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Il Salicone è diffuso in tutta la Penisola, con l’unica eccezione della Sardegna, da 0 a 1800 metri sul livello del mare. Ato specie pionira, il suo habitat tipico è quello del bosco ripariale, greto montano oppure macereto in vicinanza di una sorgente, nelle radire delle faggete. Spesso si accompagna a Sorbo montano e Pioppo tremolo. Il suolo ideale su cui vegeta è quello fresco e argilloso, pesante, a reazione basica, ma si adatta anche a suoli più aridi. E’ rustico e predilige il pieno sole, ma può vivere bene anche in mezzombra. Resiste a inquinamento e aria salmastra, se necessario. Soffre a causa di gelate tardive, forti nevicate, siccità o sommersioni prolungate.
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Il Salicone si propaga più che altro per seme, dato che le talee non radicano bene quanto quelle di altri salici. I semi vanno raccolti e seminati immediatamente, in primavera, dato che perdono molto in fretta tutta la loro vitalità. Volendo si può provare comunque a far radicare in contenitore delle talee semilegnose in estate, tra Giugno e Agosto, oppure legnose prese dai rami dell’anno e messe direttamente a dimora o in luogo riparato tra novembre e febbraio, curando la pacciamatura. Il Salicone viene usato nei rimboschimenti nella fascia climatica di faggio e castagno, nelle aree più umide e soleggiate. Come tutti i salici di dimensioni medio piccole può essere allevato in contenitore, specialmente nella sua varietà pendula, per creare composizioni invernali con, ad esempio, Gaultheria procumbens, crochi, edera, oppure composizioni primaverili con bulbose quali tulipani, iris o narcisi oppure primule e Myosotis. In piena terra è un salice adatto al mixed border all’inglese, alle siepi libere e informali specialmente in contesti naturali o di giardino a vocazione biologica in cui si desideri fornire una fioritura molto precoce alle api. Le cultivar pendule possono dare con la loro fioritura precoce un tocco davvero originale al giardino proprio alla fine dell’inverno, stagione in cui il resto delle piante non danno il meglio. Ideale accostato a altri salici, cornus da ramo, corylus avellana contorta,oppure riunito in piccoli gruppi, o circondato da galanthus. Riesce bene anche vicino a conifere nane.
Sensibile ai funghi che possono causare Tracheomicosi, Marciumi radicali, e Mal bianco. Può essere attaccato dai rodilegno e da vari tipi di insetti defoglia tori. I picchi hanno la tendenza a scavare fori nel suo tronco.
Il legno del Salicone è tenero e elastico. I suoi giovani rami, come nel caso di molti altri salici, vengono usati per confezionare cesti. In alternativa il legno viene usato per confezionare oggetti di vario tipo (zoccoli, imballaggi), produrre truciolati, come combustibile o per produrre del carbone di buona qualità.
Tra le cultivar di Salicone segnaliamo le seguenti varietà:
“Pendula” cultivar femmina a portamento piangente.“Kilrmarnock” cultivar maschile a portamento piangente, alto circa 5 m, può essere innestato su Salix smithiana e fatto ricadere oppure coltivato su un muretto che andrà a ricoprire con un effetto generale molto bello.“Select” rami giovani rosso-bruni, foglie larghe.Inoltre come molti salici anche il Salicone ibridizza facilmente con i congeneri. Tra gli ibridi di Salicone segnaliamo:Salix x sericans (S. caprea x S. viminalis) con corteccia dei giovani getti rossastra o giallastra, prima pelosa e poi liscia.Salix x Reichardtii (S. caprea x S. cinerea) coi getti simili a quelli del Salice cenerino e le foglie pelose nella pagina inferiore come nel Salicone.
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