Tralasciando il fatto che perché un giardino sia semplice da mantenere è importante che sia stato costruito in base ad un progetto corretto soprattutto dal punto di vista della funzionalità, le operazioni da compiere sono quasi sempre le stesse per ogni tipo di giardino, varia leggermente soprattutto nei mezzi da utilizzare a seconda delle dimensioni. Facendo comunque un discorso abbastanza generale, i lavori da praticare in giardino sono soprattutto dediti alla pulizia dei “residui” che le piante seminano in giro; diciamo che in confronto con tutto ciò che le piante ci garantiscono, pulire qualche foglia secca o qualche “erbaccia” non è nulla, perché l’ossigeno, la luce ed i profumi che solo il mondo vegetale sa regalarci sono davvero impagabili, e molto preziosi per la nostra vita. Però anche la bellezza conta, quindi è giusto munirsi di un po’ di volontà e circa a giorni alterni provvedere a raccogliere le foglie secche cadute dai nostri alberi o da quelli dei vicini, strappare qualche erbaccia cresciuta ai bordi del muro o nei pressi di altre piante, spargere un po’ di concime alle specie che lo necessitano, innaffiare nel modo giusto ogni tipo di pianta, riparare il piccolo guasto nell’impianto di irrigazione, sostituire la lampadina o la lampada al neon ormai rotta, ricollocare il mattoncino del muretto di separazione con della malta prima che venga giù tutto, sistemare i giochi per i bambini e stare attenti a che non siano instabili per evitare ripercussioni sulla loro salute. Potremmo continuare ancora per moltissimo, perché in giardino c’è sempre qualcosa da fare, però crediamo che già così abbiamo reso l’idea che sono operazioni semplici, che spesso richiedono solo qualche minuto di impegno, ma che danno davvero ottimi risultati.
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Come abbiamo già accennato all’inizio del precedente paragrafo, perché un giardino sia bello da vivere e comodo da manutenere, c’è bisogno di una progettazione accurata, o meglio di un sensato criterio con cui costruirlo ed allestirlo. Questa cosa si rende particolarmente evidente se parliamo di sicurezza: soprattutto se in giro per il giardino ci sono dei bambini, è buona norma evitare sia di lasciare in giro oggetti che in qualunque modo possano nuocere alla loro salute e sia di disporre in modo oggettivamente pericoloso i vari oggetti. Un esempio potrebbe essere la disposizione dei loro giochi: è chiaramente pericoloso per la salute dei bambini se disponiamo lo scivolo in modo che l’arrivo sia troppo vicino ad un muro, se posizioniamo l’altalena in una zona dove l’oscillazione potrebbe far colpire qualcosa al bambino, così come è pericoloso se lasciamo che un attrezzo come una pala possa essere calpestato liberamente perché lasciato a terra. Ora c’è solo da considerare la grande curiosità dei bambini, la voglia che hanno di scoprire continuamente nuove cose; secondo voi, se loro sanno di poter arrivare a toccare o guardare da molto vicino uno dei vostri attrezzi, non lo faranno? Prima o poi succederà, quindi è bene che all’interno del giardino sia previsto un ripostiglio anche piccolo, ma dove riporre gli attrezzi pericolosi (sia meccanicamente, come tagliaerba eccetera, sia chimicamente, come i fertilizzanti e prodotti vari per giardino) in modo che siano chiusi sotto chiave, lontano da ogni possibilità dei bambini.
In questo paragrafo esaminiamo un po’ quali sono gli attrezzi che ci possono risultare utili nelle varie operazioni da svolgere in giardino. Partiamo dalla base, dalle cose fondamentali: si tratta di attrezzi che non solo sono sempre stati usati da chiunque si approcci al lavoro della terra, ma che hanno addirittura una valenza storica, essendo essi le basi della società come le vediamo ora, anche se oggi stanno progressivamente sparendo. Parliamo della vanga, della pala, del rastrello, della pala, del secchio e dell’annaffiatoio; questi sei oggetti sono la base per ognuno che voglia lavorare il giardino e la terra, che sia pochi metri quadrati o che siano ettari, che si vogliano piantare specie ornamentali o che si tratti di agricoltura industriale. Sembra così strano che degli attrezzi così semplici e rudimentali possano essere utili in situazioni anche opposte; però è così, e tutto ciò contribuisce al grande fascino ed alla storia che il lavoro in natura ha. Ciò che è cambiato nei giorni nostri è l’avvento della meccanica; se è vero che è stato tolto un po’ di romanticismo, è vero anche che la meccanica ha salvato la vita ai campi ed alla loro lavorazione: grazie alla velocità e qualità di operazioni che gli attrezzi meccanici riescono a garantire, l’agricoltura ha potuto cominciare a mantenere i ritmi imposti dal commercio moderno, riuscendo così a sopravvivere all’avvento dell’industrialità e della produttività anche nel campo agricolo e vegetale in generale.
Nello specifico qui vogliamo parlare di un attrezzo meccanico che riveste un’enorme importanza nella manutenzione di ogni luogo in cui si trovano delle piante; esso, sebbene sia nato soprattutto per i giardini privati da manutenere in bellezza, viene utilizzato e quindi lo possiamo vedere in opera soprattutto per le strade, dove contribuisce ad eliminare le erbacce brutte e pericolose dai cigli delle strade di passaggio, sia per una questione di decoro che di funzionalità. Il decespugliatore è un attrezzo a motore, costituito da una lunga asta alla cui estremità più vicina al corpo c’è un motore, mentre all’altra c’è una lama rotante (grazie all’azione del motore) ad alta velocità che elimina rapidamente e di netto tutte le piante a cui la si avvicina. E’ subito da chiarire che questo attrezzo è concepito per le erbacce, per le piante spontanee e giovani, cioè senza nessun tipo di tronco; ciò è dovuto sia alla costruzione che alle possibili conseguenze, molto pericolose considerando che c’è una lama rotante. Per quanto riguarda l’ambito privato, esso viene utilizzato in grossi giardini per eliminare le piante spontanee cresciuto al bordo e per eliminare foglie e piccoli rametti superflui dalle piante a cespuglio, da dove prende chiaramente il nome. Per quanto riguarda le caratteristiche del motore, esso è sostanzialmente a scoppio, però ad oggi si può notare una certa diffusione degli attrezzi da giardinaggio a motore elettrico, a cui il decespugliatore non si sottrae, per un mix fatto da costi d’esercizio ridotti, minore rumorosità ed anche un pizzico di “moda” dell’elettrico.
La caratteristica principale che fa distinguere i vari modelli di decespugliatore l’abbiamo già citata sul finire del precedente paragrafo, ed è la differenza tra motorizzazione a scoppio ed elettrica; questa cosa determina anche una discreta differenza di prezzo, non facilmente comprensibile però: ballano infatti enormi differenze tecnologiche e di materiali, una grande componente di marketing e di tendenza (che fa lievitare il prezzo dell’elettrico) ed anche differenze di funzionalità. Invece, altre caratteristiche che contribuiscono a distinguere il mondo del decespugliatore sono quelle nella potenza di taglio e quindi delle caratteristiche della lama. In modo particolare come caratteristica principe della lama c’è quella del materiale, che ha una grande importanza sia per la potenza e sia per la resistenza del tutto; facendo degli esempi, possiamo dire che una lama in alluminio avrà una maggiore leggerezza ed economicità rispetto ad una lama in acciaio, ma sarà di certo meno capace di tagliare e soprattutto meno resistente nel tempo. A questa caratteristica poi bisogna adeguare anche il resto della struttura, perché una lama più potente comporterà maggiori sollecitazioni e quindi tutta la struttura dovrà essere adeguata a sopportarle e avrà un costo maggiore. I modelli invece che possiamo trovare le grande mercato degli attrezzi da lavoro in giardino sono svariati, rispondenti a varie caratteristiche; ci sembra chiaro che in un giardino privato dove la componente estetica conta in modo particolare, anche gli attrezzi devono essere adeguati e non sembrare troppo rudimentali. Proprio per questo motivo sono anni che la ricerca del giusto mix tra funzionalità e design va avanti senza sosta, e bisogna ammettere che siamo arrivati ad un punto dove anche l’attrezzo da lavoro è “bello da vedere”, non solo funzionale. Anche questa componente però contribuisce ad elevare il prezzo, tanto più se ci si avvicina a marche blasonate e che fanno particolare attenzione alla pubblicità. Infine, la caratteristica che sempre più bisogna guardare è quella dei consumi: che si tratti di motore a scoppio o elettrico, è fondamentale sapere che il motore consumi poco (carburante per quelli a scoppio ed elettricità per quelli elettrici), in modo da non essere dei salassi ogni volte che li utilizziamo.
Per mantenere un giardino sempre ben ordinato e curato è necessaria la presenza di particolari attrezzi da giardino, sia manuali che dotati di motore. In particolare tra gli attrezzi dotati di motore non potrà di certo mancare il decespugliatore. Esso è uno strumento utilizzato sia nei giardini domestici che in agricoltura capace di falciale l’erba e piccoli arbusti o rovi. Esso è provvisto di un’asta metallica che è al parte che trasmette il movimento rotatorio dal motore al rotore, e può essere fissa eallora l’intero decespugliatore sarà predisposto per essere impugnato per intero da entrambe le mani tramite le apposite impugnature, oppure flessibile. Quest’ultima permette di caricare il peso del motore direttamente sulle spalle, come se s’indossasse uno zaino.
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