forma di clava, subsessili e pubescenti. I rami primari sono ascendenti, poi ripiegano verso il basso. Quando sono giovani sono verde bruno, con la corteccia liscia segnata da numerose lenticelle, e viscidi a causa della produzione di resina. La corteccia da liscia e grigio-verde con molte lenticelle diventa poi grigia e fessurata, divisa in grandi placche irregolari. L’apparato radicale è esteso, robusto, con tubercoli in grado di fissare l’azoto atmosferico grazie alla simbiosi con batteri (Casuarine). Le foglie sono semplici, alterne, con un picciolo di 1-2 cm. Di forma ovato ellittica, a base cuneata o arrotondata e apice ottuso o smarginato, hanno il margine doppiamente e irregolarmente dentato. Sono glabre, vischiose da giovani, lucide e scure nella pagina superiore, chiare sotto. Non cambiano colore in autunno, prima di cadere. I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli cilindrici, di 6-12 cm, che compaiono tra febbraio e aprile, prima dell’emissione delle foglie. Sono bruno violacei, con le antere gialle e 4 stami. I fiori femminili, sempre sulla stessa pianta e sempre raggruppati in numero di 3-5, sono più corti (1-3 cm) ovali-oblunghi, di colore rosso bruno con picciolo evidente. I frutti sono riuniti in gruppi di pseudo strobili ovoidali di 1-1,5 cm x 1,5-2 cm. Hanno piccole squame legnose e prima sono verdi, poi a maturità diventano grigio scuro. I semi sono acheni compressi, con ali strette, e vengono dispersi dal vento. Il polline prodotto in grande quantità dalla pianta è estremamente allergenico, anche se meno rispetto a quello prodotto dalla Betulla. Dalla corteccia si ricava un colorante rosso, dai fiori uno verde e dai giovani rami un color bruno. Ramoscelli, gemme e foglie contengono principi attivi febbrifughi, diuretici, antinfiammatori e astringenti.
alnus glutinosa

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Clima e terreno

foglie ontano nero In Italia l’Ontano nero è presente in tutta la penisola comprese le Isole, da 0 a 1200 metri sul livello del mare. E’ una specie più termofila dell’Ontano bianco, la temperatura media del mese più freddo deve essere di -1/-2°C al massimo. Colonizza boschi ripari e zone periodicamente sommerse, persino paludose, dove forma associazioni con salici e pioppi, oppure popolamenti puri. Preferisce terreni silicei, ma non è così esigente in fatto di substrato e può star bene anche su terreni argillosi e compatti, con una notevole ritenzione idrica. Il pH però deve essere acido. Se non ci sono corsi d’acqua nelle vicinanze le esigenze di umidità della pianta impongono che le precipitazioni annue arrivino a 900-1000 mm.

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Impianto e tecniche di coltivazione

La propagazione avviene per seme in primavera, su un terreno umido (la germinazione richiede 3-6 settimane), oppure per via vegetativa con talee di ramo prese all’inizio del’estate, interrate a 10 cm di profondità, ripicchettate poi alla fine dell’inverno seguente. Le cultivar di solito vengono propagate per innesto a spacco laterale su semenzai, o talea. L’impianto avviene su un terreno lavorato in profondità con semenzali di 1-2 anni o trapianti di 2-3. Nelle coltivazioni a scopo commerciale viene piantato a filari con distanze di 2 m sulla fila e 4-5 tra le file. Il governo è a ceduo con turni di 4-16 anni a seconda delle dimensioni dei pali che si vogliono ottenere, o a fustaia con turni di 50-60 anni, perché l’Ontano nero cresce velocemente e non è molto longevo. In giardini e parchi può essere piantato a gruppi, possibilmente vicino a stagni o fontane, oppure usato per creare siepi.


Parassiti e malattie

Tra i parassiti ricordiamo il coleottero Agelastica alni, che si nutre delle foglie. I funghi attaccano le infiorescenze disseccandole (Taphrina alni-incanae), le foglie che si macchiano di rosso e presentano bolle (Taphrina sadebeckii), oppure i rametti che assumono un aspetto “a scopazzi” (Taphrina tosquinetii). I batteri possono causare necrosi di rami e fusto, con emissione di liquido gommoso a partire dalle lenticelle.


Caratteristiche del legno

Il legno dell’Ontano nero diventa molto duro e sommerso è praticamente immarcescibile. All’aria invece si deteriora facilmente. Si usava per palafitte, ponti, lavori idraulici, oltre che per creare giocattoli, zoccoli, secchi, in ortopedia e per lavori al torno o in fonderia. Oggi si usa per impiallacciature, imballaggi, sfogliati.


Ontano nero: Varietà

Tra le varietà di Ontano nero segnaliamo:

“Aurea” con giovani foglie giallo dorate

“Imperialis” portamento un po’ disordinato da giovane ma che migliora con il tempo, ha le foglie incise che somigliano a quelle degli aceri.

“Laciniata” vigorosa, a foglie incise.

“'Pyramidalis” detta anche “Fastigiata” resistente alle malattie, habitus dritto e ampiezza limitata.


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