Tiglio argentato

Generalità

Il Tiglio argentato (Tilia tomentosa) appartiene alla famiglia delle Tiliaceae o Malvaceae a seconda delle classificazioni, è un albero longevo che raggiunge i 30 m di altezza che deve il suo nome alla peluria che ricopre i giovani rametti, i piccioli fogliari e anche la pagina inferiore delle foglie, che appaiono quindi argentee soprattutto quando il vento muove la chioma della pianta che di conseguenza scintilla al sole. La chioma è regolare, globosa o piramidale, larga 4-8 m. Il tronco è diritto e caratterizzato da una corteccia bruno grigia che da liscia si screpola longitudinalmente col tempo. Le foglie a base cordata e apice acuminato hanno la pagina superiore verde e lucida, glabra a differenza di quella inferiore. I margini sono seghettati. Sono lunghe da 5 a 12 cm e larghe quasi altrettanto, disposte in modo alterno. In autunno diventano gialle o giallastre, ma in ogni caso non troppo appariscenti. Fiorisce tra giugno e luglio, producendo copiosi fiori ermafroditi molto profumati e amati dalle api, riuniti in numero di 7-10 in infiorescenze pendule sormontate da una brattea alata e membranosa lunga 4-6 cm che successivamente viene coinvolta nella dispersione dei frutti operata dal vento. Il singolo fiore è color giallo crema. I frutti biancastri del diametro di circa mezzo centimetro sono capsule di forma ovoidale appuntite all’apice, nelle cui costolature indeiscenti si trovano da 1 a 3 semi. Diverse parti della pianta vengono ampiamente utilizzate in omeopatia e per produrre tisane, tinture madri, estratti secchi e macerati glicerici, dato che la pianta contiene principi attivi che combattono ansia, insonnia e nervosismo. Il suo polline è scarsamente allergenico, ma alcuni studi hanno dimostrate che la sua presenza in aree interessate dalla presenza di polline di altre specie altamente allergeniche tende ad aggravarne gli effetti. Nel suo nettare è contenuto mannosio non sempre digerito dalle api che possono cadere in coma dopo averlo prelevato dai suoi fiori.
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Clima e terreno

fiori tilia tomentosa Il Tiglio argentato è originario dell’Asia occidentale, ma è stato introdotto in Italia già nel corso del ‘700, e oggi viene ampiamente utilizzato per alberature stradali e nei parchi pubblici. Inoltre è stato segnalato come essenza casuale nelle Marche. Predilige terreni fertili, ben drenati e profondi, a pH neutro o basico, ma si adatta a una grande varietà di suoli e tollera anche una certa salinità. E’ resistente alle basse temperature, alla siccità, all’inquinamento. Richiede posizioni in pieno sole o al massimo in ombra leggera.

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Impianto e tecniche di coltivazione

La propagazione della specie tipica avviene per seme previa scarificatura con acidi, seguita da vernalizzazione (un mese ad alte temperature seguito da 3-6 mesi a basse temperature). Le cultivar invece vengono propagate per innesto o talea. L’impianto può avvenire già un anno dopo su suoli di medio impasto e ben drenati, con semenzali a radice nuda. In alternativa si possono usare trapianti successivi, coltivati su substrati composti da torba e pomice in parti uguali, di 2-4 anni di età, di solito a fine inverno. Dopo la messa a dimora e l’attecchimento di solito non necessita di frequenti irrigazioni, dato che in media ne sono sufficienti 2 o 3 all’anno. Per quanto riguarda la concimazione oltre a quella al momento dell’impianto ne va effettuata una ricca in azoto ogni primavera. Non richiede potature di norma, ma in fase giovanile è possibile dargli una forma globosa, piramidale o ovata a seconda delle esigenze. Per le sue caratteristiche la pianta è adatta per alberature stradali, in giardini di medio-grandi dimensioni e parchi pubblici. Attirando molto le api, però, può causare problemi in aree frequentate da bambini. Inoltre lascia cadere boccioli e polline in grandissima quantità, quindi le aree sottostanti la sua chioma va pulita piuttosto spesso in primavera.


Parassiti e malattie

Come tutti i tigli è soggetto agli attacchi degli afidi. Risulta inoltre sensibile alla fumaggine causata da alcuni ascomiceti e agli attacchi della Popillia japonica, il cosiddetto Coleottero giapponese, che però non è ancora presente nel nostro Paese.


Caratteristiche del legno

Il legno del Tiglio argentato può essere utilizzato per intarsi o lavori di intaglio, sculture e la creazione di parti di strumenti musicali e oggettistica.


Tiglio argentato: Varietà

Tra le varietà di Tiglio argentato segnaliamo:

Tilia tomentosa “Brabant” a chioma conica e tronco molto resistente. Molto usato in contesti stradali e cittadini.

Tilia tomentosa “Sashazam” (o “Satin Shadow™”) a crescita simmetrica e uniforme, adatto a contesti urbani. La chioma è piramidale e arriva a 15 m di altezza e 12 di ampiezza. Molto resistente alle malattie e ai parassiti.

Tilia tomentosa “Sterling Silver” (detta anche solo “Sterling”) Molto grande, arriva a 27-28 m di altezza con chioma densa e rami ascendenti. La pagina inferiore delle foglie rimane della stessa tonalità argentea iniziale senza attenuarsi. Molto resistente all’inquinamento e ai parassiti.

Può inoltre ibridizzare con altre specie di Tigli provenienti da oltreoceano.


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